12 I banchi

22 4 0
                                    

Tra poco criticherò anche il pavimento...
Ho sempre qualcosa da dire. Sempre. Ma prima di parlare penso. Quindi se parlo (o scrivo, nel nostro caso) tanto è perché penso tanto. Non posso farci nulla se penso troppo. E sapete cosa ne consegue? Che scrivo qui ciò che penso. Quindi: grazie di sopportarmi.

Hello guys, il titolo oggi è abbastanza chiaro, perché: sì, parlerò dei bachi che abbiamo a scuola. Ora, se siete confusi non vi biasimo... chi riuscirebbe a scrivere più di due righe su un pezzo di legno sorretto da quattro sbarre di ferro? E chi se non io?! Ovviamente non posso portare contenuti normali, capitemi...
Vi starete chiedendo (no, non è vero, in questo momento vorreste solo lanciarmi i pomodori... o un cocco in testa, così da stendermi... beh, punti di vista): con quale logica arrivi a trattare argomenti del genere? Semplicissimo! Stavo studiando, quando ho pensato: ma se iniziassi a scrivere un capitolo? Sarebbe una buona idea, ma su cosa lo scrivo? *Vuoto* Ah! Perché non farlo sui banchi!? Bene, mi sembra un'ottima idea.

E dopo questo lampo di genio eccomi qui.
I banchi hanno molte cose disagianti.

Cos'è il banco? È un piccolo tavolo (ihihih che cute). Il banco è formato da una tavoletta in legno con al di sotto un sottoban- no, sto scherzando. Il banco si ferma qui. Questo è proprio uno dei disagi dei bachi... I MIEI ELENCHI SONO TORNATI.

1) Uno dei primissimi disagi dei banchi è la mancanza del sottobanco. Ora, non per polemizzare, ma io DOVE DOVREI METTERE I LIBRI? Che poi la mancanza del sottobanco non è proprio il male, certo, è molto utile, ma se ne può fare a meno... SEMPRE SE NON HAI 1/2/3 DIZIONARI DA PORTARE... Di sicuro il dizionario di: italiano/latino/greco non mi entra sul banco, dico bene? Il fatto è che, non entrando nello zaino, li porti a mano... quindi essendo che nello zaino non ci entrano dobbiamo tenerli sul banco.
Okay, forse sono una persona un po' ansiosa, ma se con un terremoto dovesse staccarsi un pezzo di solaio e dovesse cadere proprio sul mio banco, è sempre meglio avere una lastra di ferro sopra la testa, che solo una tavola di truciolato. Anche se, ragazzi, per rompere il legno dovrebbero cadere circa 18 tonnellate di materia... nemmeno se ci crollasse il muro addosso. Lo so che siamo sfigati, ma non fino a certi livelli.

2) La grandezza. Quante volte vi è capitato di non entrare sotto al banco? (Io sono un hobbit, non devo preoccuparmi). Sentiamo tutti dire: "Vabbè, l'importante è che ti ripari la testa"- eh, ma preferirei non mi si amputassero gli arti, se lo permetti. In fin dei conti: cos'è avere l'omero spezzato quando devi solo correre via? Non ingigantiamo la faccenda... siamo una generazione di buoni a nulla capaci solo di creare problemi inesistenti e polemizzare su ogni cosa.

3) Le gomme. Va bene che devo ripararmi dal terremoto, ma se solo osassi poggiare la mia voluminosa chioma sotto al banco... non potrei uscire più: mi resterebbe la testa incollata lì sotto. E poi quanto fa schifo? Cioè, quasi quasi durante le prove di evacuazione resto fuori... (ovviamente sono ironica, non fatelo MAI. Io stessa ho parlato dell'importanza delle prove. Dovrebbero farne di più eheheh).

4) Fungono da letto improvvisato. Possiamo dormirci sopra: chiaro, diretto.

5) Se c'è il sottobanco, è un agevolazione al copiaggio. Anche se non ha senso voler prendere 10 ma essere più ignorante di una capra.

6) Se i bachi sono uniti (quindi è IL banco) non potranno separarci dal nostro compagno. Sempre se non lo scambiano con qualcun altro.

7) È una validissima alternativa al classico e monotono foglio da disegno. Però raga, mi raccomando: non a penna che poi vi mettono una nota... per favore.

Ogni riferimento al dizionario IL, Castiglioni Mariotti, è puramente casuale e non a scopo commerciale.

Torno a studiare, ciao.

Citando Napoleone: «La mia prima battaglia l'ho vinta su questi banchi di scuola!»

Chiamasi: scuola o Inferno?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora