Capitolo 20 -Alla riscossa-

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Sembrava una lettera, ed era caduta dalla sciarpa di Draco. Questo significava che aveva fatto quella scenetta soltanto per farmela trovare. Mi conosceva talmente bene da sapere che gli avrei offerto la mia sciarpa in mancanza della sua...
Mi sentivo onorato dalla sua attenzione. Aprii il foglio e ne lessi il contenuto, curioso.

Ehi Potter,
mi prendo una pausa e per un po' me ne torno a casa.
Ma non ti preoccupare, i nostri genitori lo sanno, e poi, nessuno oltre te si accorgerà che io non sono lì a scuola, quindi non dovrebbero esserci problemi. Adhane prenderà il mio posto, grazie alla pozione polisucco...
Non che la cosa mi faccia impazzire, ma... hei, prendi il lato positivo: non dovrai sprecare più la batteria del tuo cellulare per parlare con lui.
Sì, so che lo chiami tutte le sere. Avanti non essere sorpreso, rimango il tuo migliore amico.
Stammi bene.
Tuo, Draco.

Dovevo ammettere che le ultime parole che aveva scritto in quella lettera, quasi mi rincuoravano. Dentro quelle righe leggevo la speranza che per noi ci fosse ancora qualche chance. Avevo solo il dovere di lasciare Draco in pace per un po', in modo che prendesse le sue decisioni in completa autonomia. Strinsi il foglio al petto e mi buttai sul letto, seppellendomi sotto le coperte calde.
Sarebbe andato tutto bene. Mi dissi. Ci saremmo ritrovati, e insieme avremmo affrontato ogni cosa. Era quello il nostro destino.

"Harry!" Sentii una mano toccarmi la spalla, ma ero troppo occupato a fare finta di niente per accorgermene. Mi girai quindi dall'altro lato.
"Oh avanti, svegliati! Senza di te sono bloccato qui!" Al sentire quelle parole, pronunciate da quella particolare voce, saltai dal materasso, improvvisamente sveglio come non mai.
Draco era davanti a me, o meglio, era ovvio che quello che avevo davanti fosse l'aspetto di Draco, ma la voce era quella di...
"Nene!?" Gridai. Allora era tutto vero. Non ci avevo quasi creduto quando avevo letto le parole del biondo su quel pezzo di carta, ma ora eccoci qua. Gli occhi grigi di Draco si spalancarono mentre gesticolava per farmi stare in silenzio. Guardai nella direzione in cui stava puntando, finendo per scontrarmi con lo sguardo assonnato di un Blaise Zabini appena sveglio. Ero talmente abituato a non far caso alla sua presenza o assenza, da essere quasi sorpreso che lui fosse ancora un mio compagno di stanza. In effetti la maggior parte del suo tempo libero lo passava fuori dal dormitorio, compresa la notte, quindi era un evento più unico che raro, averlo intorno. Draco/Adhane mi afferrò per la collottola e mi trascinò fuori dal letto, facendomi strisciare i piedi nudi fino al bagno.
"Sesso mattutino? Quanta allegria..." Borbottò Zab con la voce ancora impastata, rimanendo sotto le coperte. Io sorrisi malizioso, per poi chiudere la porta a chiave, avvalorando le sue tesi. "Quante preoccupazioni, Nene... è solo Blaise. E credimi, a quest'ora non saprebbe nemmeno riconoscere la differenza tra un lupo e un canarino..." Presi in giro Adhane, che pareva piuttosto agitato, mentre si spostava avanti e indietro per la stanza. "Non puoi comportarti in modo così vistoso. Mi scopriranno in un attimo..." Mugugnò torcendosi le mani. Mi appoggiai sul lavandino e lo guardai, in attesa che si calmasse, ma più lo guardavo, più mi rendevo conto che le differenze tra lui e Draco erano lampanti. Se avesse continuato con quell'atteggiamento, io ed i miei modi vistosi saremmo stati l'ultimo dei suoi problemi. "Okay. Stop. Stop. Stop." Lo bloccai davanti a me e lo guardai dritto negli occhi, cercando di stamparmi bene a mente che quello che avevo davanti non era il mio Dray.
"Mettiamo in chiaro alcune cose. Chiamiamole: regole per la sopravvivenza ad Hogwarts. Cerca di tenere tutto bene a mente.
Uno: togliti quello sguardo spaesato dalla faccia. Draco Malfoy è il principe delle serpi, spavaldo e menefreghista.
Due: per i nostri amici io e te viviamo una specie di relazione, quindi non ti meravigliare se ci saranno battutine come quella di Blaise poco fa.
Tre: se vedi Grifondoro in giro -cioè il rango di Aries o Weasley e Granger, che hai conosciuto a natale- infastidiscili come meglio credi, ma fallo.
Quattro: restami sempre vicino e non prendere alcuna iniziativa senza prima avermi avvertito e consultato.
Per il momento mi sembra tutto. Hai afferrato?"
Adhane annuì, anche se titubante.
"Sei proprio carino quando fai il maestrino." Ammise. Alzai gli occhi al cielo. "Non te ne approfittare, Adhane." Lo rimproverai affettuosamente.
"E per quello che vale... sono contento che tu sia qui." Continuai, abbracciandolo. Era strano starmene tra le braccia di Draco, sapendo che quello non era lui. "So che è un modo carino per dire: mi manca il mio Dray, ma tu sei una consolazione gradita. Ma anche io sono felice di essere qui." Fece vago. Io risi. Era più o meno quello che intendevo. Ero davvero contento, però, di poter passare un po' di tempo con Adhane. Volevo che sapesse che io a lui ci tenevo davvero tantissimo, volevo che sentisse il mio amore e che capisse che non ero un bastardo che aveva giocato con i suoi sentimenti...
"A proposito, Harrie... perché hai lasciato che Draco tornasse al Manor?" La sua era più un'accusa che una reale domanda. Mi divisi da lui e mi grattai la nuca, in imbarazzo. "Costringerlo a rimanere sarebbe stata una riprova del mio egoismo, e poi... sono convinto che questa cosa farà bene ad entrambi. Abbiamo vissuto troppo, in troppo poco tempo. Entrambi abbiamo bisogno di chiarire alcune cose prima di buttarci a capofitto in una relazione così profonda. Draco mi ama, lo so. E io amo lui. Anche se mi è sembrato di avere alcuni dubbi a riguardo, so che se c'è una persona che voglio al mio fianco per sempre, quella è lui. Non che tu mi sia indifferente, anzi... credo che se non ci fosse stato Draco, sarei finito immediatamente tra le tue braccia. Eppure entrambi sapevamo quanto il mio amore per lui contrastasse anche quello che provavo per te. Lo sapevamo anche da bambini. Quando c'era lui nei paraggi ogni cosa sfumava, anche tu, e lui era l'unico a contare davvero.
Mi chiedo cosa sarebbe successo se non ci avesse visti baciarci quella sera a Natale. Se solo non si fosse insinuato in lui il seme del dubbio, forse in questo momento staremmo ancora insieme." Dissi. Adhane aveva ascoltato con attenzione ogni parola, ed ora il suo viso era più disteso di quanto non fosse prima. Probabilmente pensare ai miei problemi, aveva messo il suo disagio in secondo piano. Mi sentivo quasi in colpa per essere così importante per lui. Era orribile vederlo amarmi in quel modo, quando io ero in balia di un'altra persona.
"Harrie... Si può amare più di una persona nella vita, tu lo sai." Mi disse semplicemente. Stavo per rispondergli, ma qualcuno interruppe la nostra piccola riunione clandestina.
"Ragazzi! Non avrei voluto interrompere il vostro magico amplesso, ma me la sto facendo sotto!" Scoppiai a ridere.
"Si va in scena." Sussurrai all'orecchio di Adhane, poi mi affrettai ad aprire la porta ed uscire, permettendo ad un Blaise saltellante e livido, di entrare a fare i suoi bisogni mattutini.
Adhane era già vestito di tutto punto nell'uniforme scolastica perfettamente stirata. Draco aveva pensato a tutto...
Andai verso il mio baule e indossai la divisa con gesti lenti e precisi. Era ancora presto, quindi avremmo avuto tutto il tempo per fare colazione e arrivare in orario alla prima lezione del giorno. Adhane mi fissò per tutto il tempo, attento come un segugio, mentre se ne stava appollaiato come un pappagallo sul trespolo.
"Dai, andiamo." Dissi quando finii di prepararmi. Blaise uscì dal bagno e ci salutò, ancora in pigiama.
"Ci vediamo a lezione." Mormorò.
Sorpassammo la sala comune e andammo a fare colazione. Adhane camminava a testa alta, anche se riuscivo a percepire il suo non essere propriamente a suo agio. Si guardava intorno, curioso, cercando di non farsi notare, rendendo il gesto ancor più evidente. Quel suo lato così insicuro mi riportava alla mente la nostra infanzia. Era sempre stato Draco quello al centro dell'attenzione, io e Adhane avevamo sempre amato starcene ai margini, e forse era stato proprio quello ad unirci, un tempo...
"È tanto diversa Durmstrang?" Chiesi ad un certo punto, per riempire il silenzio che si era creato. Adhane scosse la testa. "Non troppo, forse il clima è più freddo... invece qui sembra di essere a casa." Constatò. Io annuii felice. Hogwarts era casa mia, anche ora che sapevo di avere una casa vera.
"Sai, Nene. Non credo che lasciare la scuola sia una cosa giusta. Forse hai pensato che un momento di pausa ti avrebbe fatto bene dopo tutto quello che è successo, ma credo che tu debba tornare a studiare." Gli dissi quando arrivammo alla sala grande, prima di andare a prendere posto al tavolo dei Serpeverde. Intercettai lo sguardo di Aries al tavolo accanto e la salutai con un cenno al quale lei rispose con un sorriso. Adhane rimase in silenzio, sedendosi con grazia al mio fianco. Forse avevo detto qualcosa di sbagliato? Beh, ci tenevo a lui e non volevo che gettasse la sua carriera scolastica al vento per uno stupido istinto. Sapevo che in parte ero anche io il motivo per cui aveva deciso di rimanere nei paraggi, e la cosa non faceva altro che aumentare il mio senso di colpa nei suoi confronti.
"Comunque è una scelta tua, sappi che sarò con te, qualsiasi decisione tu prenda." Continuai, notando che la mia proposta non era stata accolta nel migliore dei modi. Adhane annuì.
"Bene. Facciamo colazione."

Le lezioni furono più facili di quanto mi aspettassi. Adhane non ebbe problemi con nessuna materia, prendendo appunti durante le lezioni e risollevando l'impressione che i professori avevano avuto di Dray nell'ultimo periodo. "So che è chiedere tanto, ma ti sarei grato se tu continuassi a dare una buona impressione di te. Dray non si è interessato molto allo studio in quest'ultima settimana..." Mormorai.
Io e Adhane avevamo seguito tutte le lezioni e ci stavamo prendendo una pausa, godendoci l'aria fresca del pomeriggio. Il vento era calmo e piacevole e la giornata non era delle più glaciali, permettendoci di starcene seduti a terra senza congelare.
"Ci tieni veramente tanto, eh?" Chiese, retorico. Io arrossii. "Da un lato non ti capisco. Ci tieni così tanto a lui e poi non fai quasi nulla per dimostrarglielo. Non mi fraintendere, Harry. Ma sto cercando di guardare la cosa dal punto di vista di Draco. Se io fossi in lui, mi sentirei un fidanzato a senso unico. Cosa hai fatto di speciale per lui? Come gli hai dimostrato che lui è l'unico per te? Te lo dico io: non lo hai fatto. Al contrario hai giocato a fare il migliore amico con lui e hai fatto lo stesso con me." Il suo tono era fermo, severo. E con l'aspetto di Draco riusciva a sembrare ancora più amaro. Rabbrividii. "Harry. Io e te conosciamo Draco come le nostre tasche. Entrambi sappiamo che quell'egocentrico si crede un Dio sceso in terra, ma forse tu non capisci che l'unica sua debolezza, l'unica cosa che lo fa diventare un cucciolo arrabbiato e insicuro, è l'amore che prova per te. Prova a pensare. Tutte le volte che si parla di te, Draco diventa un'altra persona." Spiegò. "Dove vuoi arrivare?" Chiesi, sulle spine. "Credo che tu debba smettere di parlare e cominciare ad agire. Più tempo passa più Draco si convince che per te lui non è nulla. Vuoi sapere il vero motivo per cui è tornato a casa? Per cui ha accettato tutto questo? Ti ama talmente tanto che è pronto a vederti con me pur di renderti felice." Va bene. La questione stava degenerando. Per tutto quel tempo avevo avuto le redini della situazione, ed ero stato talmente cieco da non rendermi conto dei sentimenti di quelli che mi stavano intorno. Avevo messo me stesso al centro di tutto, senza riflettere su come mi vedevano i miei amici. "Sono stato un vero stronzo con tutti, non è vero?" Biascicai. Ora finalmente aprivo gli occhi su tutto. Avevo usato tutta la questione della memoria recuperata, come scusa per essere compatito da tutti e fare quel che volevo. Ero stato un bastardo senza nemmeno accorgermene.
Adhane mi abbracciò. "L'importante è imparare dai propri errori." Sussurrò, intento a consolarmi. Aveva avuto ragione su tutto. Era arrivato il momento di mettere le cose in chiaro e di agire. "Posso essere uno stronzo per l'ultima volta?" Chiesi timidamente Adhane si divise da me e mi guardò con gli occhi grigi di Dray, facendomi quasi crollare del tutto.
"Mi aiuteresti a riconquistare Draco?" Continuai. Adhane si sciolse in un sorriso dolcissimo. "Diamo inizio al piano: Drarry alla riscossa!" Urlò. Scoppiammo a ridere.

Double Trouble || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora