Capitolo 43

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Sono passati un paio di giorni tranquilli, troppo tranquilli per non essere tutto una fregatura.

Eppure l'unica che lo pensa sono io, sembra che tutti siano rilassati. Tutti tranne me, non riesco a rilassarmi facendo finta di niente, come se non stessi aspettando il risultato del dna, come se non stessi nascondendo Adriana da tutti, come se non volessi solo andare avanti e mettere taglio a questa storia e sopratutto come se non volessi Dave morto il più presto possibile.

Non ne ho mai parlato, non ho mai parlato di come mi sia sentita veramente dopo tutto quello che lui ha fatto a me ed alla famiglia.
Ho semplicemente evitato di farlo pur di non vedere quanto le mie ferite fossero gravi.

Ed ora proprio alla fine, mi sembra di impazzire da sola, strane idee si insinuano nella mia testa giungendo ad una conclusione che non credevo di prendere.

"Hey, va tutto bene?" Domanda Jennifer sedendosi accanto a me sul prato verde.

"Non hai mai l'impressione che sotto ogni momento felice si nasconda dietro anche una fregatura, qualcosa di brutto?" Domando a mia volta giocando con un filo d'erba.

"La vita è una fregatura, Charl." Risponde ovvia facendo uscire un risolino dalla mia bocca.

Come darle torto.

"So che per te questo non è un bel periodo insomma sfido chiunque a passare quello che hai passato tu da quando sei arrivata qui senza perdere il sorriso e la voglia di combattere." Fisso la mia amica con uno sguardo perso nelle sue parole rimanendo in silenzio finche non mi abbandona su questo prato verde lasciandomi un bacio sulla testa.

Mi continuo a ripetere che tutto si sistemerà appena questo finirà mentre guardo per l'ennesima volta il telefono per controllare se Adriana mi abbia scritto.

Mi alzo per raggiungere la Villa e per distrarmi un po' trovando però tutt'altro che calma, Max ed Adam stanno discutendo, cosa strana perché se c'è qualcuno a cui tiene Adam in questa casa è Max e non l'avevo mai visto alzare la voce con il suo migliore amico nemmeno una volta, cosa che però è successa più volte nell'ultima settimana.

Adam è più nervoso del solito, si arrabbia per piccole cose, si sfoga sui suoi amici per la minima parola sbagliata, esce senza dare sue notizie e torna nel cuore della notte.
È freddo e cupo, non parla più con nessuno, è come se ci fosse qualcosa a preoccuparlo.
Mi ha evitato per giorni e non ho ancora capito perché, pensavo che tra di noi stesse andando tutto bene ed invece ha cominciato a chiudersi in sé stesso, non mi riesce più a guardare negli occhi, non dorme più nella nostra camera, mi evita come la peste e se l'avesse fatto in un'altro momento mi sarei arrabbiata ma per ora ho solo in mente: Ilary Benson.

"Che cosa succede, Adam?" Domanda Max esasperato con tono pacato.

"Te la prendi con tutti noi per niente, sembra quasi che tu cerca un motivo per litigare e sputarci addosso la tua rabbia." Aggiunge non capendo il comportamento dell'amico.

"Fanculo Walker, ora sono io il problema?" Chiede a sua volta furioso più di prima.

"Sto solo dicendo che se c'è qualcosa che non va, puoi dircelo piuttosto che reggere il peso di quello che ti preoccupa, invece di prendertela con noi per la minima stronzata." Risponde Max gesticolando come un pazzo trovandomi d'accordo con lui.

Adam apre la bocca per poi richiuderla provando ad andarsene per l'ennesima volta quando qualcuno prova a chiederli delle spiegazioni valide.

"Sembra che scappare riesca meglio a te che a me."

Le parole sono uscite dalla mi bocca ancora prima di essere analizzate dal mio cervello facendolo voltare verso di me e finalmente incrociare i miei occhi dopo giorni.

I only wanna be with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora