Pov. Jimin
Dopo esserci svegliati, io e Jungkook ci siamo lavati e abbiamo fatto una colazione abbondante. Dopo esserci vestiti ci siamo diretti a casa del padre di Jungkook, arrivando con un quarto d'ora di anticipo, soprendendo l'uomo.
Ci accoglie con un grande abbraccio e ci fa accomodare nel salone dove parliamo per vari minuti del più e del meno, aspettando che il pollo nel forno sia cotto.
"Scusi la domanda ma perché se né andato per così tanto tempo? Ovviamente può anche non rispondere"
Domando esitante.
"Ti prego Jimin, dammi del tu altrimenti sembrerò più vecchio di quanto io già sia"
Conclude questa affermazione con una leggera risata.
"In ogni caso, sono tornato a Seul perché mia sorella è stata molto male e non volevo lasciarla da sola"
"E ora come sta la zia?"
Chiede preoccupato Jungkook sgranando gli occhi, fissando il padre in attesa di una risposta.
"Ora sta bene, si è quasi ripresa completamente"
Sento il mio ragazzo tirare un respiro di sollievo, pronunciando "meno male" e lasciandosi cadere sullo schienale del divano.
Non ho idea del perché Jungkook sia così preoccupato per la zia, vorrà dire che hanno un buon rapporto o che comunque, dovevano essere molto legati; per quanto mi riguarda, non ho mai avuto dell'affetto dai fratelli di mia madre, né tanto meno dalle sorelle di mio padre, per non parlare dei miei cugini, che erano i primi che mi ignoravano completamente.
Cala un silenzio scomodo nella casa che però viene interrotto, per fortuna aggiungerei, dal timer del forno che suona, facendomi intuire che da lì a poco ci saremmo dovuti sedere a tavola per mangiare.
Il padre del mio ragazzo si alza di scatto dal divano aggiungendo:
"Il pranzo è pronto. Nel mentre che impiatto andate a lavarvi le mani"
Facciamo come detto dall'uomo e infine ci andiamo a sedere sulle sedie della cucina che conosco ormai a memoria.
"Buon appetito ragazzi!"
Esclama felice Oliver che inizia a mangiare il pranzo da lui stesso preparato. Ricambio l'augurio e inizio a mangiare anche io, complimentandomi con l'uomo per le ottime doti culinarie.
"Quindi, come va con il nuovo appartamento? È di vostro gradimento?"
Domanda prendendo un ennesima forchettata dal piatto il padre.
"È bellissimo"
Rispondo io entusiasta.
"Già e poi è molto comoda come posizione: io riesco ad arrivare a lavoro in tempo e Jimin a scuola prima del suono della campanella"
"Mi fa piacere. E a lavoro come va?"
"Benissimo papà"
Risponde il ragazzo al mio fianco mettendo un boccone nella sua bocca. Una volta ingoiato tutto continua felice:
"Mi pagano benissimo, mi trattano da Dio e se continuo di questo passo dovrei avere una promozione"
Sorrido alle sue parole, fiero di lui e continuo a mangiare.
"Jungkook, lo sai che da quando ci sei tu Jimin è migliorato molto a scuola?"
Mi indica l'uomo con la forchetta guardando suo figlio.
"Oh davvero?"
Dice con un ghigno.
"Sì, è uno dei migliori della classe ormai"
Continua a lusingarmi l'adulto.
"E bravo il mio piccoletto"
Annuncia guardandomi con un piccolo sorriso sul viso. A quelle parole abbasso la testa verso il piatto e arrossisco di getto.
"Yah! Non chiamarmi così, sono un adulto anche io sai?"
Sputo continuando a mangiare per alleviare l'imbarazzo e il disagio a cui mi sta ponendo questa situazione.
"Va bene piccoletto"
Continuo a masticare, ignorandolo completamente, finché non finisco il mio pranzo.
Rimango in silenzio finché una grande risata invade le mie orecchie e non è la sua, dovrà per forza essere quella del padre.
Alzo lo sguardo e la mia ipotesi viene confermata, trovando Oliver a ridere di gusto finendo con:
"Siete così adorabili insieme"
Detto questo si alza dalla sedia e inizia a sparecchiare. Mi alzo di colpo aiutandolo ma lui insiste costringendomi ad andare sul divano con Jungkook, convincendomi che sarebbe arrivato in un batter d'occhio.
Faccio come dice sbuffando leggermente e lasciandomi andare di peso sul divano, non curandomi di sedermi in modo decente.
Una risatina, la sua, mi fa raddrizzare, facendomi ricordare che effettivamente non sono solo.Proprio quando il signor Jeon si aggiunge a noi sedendosi al mio fianco, il telefono di Jungkook inizia a suonare e lui si congeda dicendo che è una chiamata di lavoro e scusandosi.
Una volta che se ne va, il padre inizia a parlare, chiedendo qualcosa su di me, sui miei hobby e di come va a scuola per assicurarsi che gli episodi avvenuti in passato non si stiano ripetendo.
Io nego prontamente tutto dicendo:
"Credo di non essere mai stato così felice in vita mia"
Oliver mi guarda sorridendo e pronunciando un "grazie". Io non dico niente, lo guardo confuso.
"Voglio farti vedere una cosa"
Detto questo si alza e si dirige verso la liberia ritornando con un album fotografico dalla copertina blu.
Si siede nuovamente al mio fianco aprendo la copertina e iniziando a mostrarmi qualche foto di un piccolo Jungkook.
Osservo attentamente la foto che ritrate lui, l'uomo al mio fianco con qualche anno di meno e una donna che tiene in braccio il bambino; suppongo sia sua madre che ora che ci penso, non ho mai visto.
"Molto probabilmente Jungkook ti ha detto poco e niente del suo passato vero?"
Annuisco senza pensarci, spostando lo sguardo al suo viso leggermente triste.
"Non voglio raccontarti tutto io, non è compito mio, ma spero che con queste foto tu riesca a capire qualcosa"
Emetto un suono di consenso e poi l'uomo inizia a girare le pagine, fermandosi su tutte le foto raccontando dei piccoli e brevi aneddoti riguardanti gli scatti. Dopo vari minuti passati a ridere entra Jungkook nella stanza infilando il telefono nella tasca posteriore del pantalone.
"Che state facendo"
Domanda sedendosi su un posto libero del divano.
"Sto facendo vedere delle tue foto da piccolo a Jimin, spero non ti dispiaccia"
"PAPÀ!"
Urla quasi il mio compagno.
"Che c'è figliolo?"
"È imbarazzante"
Sussurra abbassando la testa, visibilmente a disagio.
"Tieni Jimin, continua a sfogliarlo tu, io vado a fare il caffè"
Faccio come da lui richiesto e inizio a guardare attentamente tutte le immagini presenti su quelle pagine con Jungkook al mio fianco che evita il mio sguardo in tutti i modi.
Noto un particolare: da un certo punto in poi la donna presente nelle foto precedenti sparì, non si vedeva più ma un filo di tristezza si percepiva sul viso del mio attuale ragazzo.
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IT'S DEFINITELY YOU | KOOKMIN [REVISIONE]
Fanfiction"Ti va se ti offro una birra?" -Jimin 18 anni, Busan -Jungkook 18 anni, originario di Seul, trasferito a Busan [inizio]: 11/12/2018 [fine]: 2/7/2019 ¡scene 18+! ¡linguaggio scurrile! ¡don't like? don't read!