tredici

2.5K 127 66
                                    

Pov. Jimin

"Cosa è successo a scuola?"

Perché l'ha chiesto? Non voglio che sappia che mi fanno ancora del male, si preoccuperebbe troppo per una cosa inutile e dalla poca importanza.

"N-niente"

Balbetto io

"Non ci credo"

risponde e dopo una piccola pausa aggiunge:

"Ieri a letto ho visto dei lividi viola su varie parti del tuo corpo, non ho chiesto in quel momento perché non volevo rovinare l'atmosfera ma ora sono troppo curioso. È tutto il giorno che ci penso e non ce la faccio più"

dice sia arrabbiato ma anche preoccupato.

"Jimin... sii sincero. Ti picchiano a scuola?"

Sento gli occhi pizzicare e abbasso la testa di scatto. Percepisco del calore lungo le mie guance e mi accorgo che sto piangendo.

È vero, me ne fregavo di quello che dicevano e dicono tuttora gli altri ma, in fondo, fa comunque male e ricordare tutto quello che ho passato da 5 anni a questa parte ancora di più.

Le dita di Jungkook mi prendono il mento e mi fanno alzare la testa nella sua direzione, con i pollici mi asciuga le lacrime e mi tiene il viso con le mani.

Mi limito a rispondere alla sua domanda con un piccolo cenno del capo.

"Va bene, farò qualcosa"

"Ma tu non puoi fare niente Jungkook"

"Jimin tu non sai molte cose su di me" risponde sorridente e poi aggiunge:

"Hai saputo che nella tua scuola è cambiato il preside no?"

"Si, l'altro n'è andato quest'estate"

"Esattamente, e qual è il cognome del preside?"

"Jeo- JEON JUNGKOOK"

grido.

"Si piccolo?"

risponde lui ridendo sotto i baffi

"Uno: non sono piccolo. Due: PERCHÉ NON MI HAI DETTO CHE TUO PADRE È IL PRESIDE DELLA MIA SCUOLA?!" dico enfatizzando "tuo" e "mia"

"Non ce n'era bisogno. Domani andiamo da mio padre e gli dici tutto ok?"

"Ma Jungkookie"

"Niente ma Jimin"

"No volevo dire... grazie"

"Prego amore mio"

e finisce la frase con un sorriso soddisfatto che fa spuntare due denti da coniglietto, è adorabile.

[time skip: la mattina dopo]

Oggi, come promesso da Jungkook, stiamo andando dal preside della mia scuola a parlare.

Entro nel cortile con gli occhi di tutti addosso. Il perché? Perché sto camminando mano nella mano con il figlio del direttore, conosciuto praticamente da tutti. Abbasso la testa per l'imbarazzo ma Jungkook si ferma e mi guarda. Capendo la situazione a mio parere imbarazzante fa una leggera risata per poi dire:

"Ti vergogni del tuo fidanzato Jiminie?"

e mette un finto broncio adorabile alla fine.

Non faccio in tempo a rispondere che lui si avvicina a me e aggiunge:

"Ah è così? Chi tace acconsente mio caro. Devo prendere provvedimenti allora".

Finisce la frase prendendomi il viso con le mani e baciandomi delicatamente difronte ad almeno 70 persone, che ci stavano guardando tutte sorprese e, alcune, disgustate.

Ci stacchiamo da quel bacio e ci dirigiamo finalmente nell'ufficio del padre del mio ragazzo.

Jungkook bussa alla porta e, una volta avuto il permesso di entrare, la apre spingendomi avanti.

Ci sediamo sulle sedie di fronte alla scrivania e Jungkook prende la parola:

"Papà, prima di tutto, vorrei presentarti Jimin, il mio ragazzo"

e io a quelle parole arrossisco malamente.

È incredibile quanto sono cambiato da quando conosco Jungkook. Sono di nuovo vivo.

Il padre risponde con un sorriso sincero e aggiunge:

"Piacere Jimin, solo Jeon Oliver. Jungkook è tutto qua quello che devi dirmi? Jimin ha lezione tra dieci minuti e non deve arrivare tardi"

"In realtà è Jimin quello che deve dirti qualcosa, non è vero amore?"

dice Jungkook guardandomi. Inizio a parlare:

"Beh sì... vorrei informarla su alcuni fatti che avvengono all'interno della sua scuola"

dico alzando lo sguardo, poi continuo:

"Per l'ennesima volta alcuni degli alunni presenti in questo istituto hanno avuto un comportamento scorretto nei miei confronti"

Mi interrompo sentendo un blocco alla gola e le lacrime agli occhi. Sento la mano di Jungkook appoggiarsi sulla mia e ora sono intrecciate, appoggiate entrambe sulla mia coscia.

Jungkook inizia a stringere la mia mano per darmi forza.

Prendo un respiro e continuo a parlare:

"Mi insultano, mi picchiano, e mi fanno scherzi di cattivo gusto"

[...]

Alla fine non è andata molto male: ho raccontato al signor Jeon quello che in generale mi fanno i miei compagni di scuola, che hanno avuto una nota e una sospensione. Ben gli sta.

Ora io e Jungkook siamo fuori dal cancello del cortile della scuola e stiamo per attraversare la strada. Il preside mi ha concesso di andare a casa prima della fine delle lezioni, che fortuna.

Prendo la mano di Jungkook e faccio intrecciare le sue dita con le mie, iniziando poi a camminare sulle strisce pedonali. Faccio un paio di passi.

Poi buio

THIS IS BIGHIT EXCLUSIVE-ok no. Ah sì NON ODIATEMI *inizia a schivare pomodori* AGGIORNO PRESTO LO GIURO *scappa*

IT'S DEFINITELY YOU | KOOKMIN [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora