Capitolo cinque: Clary

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Esistono sensazioni che attraversano la nostra pelle le quali non riusciamo a comprendere né la natura, né se esse sono vere.

Da circa due settimane sento che qualcosa in Blake è cambiato. Lo sento più distante, sfuggente anche quando è insieme a me sembra essere altrove con la sua mente. Ho pensato che potessero essere i suoi problemi familiari a renderlo così pensieroso e poco presente nella mia vita, tuttavia Blake non mi ha mai tenuta allo scuro delle sue angosce, ragion per cui sono arriva alla deludente ipotesi che c'è qualcosa di cui mi tiene allo scuro.

Vorrei non rimuginare troppo riguardo il perché Blake si comporti in questo modo nei miei confronti, ma la realtà è che tutto questo mi affligge. Anche quando sono stata infuriata con lui, per dei validi motivi, ero comunque presente quando ne aveva bisogno. E ora lui che fa? Quasi sparisce, senza una valida spiegazione.

Cammino lungo il corridoio dell'edificio principale del campus, nel quale si tengono le lezioni. Ho terminato l'ora di letteratura inglese classica, Blake neanche si è presentato, vorrei cercarlo ma quando ho provato a chiamarlo il suo cellulare era staccato.

Mi manca, anche quando è vicino a me lo sento lontano, è come se volesse evitare la mia presenza e la mia vicinanza a tutti costi.

Adesso devo dirigermi in palestra per gli allenamenti delle cheerleders, dovrei incontralo lì e forse questa mattina si è svegliato con il piede giusto e capirà che si sta comportando da vero coglione.

Intanto mentre cammino in direzione della palestra esterna del campus, mi arriva un messaggio su Instagram da parte di Tom e, continuando a camminare lo apro.

«Conosci lo scoop del momento?»

«No» digito velocemente corrugando la mia fronte.

Non amo i pettegolezzi e in questo college sembra che uomini siamo sempre più informati di me.

«Come? Riguarda il tuo migliore amico»

Mi fermo di colpo proprio al centro del corridoio, le persone che mi passano accanto borbottano parole poco carine ma non importa, sento il mio corpo paralizzato e continuo a visualizzare quel messaggio con un enorme groppo in gola.

«Non lo so. Ok?» Rispondo serrando la mascella con i nervi a fior di pelle.

«Non voglio rovinarti la sorpresa, ma se andrai sotto gli spalti del campo di football potrai vederlo. Ci vediamo piccola»

«Che stronzo» Borbotto fra me e me provando a non credere a ciò che mi ha scritto. Blake mi ripete spesso quanto sia idiota Tom, ragion per cui continuo a camminare verso la palestra esterna, che si trova poco lontana dal campo di football.

Le mani mi formicolano e la mia testa continua a suggerirmi di estirpare ogni dubbio, anche se ciò significa dubitare della fiducia del mio migliore amico.

Devo sapere tuttavia cosa combina, potrebbe essersi cacciato in guai grossi e non mi perdonerei mai per non averlo aiutato in tempo.

Cambio direzione incamminandomi verso il campo di football e, quando arrivo lì mi accorgo che è deserto. Tiro un respiro di sollievo e sorrido pensando a quanto sia idiota Tom, tuttavia, quando mi volto verso gli spalti, la verità la medesima che Blake mi teneva nascosta, mi arriva diritta in faccia come uno schiaffo.

Osservo in silenzio e con le lacrime agli occhi la scena che mi si è appena presentata di fronte a me. Stringo i miei pungi alla ricerca di una spiegazione, di una risposta la quale tuttavia non riesco a trovare. Blake mi ha mentito, mi ha tenuto nascosta la sua relazione con Harriet, ed ora mi ritrovo a fissarli mentre si baciano con fervore sotto gli spalti del campo.

All my life ~ (Da tutta una vita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora