Indizi e ricatti

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Trovai Bridgette rannicchiata sul divano che singhiozzava, non era sicuramente quello lo stato d'animo che ci si aspetterebbe dalla futura festeggiata

"Bridgette, che succede?" Mi avvicinai al divano sedendomi ai suoi piedi mentre la bionda asciugò velocemente le lacrime

"N-non pensavo che sa-saresti tornata" manteneva la testa bassa e singhiozzava disperatamente, non l'avevo mai vista in quelle condizioni

"Avevo solo bisogno di una passeggiata, ma ora sono qua" Allungai una mano sul suo braccio accarezzandolo dolcemente "ti va di parlarne"

Scosse il capo in senso affermativo sistemandosi con la schiena eretta sul divano

"Non so come dirtelo Courtney" un singhiozzo isterico lasciò nuovamente le sue labbra mentre abbassava la testa sulle mani, così decisi di stare in silenzio accarezzandola per farla sfogare. Continuammo per un paio di minuti finché non riprese fiato

"Va tutto bene, sono io, puoi parlare con me"

finalmente voltò il capo nella mia direzione, mostrandomi per la prima volta i suoi occhi rossi e gonfi, era davvero tormentata

"Ricordi l'anno scorso? Quando sono partita per la Spagna?"

Ricordavo bene quel periodo dell'anno, era esattamente la settimana prima del suo compleanno, a seguito di un tremendo litigio con Geoff, Bridgette aveva lasciato la città partendo per la Spagna con sua cugina. Quel viaggio le era stato regalato dai genitori e avrebbe voluto passarlo con Geoff, ma le cose tra loro sembravano irrecuperabili

"Una sera i-io" prese una lunga pausa trattenendo le lacrime, dimostrandomi per l'ennesima volta quanto fosse difficile per lei raccontarmi quella storia "Ho conosciuto un ragazzo"

inumidì le labbra con la lingua tirando le lunghe ciocche che la cosa di cavallo non era riuscita a trattenere dietro le orecchie

"Era bellissimo, Courtney, aveva occhi verdi smeraldo e una pelle ambrata, alto e muscoloso"

Dalla sua descrizione sembrava un dio Greco, ma parlare di lui aumentò la preoccupazione nel suo tono di voce

"Me ne infatuai immediatamente" continuò Bridgette cercando di trattenere una crisi isterica

"passammo due interi giorni insieme, tra le spiagge e i locali, erano i miei ultimi giorni così l'ultima notte ci baciammo"

Inevitabilmente il suo volto si riempì di vergogna, credevo allora di aver capito che il presunto tradimento a Geoff fosse il motivo ti tale preoccupazione, ma non sembrava aver finito

"L'ho inviato nella mia stanza d'hotel quella sera, non riuscivo a ragionare sulle mie azioni, ero ubriaca"

"Bridgette...Siamo esseri umani, tutti possiamo avere un momento di debolezza, tu e Geoff non stavate assieme"

"Non abbiamo fatto sesso, ma ho fatto di peggio" tutte la mia resistenza mi abbandonò all'istante, facendo così trasparire la preoccupazione che mi possedeva

"Aveva della cocaina" sgranai gli occhi, temendo che l'avesse costretta a drogarsi contro la sua volontà

"Hai provato?"
Negò con il capo, facendomi tirare un piccolo sospiro di sollievo

"allora che cosa è successo?"

"Lui ha tirato più volte ed è entrato in overdose"

Il mio cuore iniziò a battere freneticamente, chiedendomi se quel ragazzo fosse ancora vivo

"Chiamai i soccorsi e cercai di tenerlo sveglio finché non arrivarono i soccorsi, aveva la tachicardia, spasmi ed era entrato in ipertermia, ma sono scappata non appena l'hanno portato in ospedale" le lacrime le rigarono nuovamente il volto mentre il suo petto si alzava e si abbassava continuamente per l'agitazione

A che gioco stiamo giocando?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora