Pov. Jungkook
Usciamo dal bar mano nella mano e torniamo a casa mia.
Per tutto il tragitto non smetto di pensare al nomignolo da quel Yoongi al MIO Jimin."Minnie"
Questa parola è nella mia testa da quando siamo usciti dal caffè. Non sopporto quel nome. Non sopporto che qualcuno chiami in quel modo il mio ragazzo. Non sopporto Yoongi.Entriamo nel mio appartamento e lascio la mano di Jimin anche se mal volentieri. Non abbiamo aperto bocca da quando siamo usciti dal bar e continuiamo a non parlarci per almeno 10 minuti.
Decido di rompere quel silenzio a parer mio straziante.
"Jimin"
lo chiamo e lui si volta nella mia direzione, dirigendosi verso il divano dove sono seduto.
"Dimmi Kook"
"Ti va di... ecco... venire a vivere qui? Lo so che è presto ma non voglio che tu stia con i tuoi genitori"
Sputo freddo e a quelle parole Jimin sgrana gli occhi, poi si butta su di me abbracciandomi.
"Siiiiii"
dice tutto contento.
"Bene, andiamo a prendere le tue cose da casa tua allora"
e senza guardarlo mi alzo di scatto dal divano, prendo la giacca, le chiavi della macchina di mio padre e mi incammino verso la porta d'ingresso.
Nel mese in cui io e Jimin non ci siamo visti ho compiuto 19 anni, e, essendo finalmente maggiorenne, ho preso la patente.
"Che fai non vieni?"
grido dall'ingresso.
"Si si arrivo"
mi risponde, poi me lo ritrovo davanti che mi guarda confuso, quasi ferito.
Distolgo lo sguardo dai suoi occhi da cucciolo ed esco.Entriamo nella, ormai ex, casa di Jimin e iniziamo prendere i suoi vestiti, i libri per la scuola e non, il coniglietto di peluche che gli ho regalato e mettiamo tutto in alcuni zaini e un po' di buste.
Mentre io porto tutto in macchina Jimin rimane nella sua camera a cercare un qualcosa a me sconosciuto e alla mia richiesta di sapere cosa stesse facendo si è giustificato dicendo "Un attimo, devo prendere un ultima cosa"Finito di sistemare tutto nel bagagliaio dell'auto lo aspetto seduto sul sedile del conducente.
Nell'attesa picchietto nervosamente le dita sullo sterzo, pensando ancora a quello che è accaduto questa mattina. Vengo risvegliato dai miei pensieri dal chiudersi della portella, segno che Jimin è entrato in auto.
Senza guardarlo gli chiedo:
"Hai preso tutto?"
e al suo "Si" metto in moto l'auto e guido verso un supermercato, dove compro velocemente due confezioni di ramen, per poi ripartire ed arrivare a casa mia.
Porto gli zaini e le buste dentro il mio appartamento lasciandoli momentaneamente sul pavimento dicendo:
"Dopo sistemiamo tutto, ora mangiamo che sono già le due"
e vado in cucina a preparare il ramen.Anche il pranzo lo trascorriamo nel completo silenzio, gli unici rumori che si sentono sono il passare delle auto e le mie dita che battono ripetutamente sulla superficie del tavolo della cucina, dove io e Jimin siamo seduti uno di fronte all'altro con lo sguardo basso, rivolto verso il nostro pranzo.
Sento un calore sulla mia mano, alzo lo sguardo e vedo che Jimin ci ha posato la sua sopra.
Guardo il suo viso e lo vedo preoccupato, col suo solito sguardo da cucciolo addosso che mi frega sempre.
Tolgo di scatto la mano da sotto la sua e mi alzo prendendo il piatto ormai vuoto e mettendolo nel lavandino.
Dietro di me qualcuno parla:
"Kookie cosa ti prende?"
mi giro di scatto notando che Jimin si è alzato e mi si è avvicinato.
Non rispondo alla sua domanda e mi dirigo nel salotto dove abbiamo lasciato tutte le sue cose per terra, e inizio a portare gli zaini con dentro i vestiti in camera mia.
Torno nel salone dove trovo un piccolo mochi mezzo arrabbiato mezzo confuso con le braccia incrociate, ed è adorabile anche così."Dimmi che cazzo ti prende. Ora"
mi fa e l'immagine del piccolo bambino che avevo prima sparisce di colpo.
"Lo vuoi proprio sapere?"
dico con tono leggermente più alto del normale.
"Si! Muoviti"
"Bene. Quel Yoongi mi irrita, odio il modo in cui ti ha chiamato, non sopporto che tu gli abbia dato il tuo numero, non mi piace ecco cosa."
"Ma Jungkookie"
"Odio quando ti ha chiamato Minnie, odio il fatto che ci sto pensando da questa mattina, odio il fatto che ho paura di perderti"
dico con le lacrime agli occhi."Si Jimin ho paura. Ho paura che lui possa prendere il mio posto. Ho paura che mi porti via il mio Jiminie. Ho paura di perderti. Ho paura che tu possa trovare qualcuno meglio di me, che ti ami più di quanto possa fare io, ho paura che tu possa trovare qualcuno che possa darti di più di quello che posso darti io. Sono spaventato perché so che ci sono persone molto meglio di me-"
Vengo interrotto dalle labbra soffici di Jimin che si posano sulle mie. Prendo il suo piccolo viso tra le mie mani e ricambio il bacio rilassandomi. Jimin invece mi abbraccia forte e mi avvicina a sé."Sei davvero uno stupido"
dice poggiando la testa sulla mia spalla.
"Pensi davvero che ci sia qualcuno migliore di te? Per me sei tu il meglio"
continua poi guardandomi negli occhi. Poggio di nuovo le labbra sulle sue e mi maledico mentalmente per aver pensato certe cose."Ora però pensiamo a sistemare queste cose, va bene Kookie?"
"Va bene piccolo mochi"
"Come mi hai chiamato?"
chiede ridendo
"Niente niente"
rispondo prendendo il resto degli zaini e delle buste portandole in camera mia.Iniziamo a mettere a tutto un loro posto:
i vestiti gli pieghiamo e li sistemiamo nell'armadio che abbiamo "diviso" in due, o in alcuni cassetti vuoti o con poche cose.
I libri li sistemiamo sul alcune mensole inutilizzate visto che io, non amando la lettura, non ho libri.
Vado in cucina a prendere un paio di bicchieri d'acqua e quando ritorno in camera vedo Jimin occupato nascondere un piccolo quaderno nella sua parte dell'armadio.
"Tieni Jimin"
dico facendolo sobbalzare
"Non ti avevo sentito, mi hai spaventato"
"Oh scusami"
rispondo porgendogli il bicchiere ed entrambi ci sediamo sul nostro letto
"Grazie.Comunque credo che abbiamo finito"
"Finalmente, non ne potevo più"
faccio io stendendomi sul letto e lasciando il bicchiere ormai vuoto sul pavimento.
Jimin si stende affianco a me ridacchiando e poggia la testa sul mio petto circondandomi la vita con il braccio.
"Possiamo riposare? Sono stanco"
"Va bene"
rispondo io dandogli un bacio nei capelli. E così, abbracciati per l'ennesima volta l'uno all'altro ci mettiamo a dormire.
Credo proprio che mi piacerà vivere con Jimin.RAGAZZUOLI.
Questo capitolo mi piace, mi sono impegnato parecchio per scriverlo. ANYWAY, volevo chiedervi. Vi stanno piacendo questi capitoli un po' più lunghi? Avete pareri o consigli da darmi?
Detto questo vi auguro una buona giornata ♡
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IT'S DEFINITELY YOU | KOOKMIN [REVISIONE]
Fanfiction"Ti va se ti offro una birra?" -Jimin 18 anni, Busan -Jungkook 18 anni, originario di Seul, trasferito a Busan [inizio]: 11/12/2018 [fine]: 2/7/2019 ¡scene 18+! ¡linguaggio scurrile! ¡don't like? don't read!