due

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Quel giorno Jimin, prima di ritornare a casa, passò da un piccolo supermercato vicino casa sua.

Si recò subito nel reparto degli alcolici e comprò un contenitore da 6 birre dal tasso alcolico di 4.7, un po' alto per lui visto che non regge bene l'alcool.

Si diresse alla cassa e pagò. Uscì dal supermercato e si diresse verso casa a testa bassa ascoltando la sua canzone preferita: "let me die"*.

Camminava lentamente, non aveva fretta tanto non c'era nessuno che lo aspettasse a casa. Ormai era indipendente, i suoi genitori non erano mai a casa, l'avevano praticamente abbandonato a se stesso dall'età di 12 anni, esattamente quando la sua vita iniziò a peggiorare.

Si risvegliò dai suoi pensieri solo quando si scontrò con un ragazzo.

Alzò lo sguardo e lo vide: era poco più alto di lui, indossava una tuta nera con una giacca ,fin troppo leggera per il periodo di Dicembre, dello stesso colore. Aveva anche lui la testa rivolta verso il pavimento ed era così perso nei suoi pensieri che non si accorse neanche che si era scontrato con qualcun altro, infatti non si degnò neanche di girarsi a chiedere scusa e continuò a camminare.

Jimin, irritato dal suo comportamento, gridò:

"POTEVI ANCHE CHIEDERMI SCUSA SAI?"

Solo allora il ragazzo più alto si girò.

Jimin, alla vista del viso dell'altro ebbe una strana sensazione allo stomaco.

"Potresti non gridare? Siamo in mezzo alla strada"

rispose infine il ragazzo, rivelatosi dai capelli marroni.

Jimin in quel momento si maledisse da solo, perché aveva gridato? Non gli importava più di tanto delle scuse, anche perché anche lui era sovrappensiero e si sarebbero scontrati comunque.

"oh ehm.. hai ragione. Beh però stai più attento"

disse Jimin, che poi si girò e iniziò a camminare.

Fu fermato da una stretta al polso.

Il ragazzo voltandosi vide il moro stringergli il polso, come se volesse trattenerlo.

Si tolse uno degli auricolari e disse freddo:

"E ora cosa c'è?"

"Ti è caduto questo"

rispose il ragazzo porgendoli il suo portafogli, che probabilmente gli sarà caduto quando si erano scontrati.

Jimin prese l'oggetto di sua proprietà dalle mani dell'altro, che sfiorò leggermente. A quel leggero tocco il più basso rabbrividì, le mani del ragazzo difronte a lui erano notevolmente fredde rispetto alle sue, molto più calde.

Mise in tasca il portafogli e ringraziò l'altro.

In quel momento ebbe un idea.

*let me die: è una canzone molto triste (penso si sia capito dal titolo lol) che rispecchia la situazione del protagonista. Per capire di più vi consiglio di andare a leggere il testo e/o la traduzione >.<

IT'S DEFINITELY YOU | KOOKMIN [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora