Introduzione

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Non può andare peggio di così.

Fu la prima cosa che pensai dopo aver concluso il primo periodo del saggio che Lindsay, la mia coinquilina, mi aveva chiesto di correggerle.

Nella vita mai dire mai.

Fu la seconda cosa che pensai a conclusione del secondo periodo o terzo periodo, per via dell'assenza di punteggiatura era arduo comprendere dove fossi arrivata. Presi una penna rossa a iniziai ad aggiungere e tagliare parti, dopo i primi segni rossi iniziai a familiarizzare con la sensazione di potere che mi dava quella penna rossa, ora capivo perché durante il liceo, sebbene consegnassi compiti impeccabili vi era sempre almeno un segno rosso.

Correzioni che all'epoca mi sembravano superflue, ad esempio sostituire la parola "persona" con "individuo", ora erano chiari segni di supremazia.

Mezz'ora dopo il foglio sanguinava, avevo aggiunto delle riflessioni personalissime, del tipo, "mi stai prendendo per il culo?" O "hai la segatura al posto del cervello?", chiaramente a scopo costruttivo, in fondo il fine giustifica i mezzi.

"Se continui così la tua mano prenderà fuoco" avevo sentito la porta si casa aprirsi, speravo che fosse la proprietaria del saggio, per avviare la tanto bramata seduta di brain storming, ma per mia sfortuna la voce proveniva dalla seconda bionda con cui condividevo l'appartamento, Bridgette.

Studiava biologia e desiderava lavorare per una famosa associazione dedicata alla tutela degli animali e dell'ambiente, nobili intenti celano un animo altrettanto lodevole, Bridgette era una di quelle persone che sapeva sempre cosa dire e sopratutto qual era il modo migliore per esporre il concetto, il primo aggettivo che mi veniva in mente pensando a lei era gentile.

"Questa è l'ultima volta che acconsento le richieste di Lindsay" risposi per poi sbuffare rumorosamente, sottolineando la mia frustrazione.

"Lo hai detto anche l'ultima volta, sotto sotto ti piace aiutarla" il secondo aggettivo che mi veniva in mente pensando a Bridgette era saggia.

Ciò che diceva per me aveva la stessa importanza dell'oroscopo per Lindsay.

"Sono fatta così, altruista e magnanima" conclusi la frase spostandomi i capelli dietro la spalla con vanità suscitando una risatina da parte del mio interlocutore

"Ti guadagneresti il titolo di Miss altruismo solo se mi aiutassi a portare Lindsay sù per le scale dopo una festa"

Bridgette aveva conosciuto il suo ragazzo, Geoff, in facoltà, quando lo conobbi pensai immediatamente che somigliasse alla nostra coinquilina, occhi azzurri, biondo anche lui, piccolo cervello, ma cuore grande.

A differenza di Lindsay che concentrava la sua piccola materia grigia su moda e tendenze, al ragazzo di Bridgette interessavano solo le feste, di ogni genere, con o senza una ricorrenza specifica, ma nonostante i ripetuti inviti e resoconti interessanti che ricevevo dalle mie coinquiline, mi ostinavo a declinare ogni invito.

Avevo preso parte solo ad uno dei suoi eventi, una festa di inizio Halloween, della quale non ricordavo nulla, ma al mio risveglio conobbi il mio attuale fidanzato.

"Quand'è la prossima?" Chiesi a Bridgette fingendomi interessata, ma la bionda captò il mio tentativo di ingannarla "Non intendo farti mettere in scena questo teatrino" sorrisi ma prima che potessi provocarla ancora mi suonò il telefono e sul monitor apparve il nome di James Nelson

"Sei uscito da lavoro?" Non eravamo il genere di coppia che si dilungava in particolari effusioni, se avessi dovuto trovare un aggettivo per la nostra relazione sarebbe stato funzionale.

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