Capitolo 12. "Il giusto outfit"

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"Certo ti sei messa in un bel casino" dice Joey mentre sgranocchia patatine sul mio letto.
"Lo so" rispondo mesta.
Vorrei anche il supporto di Ally ma avendo simulato il mal di pancia per non andare a scuola, non può miracolosamente guarire e venire da me. Abbiamo quindi optato per una chiamata in viva voce.

"Jess, Patrick ha ragione, ti devi chiarire con Gabriel" mi dice Ally dal telefono poggiato sul letto tra me e Joey.
"So anche questo. Ma con che faccia vado a parlargli? Avreste dovuto vedere il suo viso...il suo sguardo. Ora mi odia" concludo triste.
"Tanto domani sera lo vedi, no?" Chiede conferma Joey.
"Giusto! " dice l'altra al telefono " È l'occasione migliore che poteva capitarti. Il tradizionale bbq per il compleanno di suo padre!" Sento Ally che batte le mani mentre, sicuramente, saltella per la  sua stanza.
Per fortuna si è ripresa bene dalla brutta faccenda con Jason.

"Uffa" sbuffo."Ok ci proverò" concludo con poca convinzione..
"Brava Jess!" Dicono all'unisono le mie amiche.
"Adesso sai cosa serve?" Mi chiede Ally
" No cosa? " rispondo
Joey ridacchia.
"Il giusto Outfit!" Dicono in coro le ragazze.
"Ma quale Outfit ... è un bbq"
"Non importa" dice Joey "devi essere impeccabile, col giusto stile adatto all'occasione, ma sempre impeccabile" dice andando a rovistare nel mio armadio.

"Ally attacca ti faccio una videochiamata" dice Joey

Ecco. Perfetto.

Le mie amiche coalizzate contro di me nella scelta di uno stupido vestito. Fosse sufficiente sufficiente a sistemare la situazione! Gabriel non mi degnerà di uno sguardo. Sarà arrabbiatissimo con me. Che differenza fa se metto una cosa fica piuttosto che un sacco di juta?
In ogni caso le lascio fare. Ingaggerei una battaglia sterile. Hanno già vinto loro.

Joey, con Ally in videochiamata, passa in rassegna tutto il mio armadio e buona parte dei miei cassetti, alla fine opta per un pantaloncino corto blu, una camicetta bianca e una sottile cinta rossa. Ai piedi delle semplici stan smith.

"Così sarai perfetta. Carina senza essere pretenziosa." Mi dice Joey dopo aver attaccato con Ally.
"Se proprio devo..."
"Si devi" risponde lei serafica
~
La casa dei Maxwell è dall'altro lato della strada.
Nel tardo pomeriggio io e i miei genitori siamo pronti per andare.
Seguo i consigli delle mie amiche e metto i pantaloncini blu con la camicia bianca.
Lascio i capelli sciolti sulle spalle e mi trucco con un po' di mascara e del lucidalabbra. Fortunatamente grazie ai consigli e alla crema che mi ha fatto usare zia Abby, la mia pelle è diventata vellutata come la buccia di una pesca. Non mi serve neanche il fondotinta.
Tremo al pensiero di rivedere Gabriel.
Mio padre suona alla porta.
Mr Maxwell, Edward, ci viene ad aprire la porta.

"Tanti auguri Eddy" gli dice mio padre abbracciandolo.
"Grazie John" risponde il papà di Gabriel ricambiando il suo abbraccio.
"Jess, Emma, benvenute" dice abbracciando con calore anche me e mia madre.
Gabriel è, come me, figlio unico.
Sua madre, Ann, è un avvocato molto quotato che si occupa di diritto societario. Ci viene incontro anche lei con un sorriso sulle labbra.

"Jess come sei diventata bella, non ti vedo da prima dell'estate... e quanto sei cresciuta nel frattempo!"
La madre di Gabriel mi abbraccia forte.
"Vieni" mi dice "Gabriel è fuori"

Esco in giardino e lo vedo intento a preparare la carbonella per il bbq. È di schiena e ancora non mi ha vista.
Mi avvicino a lui, timorosa.
Gli metto una mano su di una spalla
"Gabriel" lo chiamo quasi sussurrando il suo nome.

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