***Mi sentivo così vuoto, vulnerabile.
Ma di una cosa ero certo, Jimin non si sarebbe fermato, e questo mi faceva tremendamente paura. ***
Erano passati tre giorni, da quando avevo letto i messaggi di Jimin.
Non mi sentivo al sicuro, nemmeno nelle quattro mura di camera mia, mi sentivo osservato, anche mentre dormivo.
Il cellulare? lo spensi, come avevo spento la poca felicità che avevo in corpo.
Iniziai a sentire uno strano odore, abbastanza sgradevole.
Solo dopo capii che effettivamente ero io che puzzavo, quindi decisi di fare una bella doccia calda.
A passo felpato raggiunsi il bagno, chiudendomici all'interno.
Una volta insaponato per bene, mi risciacquai e avvolsi un asciugamano intorno alla vita, il busto e i capelli ancora bagnati.
Aprii la porta davanti a me per raggiungere la mia tana, ma qualcosa o meglio, qualcuno attirò la mia attenzione.
«Che cosa ci fai tu qui?» sgranai gli occhi, alla vista di Taehyung che mi osservava divertito.
Come era entrato in casa mia? Che mia nonna l'avesse contattato? mille domande si fecero spazio nei miei pensieri, confondendomi ancora di più di quanto non lo fossi già.
«Buonasera anche a te, Kookie- mi sorrise- sono qui perché è da tre giorni che non mi rispondi sul cellulare, mi dai una spiegazione?»
«Jimin» sussurrai, sentendo un nodo alla gola, solo nel nominarlo.
«Non gli avrai mica risposto, vero?»
«N-No ma ho letto i messaggi che mi ha lasciato- la mia vista si offuscò sempre di più- ho tanta paura, l-lui non si fermerà» involontariamente delle lacrime lasciarono i miei occhi, Taehyung non rispose, si limitò soltando ad abbracciarmi, accarezzando la mia schiena ancora nuda.
«Andrà tutto bene» mi sussurrò ad un orecchio «ci sono io con te» continuò.
«Adesso vai a vestirti, andiamo a fare un giro» mi diede una pacca amichevole sulla spalla, invitandomi ad entrare in camera per cambiarmi.
Sfilai con un colpo secco l'asciugamano, indossando poi i boxer preparati sul letto poco prima.
Mi voltai verso il mio armadio, e arrossii di colpo nel vedere Taehyung, sulla soglia della porta, scrutarmi dalla testa ai piedi, mentre indossavo un semplice indumento in cotone nero.
«Dai indossa qualcosa di semplice, sarà una semplice passeggiata» mi invitò lui a concentrarmi su cosa mettere.
Optai per dei semplici jeans, timberland al piede e una camicia bianca a completare il tutto.
«Ti fai aspettare più di una donna eh?» ridacchiò Taehyung, una volta superata la soglia di casa mia.
'Infatti sono passiv-'
«Hai già qualche idea per la notte di Halloween? Andrai da qualche parte?» Chiese, facendomi dimenticare ciò che stavo pensando.
«No, non ho organizzato nulla» sospirai, abbassando la testa.
«Se ti va, io e la mia ragazza andiamo in un discoteca qui vicino, potresti venire con noi» mi alzò la testa portando l'indice e il pollice sotto il mento; gesto che mi provocava sempre una pelle d'oca assurda.
«Non vorrei fare da terzo incomodo in realtà..»
«assolutamente no! E poi, non è detto che starai tutta la serata con noi, potresti anche conoscere nuova gente, qualche bel ragazzo» mi fece un occhiolino a quest'ultima esclamazione, facendomi arrossire.
«N-non penso sia il caso.. non sono bravo a fare amicizia o altro addirittura» annuii alle mie stesse parole, con lo sguardo ancora basso.
«ehi guardami» alzai gli occhi incrociando i suoi, di un colore scuro.
Rimanemmo così per secondi, forse minuti, incatenati uno all'altro, come se ci stessimo esplorando.
Tutto di me conosceva tutto di lui, e viceversa; i nostri occhi si dicevano tutto.
«Sarà l'occasione giusta per conoscere nuova gente, vedrai- mi sorrise- e poi, ricorda che oltre ad essere tuo amico- calcò l'ultima parola, facendomi sorridere lievemente- sono anche il tuo dottore, voglio solo il tuo bene, lo sai»
«Si, lo so»
«Allora Jungkook, verrai?» chiese speranzoso, facendo il labbruccio.
«Verrò, Taehyung, solo per te» risposi, il maggiore sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi e mi abbracciò, avvolgendomi nelle sue ampie spalle.
'Con lui mi sento al sicuro, con lui mi sento a casa'
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I'M BACKKKK K KKK
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sᴀᴠᴇ ᴍᴇ ғʀᴏᴍ ᴍʏsᴇʟғ ❦ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fanfic«Tu sei Jeon Jungkook, dico bene?» annuii. «Io sono Kim Taehyung- mi porse la mano, che strinsi- e sono l'assistente del dottor Lee, ha affidato a me il tuo caso.» Dove Jeon Jungkook non ha una vita facile, e per volere di sua nonna, va dallo psico...
