***E come di suo solito, mi sorrise dolcemente, alzandosi poi dal freddo pavimento sulla quale eravamo entrambi seduti, prendendo la mia mano, tirandomi su.***
«M-ma tu non devi lavorare?» chiesi in un sussurro, sperando mi sentisse ugualmente.
«La tua era l'ultima visita, su andiamo» mi fece cenno di prendere le mie cose e uscimmo dallo studio.«Era da tanto che non facevo una passeggiata» disse, prendendo un respiro a pieni polmoni.
Io a differenza sua, tremavo per il gelo che mi attraversava le ossa.
Taehyung se ne accorse e, senza dire nulla, portò un braccio sulla mia spalla per darmi calore.
Sorrisi, quel piccolo gesto mi fece star bene.
Ultimamente succedeva spesso, sempre grazie al mio psicologo.«Taehyung..-deglutii rumorosamente- ma noi adesso siamo amici?» chiesi e abbassai la testa, sentendo le guance andare a fuoco.
«Certo che siamo amici, Kookie» esclamò lui, e anche se in quel momento non lo stavo guardando, percepii il suo radioso sorriso.«Sai, sei il primo paziente a farmi questo effetto» ammise, più a se stesso che a me.
«in che senso?» chiesi, non capendo a cosa si riferisse.
«Nel senso che non ho mai considerato nessuno dei miei pazienti un mio amico, non ho mai voluto ascoltarli o addirittura uscirci al di fuori dello studio- sospirò, prendendo fiato- tu.. non lo so.. mi trasmetti cose diverse, mi piace passare del tempo con te. E voglio aiutarti, sarà l'ultima cosa che farò Jungkook.» sputò, portando due dita sotto al mio mento, facendo incrociare i nostri sguardi.
Avevo gli occhi lucidi e senza preavviso, lo abbracciai.
Un abbraccio che valeva più di mille parole futili, volevo urlargli mille volte 'grazie'.
Grazie per tutto quello che stava facendo per me.Rimanemmo attaccati per minuti interminabili, nessuno dei due voleva abbandonare l'altro dalla stretta.
A distruggere il nostro momento, fu il cellulare di Taehyung, che iniziò a squillare insistentemente.
'Scusa' mi sussurrò all'orecchio, staccandosi da me prendendo poi il cellulare dalla tasca.
«Pronto» rispose al cellulare, serio.
«Si Jiu ho smesso di lavorare» ah era lei, la sua ragazza.
Che ragazza fortunata ad avere un fidanzato del genere, quasi la invidio.
«Emh.. ho avuto da fare»
«30 minuti e sono lì, va bene?»
«A dopo» e poi riattaccò.«Scusami era Jiu» portò una mano dietro al collo, grattandosi la nuca.
«N-Non ti preoccupare è la tua r-ragazza» annuii alle mie stesse parole.
«Già...mh, andiamo a prendere un gelato?» chiese prendendomi alla sprovvista.
«ma fa freddo per il gelato» ridacchiai. «Ma io ho voglia di gelato» mise un tenero broncio, facendomi cedere «Va bene allora andiamo» il suo viso si illuminò di gioia alla mia affermazione.«Stai facendo un macello» risi di gusto, notando Taehyung sporco di gelato al cioccolato ovunque. «Si stfa scioglienfo- tentò di dire lui, mentre leccava il cono del gelato con velocità, per non farlo sciogliere ulteriormente.
Abbassai lo sguardo mordendomi il labbro, era così difficile non fare pensieri sconci.
'Ma che dici? riprenditi Jungkook! è il tuo dottore, ed è anche fidanzato' pensai, e subito scacciai via i miei pensieri 'malati'.
«Junfkook?» richiamò la mia attenzione, ed alzai la testa.
«No nienfe- deglutì- pensavo fossi triste» accennò un sorriso, inumidendosi il labbro inferiore.
«H-Hai sporco qui» allungai la mano verso le sue rosee labbra che si schiusero al mio tocco, e rimossi la cioccolata.«Kookie io adesso devo proprio andare, ti accompagno a casa, va bene?» annuii, per poi salire insieme a lui nella sua auto.
Mise in moto, e partì.«Sei stato bene?» mi aspettavo questa domanda, era di suo solito farmela alla fine di ogni uscita.
«Si, sono stato benissimo- incurvai le labbra in un sorriso- e tu?»
«Mai stato meglio» esclamò entusiasta.«Allora ci vediamo Kookie» fermò l'auto davanti casa mia.
«Si.. ci vediamo TaeTae» dissi, slacciandomi la cintura di sicurezza.
«TaeTae?» ridacchiò.
«Non ti piace?» feci il labbruccio, fingendomi offeso.
«No anzi, lo trovo adorabile» schioccai la lingua come a voler dire qualcosa, anche se da le mie labbra non uscì nessuna risposta.
Però una cosa era certa, arrossii e non poco, preso dall'imbarazzo scesi frettolosamente dalla macchina, entrando in casa.
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sᴀᴠᴇ ᴍᴇ ғʀᴏᴍ ᴍʏsᴇʟғ ❦ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fanfiction«Tu sei Jeon Jungkook, dico bene?» annuii. «Io sono Kim Taehyung- mi porse la mano, che strinsi- e sono l'assistente del dottor Lee, ha affidato a me il tuo caso.» Dove Jeon Jungkook non ha una vita facile, e per volere di sua nonna, va dallo psico...