7-cornetto alla nutella

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Svegliarsi quella mattina non fu affatto facile per il ragazzo dai capelli ossigenati.
I suoi muscoli erano tutti indolenziti a causa della posizione scomoda in cui si era addormentato, gli occhi e la gola gli bruciavano a causa del lungo pianto e il cuscino era pieno di lacrime e bava che gli era colata durante il sonno.

"uno schifo, ecco cosa sei"

Con tutta la tranquillità di questo mondo prese il cellulare che si trovava sul comodino, con l'intenzione di controllare le varie notifiche e di scorrere tra le varie app

«oh cazzo!» esclamò vedendo l'orario.
'sono come sempre in ritardo! Complimenti a me'
Si sgridò da solo.

Mancava mezz'ora alla partenza.
era sicuro che non sarebbe riuscito a prepararsi in tempo ma decise comunque di farsi una doccia.
Ieri a causa della stanchezza si era addormentato con i vestiti usati sul palco e adesso puzzava di sudore.

Cercò di fare il tutto il più velocemente possibile e una volta pronto prese malamente le borse e corse giù per le scale.

"un ciccione come te non dovrebbe usare l'ascensore"

Arrivato davanti all'entrata dell'hotel, dopo aver ovviamente salutato il proprietario che si trovava davanti alla porta, fece vagare il suo sguardo prima a destra e poi a sinistra in cerca della macchina e una volta individuata, non che fosse difficile visto che si trattava più di una specie di bus che di una semplice macchina, si affrettò a raggiungerla lasciando la valigia insieme alle altre, sicuro che qualcuno dello staff le avrebbe caricate nel bagagliaio.

Sbadato come era andò a sbattere contro il loro coreografo, una delle persone più odiose e arroganti del mondo

«m-mi scusi, n-non l'avevo v-vista»  balbetto

Diversamente da come le army pensano, il loro coreografo ovvero colui che si dovrebbe prendere cura di loro durante i tour visto che il manager di solito restava sempre in patria a causa del suo lavoro non era affatto una persona premurosa e gentile, anzi perdeva facilmente la pazienza esplodendo in veri e propri attacchi d'ira.

Era capitato molte volte in passato, quando erano ancora trainee, che il signor Sung si sfogasse sui ragazzi sia verbalmente, alzando la voce e insultandoli, sia fisicamente, spintonandoli, colpendoli o addirittura schiaffeggiandoli.

Adesso questo non capitava più così spesso ma Taehyung aveva comunque molta paura di fare qualcosa di sbagliato ogni volta che se lo ritrovava davanti.

Per fortuna del ragazzo Mr Sung era occupato al telefono e l'unica cosa che potè fare era rivolgergli uno sguardo non proprio amichevole.
Dopo che si fu girato, per continuare a discutere al telefono, Taehyung corse velocemente verso la macchina sperando che il coreografo non si arrabbiasse troppo con lui.

«eccoti finalmente » sbuffò Jin vedendo il minore arrivare <ti stiamo aspettando da circa mezz'ora>

"hai fatto arrabbiare anche i ragazzi, bravo"

«scusa» sussurrò andando a sedersi nei posti in fondo, accanto al più piccolo del gruppo e Yoongi che dormiva beatamente appoggiato al finestrino

«buongiorno» lo salutò Jungkook avvicinandosi fino a far combaciare i loro corpi, e come faceva tutti i giorni gli diede un leggero bacio sulla guancia. 

Il loro rapporto era così, era speciale. Sapevano entrambi che tra di loro ci fosse qualcosa in più di una semplice amicizia, Taahyung era innamorato di Jungkook e Jungkook era innamorata di Taehyung, ma nessuno dei due aveva il coraggio di fare il famoso primo passo.

«ti ho preso la colazione, visto che non sei sceso giù a mangiare» disse allungando il braccio e porgendogli una busta di carta con dentro un cornetto alla nutella, il preferito di Taehyung, una mela e un succo alla pesca.

«g-grazie» ricambio il saluto, sentendo la tensione alleviarsi un pò «ma ho già mangiato in camera... è per questo che ho fatto tardi » mentì.

Non aveva mai mentito ai suoi amici e farlo adesso lo rendeva veramente triste.

«non c'è problema, lo mangi dopo» insistete il moro, osservandolo stranito.
sapeva che quella era una bugia, lui stesso si era recato alla reception per controllore se il moro avesse ordinato la colazione in camera e loro gli avevano chiaramente comunicato di no, di non aver ricevuto nessuna richiesta da quella stanza, nemmeno la sera prima. 

non capiva il perché di quella bugia ma non gli diede tanto peso. lasciò che il maggiore si accoccolasse al suo fianco e anche lui chiuse gli occhi.

Bone // TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora