C'è qualcosa...

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-Non mi ha detto nulla di speciale.-

-Specifica il 'nulla di speciale'-

Merlino. Questa ragazza mi farà impazzire.

Non so in quale senso, ovviamente.

Anche se, nevrotica e pazza, è davvero molto sexy.

Malfoy...

Okay, la smetto.

-Non ti sopporto Weasley.- Forse è vero.

-Nemmeno io, Malfoy. Non è colpa mia se siamo finiti in coppia di studio.-

È vero. Forse è il caso che quel Lumacone Bicentenario di Lumacorno se ne vada in pensione.

-Beh..?-

Mi da uno scappellotto sulla spalla.

-Hei! E comunque, nulla di speciale, significa nulla di speciale.-

Alza gli occhi al cielo e si morde il labbro inferiore.

Vorrei farlo io.

Malfoy cosa?

Si accorge che la sto guardando.

-La festa la organizziamo lo stesso.- mi affretto ad aggiungere -Mi ha dato il suo benestare, anche se non nel modo entusiasta che avrei voluto.-

Distolgo lo sguardo da quelle labbra morbide e carnose che si ritrova, perché rischio di saltarle addosso qui in mezzo alla biblioteca, con l'altra bicentenaria della bibliotecaria che ci scruta a vista. E poi lei non vuole, anche se so che non è così.

Il suo corpo mi dice che non è così. Anche se il suo è diverso.

E non perché sia diversa dalle altre che ho avuto.

È lei, questo suo essere così dannatamente Rose Weasley che rischia di farmi impazzire.

Poi ha un profumo pazzesco. E quando l'ho stretta a me, non ho sentito l'esigenza di strapparle i vestiti di dosso.

Lei non mi comunicava questo, in quel momento.

Avrei voluto baciarla all'infinito, senza aggiungere altro, senza nulla di sporco.

Perché lei non è sporca, come tutte quelle che ho avuto.

Ovviamente, tutto questo non lo dico ad alta voce.

-Va bene. Organizziamo questa festa. Io, comunque, voglio sapere cosa succede tra Albus ed Alice.- dice, aprendo il suo quaderno degli appunti.

Alice?

-Che c'entra Paciock adesso?-

La sua faccia dice chiaramente 'Non dovevo proprio dirlo.'

-Weasley. Dimmelo.-

-Alice... Dice che è colpa sua.-

-Colpa sua cosa?-

-Non lo so. Non me lo ha detto. Dice che è colpa sua se Al è così. Poi non mi ha detto più nulla, perché è arrivato Jimmy e sono saliti in Sala Comune.-

Cazzo. Lo sapevo.

Mi alzo e raccolgo le mie cose, infilandole a caso nello zaino.

-Dove vai?! Dobbiamo finire!-

-Devo.. Devo fare una cosa.-

Il suo sguardo potrebbe benissimo uccidermi all'istante, se gli sguardi potessero uccidere.

Tentenno un secondo.

Ma prima di uscire, le do un bacio.

-In caso non dovessi farcela fino al mio ritorno.-

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