YOU ARE SPECIAL TO ME

Capitolo 45 " Mistakes"

Buondì 🤩
Vi invito a leggere il capitolo facendo partire il video con la canzone quando Gabriel entra in camera di Jess. È perfetta per accompagnare il momento che è un pochino 🔞🔞🔞HOT 🔞🔞🔞
Kisses💋💋💋
Morgana

Gabriel

Rientro a casa cercando di fare meno rumore possibile, sono quasi le due di notte e Jess sta sicuramente dormendo.
Faccio piano le scale  che mi portano nella mia camera, dirimpettaia a quella della mia coinquilina.
Ho bisogno di una doccia, voglio togliermi da dosso l'odore di Sophie, l'infermiera del reparto di medicina interna con cui ho trascorso la serata.
È stata un'uscita terribile, mi sono annoiato ogni minuto trascorso con lei e avrei preferito mille volte state a casa sul divano con Jessica  a sgranocchiare pop corn, mentre guardiamo quei film melensi che lei ama così tanto.
Spesso si addormenta accoccolata sul mio petto, con i suoi capelli biondi che mi solleticano il naso. È in quei momenti che le accarezzo la pancia parlando con sua figlia. Non so perché però mi rilassa, mi fa stare bene pensare a quella piccolina accoccolata nel ventre caldo della madre... ed è in quel momento che mi assale un sentimento profondo di invidia per quell'uomo che possiede quella meraviglia e non sa goderne appieno. Gli spaccherei la testa  per la sua stupidità, ma come si fa a lasciare sola una donna meravigliosa come Jessica Avery? Come si fa a lasciare la tua donna incinta e non farti più sentire per tutti questi mesi?

Arrivo davanti la porta della mia camera e mi accorgo che quella di lei è solo accostata.
Non riesco a trattenermi e la apro piano sbirciando all'interno.

Jessica dorme supina con un braccio piegato accanto a viso e l'altro posato sull'addome prominente.

Ha una camicia bianca che lascia ben poco all'immaginazione. I suoi seni gonfi premono contro la stoffa e la loro vista mi provocano una fitta potente al basso ventre.

Cazzo Gabriel! Smettila.. sei un fottuto pervertito. Non puoi eccitarti davanti ad una donna incinta che dorme.

La mia testa parla bene ma il mio corpo proprio non la vuole stare a sentire. Ripenso a Sophie e alle sue labbra sulla mia bocca e alla sua mano sul mio corpo che però non ha reagito come avrebbe dovuto. È rimasta delusa Sophie. L'ho lasciata a casa sua senza soddisfare la sua voglia e senza lasciarle la speranza di un altro appuntamento.
Mentre ora sono qui, in piedi davanti al letto di una donna addormentata, eccitato come non mai, solo intravedendo i suoi seni sotto la camicia da notte.

Non resisto e mi avvicino a lei.
Le sua labbra carnose sono leggermente dischiuse e il suo petto si alza e si abbassa al ritmo del suo respiro.

Alzo una mano e le sfioro i contorni del viso con estrema delicatezza,  mentre i miei occhi sono puntati sui capezzoli che premono sulla stoffa. Il suo seno è reso rigoglioso e particolarmente florido dalla gravidanza. Lei si vede grassa, una mucca mi dice, ma in realtà io la trovo bellissima. Risplende di una luce particolare, la mia Avery.

La mia Avery. Ma che vado a pensare. Lei non è mia. Lei aspetta una figlia da un altro uomo, anche se l'uomo in questione è uno stronzo di prima categoria.

"Gabriel, sei tu?" Sussurra ancora con gli occhi chiusi.

"Si tesoro, sono io. Scusami se ti ho svegliata." Le dico colpevole per la natura dei miei pensieri.

"Ma io non sono sveglia. Io sto sognando, tu non sei qui." Mi dice ancora con gli occhi chiusi ma con un sorriso, accennato, sulle sue bellissime labbra.

"Si dormi. Io vado." Le dico mentre lei, invece, mi ferma con una mano spalancando gli occhi.

"Ma allora sei qui sul serio?"