I only wanna be with you

Capitolo 37

Adam's Pov
Rabbia.

Rancore è tutto quello che provo per lei.

Solo pronunciare il suo nome, pensare a lei, mi fa venire voglia di spaccare l'intera suite.
E poi c'è questo pizzico di amarrezza in sottofondo, forse perché pensavo che Charlotte fosse davvero diversa, perché non avevo mai incontrato una come lei, una persona che mi amasse così per come sono, una persona che mettesse me al primo posto per una volta.
Sí, sarò stato un coglione per non essermi aperto con lei, per non averle raccontato la mia storia, per non essermi fidato dell'unica persona che l'ha sempre fatto con me anche quando non doveva.
Ho sbagliato con lei, ho avuto paura che se avesse conosciuto completamente Adam Carter sarebbe scappata via, che mi avrebbe guardato con occhi differenti ed invece lei sapeva tutto, conosceva il mio passato chissà da quanto e non ha fatto altro che continuare ad amarmi senza ricevere nulla in cambio.
Cazzo, non so che cosa ci sia di sbagliato in me, perché io non riesca a dirle quello che provo per lei, perché non riesca a dimostrarle che mi importa di lei più di qualsiasi altro nella mia stupida vita.
Tutto quello che avrei voluto fare era rinchiuderla con me in quella camera da letto, baciarla fino a perdere i sensi e dirle quanto mi era mancata mentre facevamo sesso. Nonostante non mi avesse chiamato dopo aver recuperato la memoria, nonostante avesse baciato Viktor davanti ai miei occhi, in quel momento mi sarebbero bastate solo le sue carezze ed il suo calore.

L'effetto che ha su di me non è cambiato se non aumentato nonostante i mesi passati lontani, pensavo che fosse lo stesso per lei, che mi avrebbe continuato ad amare che mi avrebbe aspettato ma a quanto pare è troppo tardi.
Me lo ha dimostrato quando la mattina dopo invece di rimanere con me, si è buttata tra le braccia di Viktor.

Che cazzo!

Mi devo ricordare di rompere le gambe a chi le ha assegnato questa missione del cazzo.

Il punto è che ripetermi che fosse solo una fottuta missione di qualche mese mi aiutava a non fare brutti pensieri ma quando ieri sera ero pronto a riconquistarla, dirle che per me valeva la pena combattere per lei, che sarei stato capace di abbandonare tutto e ricominciare dall'inizio, in qualche isola sperduta del cazzo insieme a lei, a distruggere tutto questo è bastata una sola frase.

È andata a letto con un'altro uomo.

Un'altro fottuto uomo ha visto il suo corpo nudo perfetto, un'altro uomo ha baciato ogni centimetro della sua pelle, un'altro uomo l'ha toccata dove prima l'avevo toccata solo io, un'altro uomo le ha regalato il piacere che aveva provato solo con me.

Sfrego le mani sul viso ricoperto di barba e mi alzo dal letto accedendo una sigaretta ignorando il fatto che ci sia una ragazza nel mio letto, una ragazza che ho incontrato ieri sera, una ragazza che non ho esitato a portare a letto.
Una ragazza che assomigliava fottutamente a Charlotte.

Infilo la mia camicia velocemente ed afferro i miei pantaloni a terra facendo lo stesso.
Se rimango qui finirò per soffocare nel mio stesso respiro.

"Te ne vai senza salutare?"

Fanculo, non potevi rimanere nel mondo dei sogni?

"Già." Rispondo infilando le scarpe lucide senza degnarla di un'altro sguardo.

"Dimenticavo quanto gli americani fossero sgarbati e maleducati."
Il cigolio del letto mi avverte che si è alzata dal letto, così prendo la mia giacca ma me la ritrovo subito davanti.

Sono due gocce d'acqua, pensavo che ieri sera l'alcol mi avesse dato alla testa tanto da vederla ovunque ma mi sbagliavo.

"Non ti è bastato il mio cazzo come ringraziamento?" Chiedo per niente ironico cercando il mio telefono in tasca e trovando cinque chiamate perse da Max e tre da mio fratello Nick.