Da notare che ci sono alcuni capitoli dal titolo strano con pochissime viuvzzz, non li emarginate, poveri...
CIAO POVERIIIH.
Oggi, in classe, ho chiesto ad un mio compagno di propormi un argomento di cui parlare. Con mooolta fantasia mi ha detto di parlare di una certa ragazza, una black.
Suspense
Avete capito di che signora si tratta?
La lavagnaaa!
Ebbene, iniziamo a parlare della lavagna.
Non essendo assolutamente una persona ripetitiva, scriverò alcuni punti su di essa (come ho fatto con circa tre quarti di storia).1) La prima cosa che mi viene in mente, pensando ad una lavagna, sono i rumori striduli e inquietanti, quelli spacca timpano... che mi diverto a riprodurre. (Solo per questo dovreste denunciarmi...)
2) Le signore si dividono in più categorie, tra le più disagianti: quelle attaccate alla parete (divise a metà) e quelle classiche sorrette dalle... sbarre di ferro(?)
Scusatemi per il mio poverissimo lessico.
(MI È SALITO L'ISTINTO OMICIDA, avevo finito di scrivere il capitolo, ma prima di pubblicarlo volevo leggerlo, seleziono circa 74 volte "salva" ed esco da WattPad. Rientro e leggo "151 parole". Dico solo una cosa: porco Crono.).
Continuando, anzi: RISCRIVENDO...
Per quanto riguarda le prime, solo se ne avete avuta una potete cogliere la disperazione (dismelazione. Se volete farmi fuori vi capisco) delle mie parole. Interrogazione. Dovete rappresentare qualcosa alla lavagna. Tutto perfetto. Stai completando, quando... TAAAAAC! Quella sottilissima e sopraelevata riga, causata dal livello non uguale delle due parti della lavagna (e che la divide a metà) non solo storce la tua linea perfettamente dritta (o perfettamente curva), addirittura non vi fa stare in pace con voi stessi, che vi date la colpa di quanto accaduto.
Invece, parlando delle seconde... sono un pericolo per l'incolumità dei bambini e dei ragazzi, non potete sapere quanti bambini ho visto inciampare sull'appoggio della lavagna. Non ci tengo a vedere un bambino che si rompe il collo.E ora iniziamo ad elencare punti random.
3) La polvere del gesso che vi sporca i vestiti durante le battaglie bianche a suon di spugnetta. (Quegli affarini creati dal diavolo... quanto è divertente lanciarmi addosso ai nostri compagni vestiti di nero? E quanto è frustrante essere colpiti da esso?).
Oppure quando dobbiamo cancellare ma non abbiamo la rotella/spugnetta... e parte subito il "Pennuta Monca dalle bianche braccia" che mia madre Atena sarebbe fiera di me (vale anche per le altre divinità, ma loro invidiano soltanto le mie braccia mozzarellate).4) Il disagio di quando manca il gesso, parla la prof di inglese, capisci "chocolate" al posto di "chalks" e vai a prendere della cioccolata calda alla professoressa. Tratto da una storia vera. Povero ragazzo.
5) O il semplice fatto di dover andare a prendere il gesso e poter lasciare la classe per due minuti... gioia.
6) Tornando alle lavagne non da parete, ne avete mai girata una con il bordino in basso pieno di gesso? Se la risposta è "sì": essere ancora vivi vi fa onore, non tutto il personale AT- no, per me sono i bidelli- non tutti i bidelli sono gentili come Paolo; se la risposta è "no": meglio, non fatelo. Mai.
7) La lavagna è stupenda anche solo per questo: puoi sbizzarrirti con i disegni...
Niente ragazzi, questo capitolo lo avevo scritto tre giorni fa, insieme ad un altro, ma si era cancellato, quindi sono rimasta bloccata anche con il prossimo. Volete sempre bene alle signore black. Ciao.
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Chiamasi: scuola o Inferno?
RandomVi prego di non giudicare il libro dalla copertina... ciò che contiene all'interno è peggiore di ciò che mostra all'esterno. Chiedo scusa in anticipo per eventuali shock cerebrali o sanguinamento agli occhi. E... non so che caspio si debba scrivere...