thirteen

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Era passata una settimana da quel famoso giorno.
Aveva deciso di impegnarsi il più possibile e così ha fatto e continuava a fare.

I primi giorni erano stati un incubo per Taehyung ma col tempo si stava sempre più abituando a questo nuovo stile di vita che si era auto-imposto.
Gli sembrava quasi di essere tornato nel periodo dove era ancora un trainer.

•La mattina si svegliava molto presto per andare a correre. tornava appositamente tardi in modo da saltare la colazione con i membri, dicendo loro di aver già mangiato qualcosa prima o durante le sue "passeggiate".

•Alle 10, quando il suo stomaco iniziava a brontolare, mangiava una mela o una banana (o entrambi se aveva molta fame) e poi andava a provare le coreografie insieme ai membri e allo staff.

•Alle 14 pranzavano tutti insieme, mangiava sempre la metà di quello che gli veniva portato.
Dopo aver mangiato, mentre tutti andavano a riposare o a giocare ai videogiochi lui si chiudeva nella sua stanza a fare esercizi per bruciare le calorie che aveva assunto durante il pasto.

•Alle 19 si ingozzava di altra frutta e poi si riuniva con gli altri per il concerto.

•La sera, dopo i concerti, non cenava. Andava dritto sotto la doccia e poi si addormentava sfinito.

Questa era la nuova routine del biondo che adesso aveva i capelli metà biondi e metà rosa.

Ovviamente Taehyung era consapevole di star sbagliando, sapeva che tutta questa attività non faceva bene al suo corpo ma non poteva fare diversamente.

Non poteva smettere.

Tutti i giorni dopo essersi fatto la doccia si metteva davanti allo specchio, in soli boxer, e ispezionava attentamente ogni millimetro del suo corpo, rendendosi conto che c'era molto, troppo su cui lavorare.

E tutte le volte finiva per piangere  sul letto mentre abbracciava il suo adorato peluche che si portava sempre dietro.

Lui voleva solo dimagrire, non pretendeva di avere un corpo perfetto come quello dei suoi amici, voleva semplicemente essere magro.

Per qualche strano motivo però invece di perdere peso sembrava che avvenisse tutto il contrario, le sue cosce sembravano sempre più grosse, stessa cosa per quanto riguarda i fianchi, la pancia e il collo.

Erano passati esattamente sette giorni, una settimana, da quando ha deciso di stravolgere la sua vita, da quando era andato a correre per la prima volta e da quando aveva deciso di comprare quel piccolo oggetto tanto innocuo quanto letale.

Quel giorno, quando si era pesato la prima volta, aveva deciso insieme alla sua vocina di aspettare una settimana esatta prima di pesarsi di nuovo.
E adesso, dopo una settimana, si trovava nuovamente davanti all'oggetto quadrato.

Dopo averlo regolato più volte per essere sicuro di non aver sbagliato, ci salì delicatamente sopra chiudendo gli occhi.
Aspettò immobile, con mani tremanti, il beep della bilancia che comunicava che il processo di misurazione era andato a buon fine.

Dopo aver sentito quel suono acuto fece un bel respiro profondo e aprì gli occhi.
Ci vollero un paio di secondi per focalizzare il numero ma poi lo vide...68.

«ho perso 8 chili? » domandò a se stesso incredulo, sbattendo più volte le ciglia per essere certo di non star sognando.

"otto chili non sono poi così tanti, se ti guardi bene allo specchio puoi notare che sei ancora grasso come prima. Devi perdere molti più chili se vuoi vedere dei miglioramenti"
Commentò lei e il ragazzo le diede ragione, doveva perdere altro peso, doveva diventare magro come i ragazzi.
Doveva farlo per loro è per le sue fan.

"sono felice che tu abbia finalmente capito,sono fiera di te. Sei un bravo ragazzo e se continuerai ad ascoltarmi diventerai anche bellissimo....devi solo fidarti di me"

Il bicolore la ringraziò mentalmente sorridendo, anche se non era ancora magro era sulla giusta strada per diventarlo.

Dopo aver posato con cura la bilancia all'interno della sua valigia, corse verso l'armadio in cerca di vestiti. indossó dei pantaloni neri semplici e un maglione di due taglie più grande, per evitare che i fotografi fotografassero il suo grasso e di corsa raggiunse il resto della sua band al ristorante.

«non ho fame hyung, ho già mangiato fuori » mentì a Jin, che gli stava offrendo un pezzo della sua crostata.

Era un copione che si ripeteva tutti i giorni quello, uno dei ragazzi gli offriva qualcosa da mangiare e lui mentiva dicendo di non aver fame o di aver già mangiato.

«ma la smetti di fare l'asociale e torni a stare insieme ai tuoi fratelloni? » lo sgridò in modo scherzoso Hoseok.
A lui, come a tutti d'altronde, mancava il piccolo taehyung iperattivo, ma non poteva certo fargliene una colpa, stavano insieme tutti i giorni da quasi 8 anni, 24 ore su 24, il ragazzo avevo tutto il diritto di stare un po' da solo.

«quando ci sono vi lamentate che rompo i coglioni, quando non ci sono vi lamentate che non ci sono. Insomma...decidetevi! » borbottò tae mettendo il broncio mentre si sedeva tra Jimin e Jungkook. Quest'ultimo con un sorriso sulle labbra labbra circondò il suo collo con un braccio e lo tirò vicino a sé.

«anche a me manca stare con te» gli sussurrò all'orecchio dandogli di nascosto un bacio vicino all'orecchio, facendo così diventare il bicolore rosso come un pomodoro a causa di tutta quella vicinanza.

I ragazzi scoppiarono a ridere, convinti che il moro gli avesse detto qualche battuta sconcia che era solito dire a loro.
Cosa potevano saperne loro d'altronde di quello che provava Jk?

«oggi abbiamo il giorno libero, ti va di giocare ai videogiochi o guardare un film? »

«non dobbiamo allenarci!?» chiese, alzando la testa di scatto.
Il moro scosse la testa «se vuoi possiamo uscire ma penso che tu preferisca giocare ai videogiochi » disse sorridendo.

Il bicolore si morse le labbra, avrebbe tanto voluto dire 'si dai kook andiamo a fare una passeggiata', se non poteva allenarsi almeno avrebbe camminato per un paio di ore ma non poteva, il vecchio Taehyung non avrebbe mai rinunciato ai videogiochi per andare a passeggiare...

«se vinco io, tornati a casa, andiamo al luna park e paghi tutto tu! » lo sfidò, puntandogli un dito sul petto, cercando di sembrare il più eccitato possibile

«ma se pago sempre io»

«sei tu che vuoi pagare, io non ti ho mai costretto a farlo» affermò con un sorrisino innocente

Jungkook assottiglio gli occhi e poi parlo di nuovo «"kookiee me lo compri quello?? Guarda com'è carinoo"» lo scimmiottò facendo la voce da bambino e beccandosi un leggero schiaffo sul braccio

Ridendo il moro afferrò il suo hyung per il polso e lo costrinse ad alzarsi. Ignorando tutti si diresse verso la sua stanza tirandosi Tae dietro.

«aspetta!» lo fermò «Prendiamo le scale » esclamò fermando il moro che si stava dirigente verso l'ascensore. Quest'ultimo si girò a guardarlo confuso ma non disse niente e svoltò verso sinistra, dove si trovavano le scale.

Taehyung sospirò, sollevato dal fatto che il minore acconsentì alla sua richiesta senza chiedere spiegazioni, perché non avrebbe saputo cosa inventarsi.

Ringraziò mentalmente il ragazzo e il coreografo per aver preso delle stanze al quinto piano.

Doveva fare di tutto per muoversi.

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Hey, Come state?

Probabilmente, anzi sicuramente, molti non hanno capito lo scopo del capitolo precedente, beh... posso dirvi solo che in futuro capirete. 😅

Come vi sembra fin'ora la storia?
Mi piacerebbe sentire il vostro parere.

PS: se ve lo state chiedendo...si, è possibile perdere otto chli in una settimana.

E scusate per gli errori.

Bone // TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora