Capitolo 1

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New York, sono passati anni dall'ultima volta che ho messo piede in questa città e devo confessare che in fondo mi era mancato tutto questo: i grattacieli, le luci, l'aria frizzante, le persone che senza mai fermarsi camminano avanti ed indietro.

Siamo atterrati più di trenta minuti fa, direttamente dalla California alla grande mela e non siamo ancora riuscite a trovare un taxi libero.
Riprovo per l'ennesima volta ma anche questo non si ferma, sbuffo irritata e raggiungo mia madre dall'aria pensierosa e molto silenziosa appoggiata alla sua valigia.

"Avanti mamma, sputa il rospo e dimmi cosa di così importante ti preoccupa da non aiutarmi a trovare un maledetto taxi" chiedo in tono sarcastico, anche se sono tutt'altro che in vena di scherzare.
Aver passato sette ore in aereo mi ha resa un fascio di nervi.

"Cosa te lo fa pensare?" Mi rivolge un mezzo sorriso guardandomi con la faccia di chi nasconde qualcosa di grosso, comincio così a mettere in atto il mio solito piano per scoprire cosa c'è dietro.
La guardo con aria sospettosa, conoscendo mia madre non reggerà per molto, non è mai stata brava a mentire e nascondere segreti, da piccola funzionava sempre quando non riuscivo a controllare la mia curiosità così nel corso del tempo ho imparato a farla parlare solo con uno sguardo.

"Ho promesso a tuo nonno che ti avrei convinta a partecipare ad un gala di beneficenza organizzata da tuo padre e da altre famiglie importanti di New York"dice tutto ad un fiato guardando improvvisamente interessata le sue Louboutin nere.

Spalanco gli occhi sbalordita, come se non conoscesse già la risposta.

"Assolutamente no, non ho deciso di ritornare a New York per essere la figlia perfetta da mostrare alle cene e i gala."
Non posso crederci con quale coraggio ha potuto mettere in mezzo mio nonno e mia madre, solo dopo anni finalmente si ricorda di avere una figlia?

"So che saranno presenti tutti i figli delle famiglie partecipanti e sai che il nonno di certo non ti avrebbe lasciato da sola in questa situazione ma ha avuto un contrattempo e non potrà essere qui, così pensavamo che potresti cogliere l'occasione di conoscere qualcuno di queste parti e magari aver modo di parlare con tuo padre."

"Mamma seriamente credi che sia cambiato, che dopo anni e anni in cui non si preoccupò del fatto di avere una figlia, solo ora voglia ricostruire un rapporto con me? Dopo tutto ciò che ci ha fatto passare?" Domando arrabbiata, si, perché nonostante sia passato così tanto tempo, in me prevale ancora la rabbia nei suoi confronti.

"Lo so, tesoro lo so che ciò che ha fatto per te sarà imperdonabile ma se io sono riuscita ad andare avanti, vorrà dire che ci riuscirai anche tu ma ti prego concedili la possibilità di vedere la donna fantastica che sei diventata e poi..."

"Tutti meritano una seconda chance"diciamo all'unisono scoppiando in una leggera risata.

Quando la guardo negli occhi vedo molto di più di due occhi blu, vedo un'anima pura, vedo la persona fantastica che è. Ed ogni giorno mi sento in obbligo di ringraziare dio per aver avuto una madre come lei, che è stata più di una madre.

"Ti voglio bene Charlotte e sai che qualsiasi scelta tu farai, io sarò sempre al tuo fianco"mi sussurra stringendomi in un abbraccio.

"Anche io mamma, grazie."Mi sciolgo dal nostro abbraccio sorridendo, consapevole dell'amore che contengono le sue parole.
"Ora basta, siamo qui da nemmeno un'ora e abbiamo già fatto spettacolo per strada" dice scoppiando a ridere.

"Vado a cercare un taxi, tu resta qui." Attraversa la strada lasciandomi da sola con le valigie e mille pensieri per la testa.

Forse ha ragione un giorno riuscirò a perdonarlo anche io, ma non so se sono ancora pronta ad affrontare quel giorno e non so se lo sarò mai.

I only wanna be with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora