Davide contro Golia

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Non riuscivo a spiegarmi come facesse Lindsay a fare una simile supposizione, non era la persona più sveglia che conoscessi, anzi era la meno sveglia, dunque o eravamo troppo espliciti o quel pensiero le era stato messo in testa da qualcun altro

"Come hai detto scusa?" Chiesi incrociando le braccia sotto al seno

"Heather mi ha raccontato della festa, è stata una sua ipotesi"
Come volevasi dimostrare, il burattinaio controlla ancora i suoi burattini "Ma se ti ha davvero seguita, allora credo che ci abbia azzeccato"

"Non c'è nulla fra noi" non avevo mai incontrato tanta difficoltà nel pronunciare quelle poche parole, ma nonostante lo sforzo nessuna delle due bionde sembrava crederci, specialmente Bridgette

"Quindi non è successo niente fra voi?"

Fortunatamente conoscevo bene i miei polli, quella domanda non fu affatto inaspettata, ed ero già giunta alla conclusione che meritavano di sapere, nei patti di massima riservatezza

"Non ho detto questo"

Le due ragazze si scambiare una rapida occhiata di soddisfazione invitandomi a prendere posto sul divano per iniziare l'interrogatorio, lungo e agonizzante.

Raccontai alle ragazze di quei due giorni, soffermandomi sui minimi dettagli, alcune parti del racconto furono particolarmente dolorose, come la scoperta di essere stata l'amante di James un anno intero e il mio gioco con Duncan, sfociato in un piccante spogliarello e in un bacio che non avrebbe avuto alcun seguito. Le ragazze mostrarono stupore, dall'inizio alla fine, seguendomi con la massima attenzione, e il fatto che non mi giudicarono nemmeno una volta, mi rincuorò parecchio avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, anche se quel qualcuno non era Duncan.

"Non ci posso credere che avete ingannato quella donna creandovi delle false identità" disse Lindsay stupita ed eccitata, come un bambino il giorno di Natale davanti al camino

"Io non posso credere al fatto che abbiate trascorso due giorni così intensi" disse Bridgette, notando la tristezza nei miei occhi "Cos'hai provato quando l'hai baciato?"

Quella era almeno la centesima volta che pensavo a quel dannato bacio, ne ricordavo perfettamente tutti i dettagli e le mie emozioni, così le parole uscirono senza freni

"Adrenalina, pura adrenalina" risposi mordendomi il labbro mentre reiteravo quella scena nella mia testa

"il numero di respiri che ho fatto in vita mia mi sono sembrati irrilevanti" guardai negli occhi entrambe prima di riprendere
"per un momento ho realizzato che ciò che conta sono i momenti in cui il respiro me l'hanno tolto, come quel bacio" mi spostai i capelli dietro le orecchie e abbassai la testa imbarazzata "Quel bacio, mi ha tolto il fiato, il pudore, l'imbarazzo, ma non il desiderio di riceverne altri al costo di restare senza forze"

Ero riuscita a confessare tutto quello che avevo dentro, ma non sarei mai riuscita a farlo con l'unica persona con cui avrei dovuto parlare, ma che probabilmente sarebbe fuggita da quelle parole, con la stessa rapidità con cui è scappato dalle responsabilità che quel bacio comportava

"Dev'essere stato bellissimo" disse Lindsay appoggiando la testa sulla mano con gli occhi sognanti

"Ma non ha cambiato le cose, non si possono cambiare, sarò sempre l'ex ragazza di James, rigida e saputella, e lui sarà sempre Duncan Nelson, nessuno può reclamarne la proprietà"

"Courtney io credo che le cose siano più complicate di così, nessuno farebbe quello che lui ha fatto per te, se non provasse qualcosa" apprezzai il tentativo di Bridgette, ma non mi avrebbe fatto cambiare idea

"Bridgette io credo che bisogna essere realistici, e tenere i piedi per terra, l'unica cosa che potrei costruire con Duncan sarebbe una lunga serie di sveltine"

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