Capitolo 45

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SO CHE È DOMENICA E MI DISPIACE DA MORIRE, MA STASERA NON POSSO PUBBLICARE PER DEGLI IMPEGNI 😔
In ogni caso, buona lettura!

Sono completamente pietrificata.

Mai mi sarei immaginata che mio padre fosse lui. Ho passato anni con lui, per tutto questo tempo sono stata con un assassino si, ma pur sempre mio padre.

«Senza parole eh?»ridacchia lui.

«Ah giusto, così sembro un anziano di sessant'anni»

Poco dopo compare al posto del corpo di quello che credevo Finn, mio padre. È estremamente alto, ha dei muscoli molto accentuati e alcuni tatuaggi sul braccio. I capelli sono grigi come i miei così come gli occhi viola. Ci somigliamo molto e così posso davvero capire che è realmente mio padre.

Ora so perché Malcom era diffidente nei suoi confronti.

«Stai lontano da me»dico spaventata, vedendo che si avvicina.

«Che...Ah giusto. Hai sicuramente parlato con Luna»dice, sbattendosi una mano sulla fronte.

«Cosa sai di me?»

«Sei un assassino»sputo acida.

«Ma tutti i lupi uccidono. Anche tua madre lo è allora»specifica.

Non ci avevo pensato. Anche io sono un'assassina, anche Blake lo è. Oddio siamo tutti assassini.

«Cassandra so che le cose che ti hanno detto su di me ti hanno colpita. Mi dispiace che tu pensi questo di me e che abbia paura ma non ti farei mai del male, così come non lo farei mai a mio nipote»dice indicando Malcom.

«Come posso fidarmi di te?»

«Tanto per cominciare non sono io che ho voluto nasconderti la tua natura e non sono io ad averti abbandonata in mano a degli umani»dice.

La verità mi colpisce in faccia peggio di un pugno. Ha ragione: dovrei essere arrabbiata con mia madre. Lui non ha fatto niente di male.

«Hai ragione...è colpa di mia madre ma ho sentito ciò che dicono di te in giro e non mi piace. Non mi piace il fatto che ti chiamino 'l'Innominabile' e non mi piace il fatto che sei considerato il diavolo in persona e dicono che hai ucciso milioni di innocenti»sussurro.

«Figlia non è colpa tua. La vera malvagia è tua madre, lei ha inventato tutto questo. Non poteva di certo dire che ha voluto lasciarti in mano a degli umani per codardia. Ha scaricato la colpa su di me. Ti ho cercato per anni e poi ho scoperto che vivevi qui. Non potevo certamente rivelarmi anche perché non sapevi niente dei lupi mannari ma adesso che siamo di nuovo insieme voglio recuperare il nostro rapporto»

Malcom finalmente toglie la testa fuori dal sacco e ripunta gli occhi su quelli di mio padre.

Poi scoppia a piangere e sono costretta a passeggiare per calmarlo. Parliamo del più e del meno e scopro molte più cose su di lui di quanto mi immaginassi. Pensavo fosse una persona fredda, violenta e malvagia invece è molto simpatico e affettuoso.

«Adesso devo davvero andare però. I miei amici mi aspettano»ridacchio.

«Certo, mi troverai qui ad aspettarti»sorride.

Lo abbraccio senza nemmeno riflettere e lui all'inizio si irrigidisce ma poi mi stringe forte.

«Ti voglio bene »dice.

«Anche io, papà »dico e lo sento sorridere sulla mia testa.

LA MIA MATE 2: per sempre insieme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora