Il professore

814 48 414
                                    

"Buongiorno a tutti, sono James Nelson e dirigo il corso di criminologia"

James camminava avanti e indietro, a testa alta, fiero e orgoglioso, nel palco al centro della sala

"Staremo insieme il resto del semestre, e spero di non annoiarvi"

Mi sentì la terra mancare da sotto ai piedi, per quanto provassi a convincermi che fosse tutto un brutto sogno, nessun pizzicotto era riuscito a svegliarmi, ma sarei stata disposta a gettarmi sotto un treno in corsa, purché tutto finisse

"Se lavoreremo insieme fin dalle prime lezioni non avremo alcun problema, il mio interesse, in quanto ex alunno, è fare di voi gli uomini o le donne che riescano a credere in sè stessi e non si arrendano facilmente"

Sfoggiò il suo miglior sorriso persuasivo guardando tra la folla finché il suo sguardo non si poggiò su di me

"Ci sono domande?"

Avrei alzato la mano per chiedergli se si può considerare una criminale, una ragazza che per proteggere la sua salute mentale, uccide il suo insegnate, ma lasciai ai miei colleghi il giro di domande e di occhiatine pungenti su di me.

Provai a dimenticare il fatto che quella voce provenisse dal corpo di James e mi sforzai di seguire la lezione e prendere qualche appunto, ma ottenni miseri risultati e non appena la lezione terminò abbandonai il più velocemente possibile l'aula, andando alla ricerca dell'unica persona che avrei voluto vedere, ma non mi era concesso nemmeno un momento di tregua

"Signorina Barlow"

La voce di James mi costrinse a fermare la mia corsa verso la tanto agognata libertà

"La prego di raggiungermi nel mio studio al secondo piano, orario di ricevimento, ho una comunicazione da farle"

Il finto sorriso cordiale e il tono incredibilmente professionale mi nausearono, aveva intenzione di rendere la mia vita un inferno

"Io veramente avrei un'altra lezione"

"È importante signorina, so che la lezione potrà aspettare" lo guardai titubante, ero certa che il suo invito fosse solo un preludio alla mia lunga e lentissima agonia

"È stato il rettore a parlarmi di lei, vuole seguirmi?"

Sapeva perfettamente che la carriera universitaria era da sempre un punto debole, che non avrei mai osato trascurare, così gli feci cenno di andare avanti facendomi strada verso quella che sarebbe diventata la mia tomba

"Non ti è piaciuta la lezione? Ti ho vista un po' assente" disse chiudendosi la porta del suo studio alle spalle

"Non ho tempo da perdere James, che vuoi?"

Sorrise soddisfatto del fatto che avessi perso le staffe

"Courtney ti prego siediti e prendi un bel respiro, questo comportamento non si addice ad una delle migliori studentesse della facoltà"

"Mi calmerò quando sarai fuori dalla mia facoltà, questo non è un gioco James, è il mio futuro, non ti permetterò di rovinarmelo"

James si avvicinò puntando i suoi gelidi occhi nei miei

"Mi è stata offerta una grossa opportunità, a cui non voglio rinunciare, e se fossi in te cambierei subito atteggiamento"

"Non crede che minacciarmi sia poco professionale, professore?"

Risposi avanzando ad un palmo dal suo viso, mostrando che non avevo nulla da temere

"Sarebbe poco professionale anche farlo proprio sulla mia scrivania, ma sai che sarei disposto a fare una piccola eccezione" provò ad allungare la mano sul mio polso ma lo scansai, allontanandomi immediatamente

"Non mi toccherai mai più, a meno che tu non voglia che sia io a rovinarti la carriera"

A che gioco stiamo giocando?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora