Strofino gli occhi aprendoli completamente trovando Adam alla finestra che si sta godendo la sua sigaretta mattutina.
"Mi sono addormentata..." Sussurro sbadigliando mentre lui si gira nella mia direzione per dedicarmi uno dei suoi rari sorrisi.
"Mi ci è voluto un po' per accorgermene." Ammette avvicinandosi a me per accarezzarmi la guancia ed io mi chiedo perché non sposti la mano, sono sicura che la mia guancia è bollente.
"Sono già tutti svegli, si stanno allenando in palestra." Aggiunge facendomi risvegliare dalla mia trance.
"Perché non mi hai svegliato? È successo qualcosa?" Ed ecco che tutta la mia ansia di risveglia e con lei la paura che possano aver scoperto di Adriana.
"A quanto pare mio padre ha smesso di giocare a nascondino, secondo la domestica di mia madre è stato a casa per prendere qualcosa e delle fonti ci hanno confermato il suo ritorno all'azienda." Spiega ma nulla di nuovo.
Isabel potrebbe sapere qualcosa che nessuno di noi sa ma i suoi figli hanno deciso di tenerla fuori da tutto questo, hanno deciso di proteggerla da tutto questo ed io non posso fare altro che rispettare la loro decisione.
"Come sta tua madre?" Chiedo curiosa.
"Beh...bene, credo. A volte si chiede perché scompariamo per giorni ma da quando non c'è più mio padre nella sua vita sembra che abbi finalmente tutto quello a cui aveva rinunciato. Non so che farebbe se scoprirebbe della vera identità di mio padre." Annuisco alzandomi in piedi e forse un salto per rivedere Isabel lo farò.
"Credimi non c'è nessuno al mondo che desidera di scoprire la verità quanto lei, anche se non te lo da a vedere." Mi guarda confuso mentre io sospiro accarezzandoli la barba cresciuta.
"Io e lei ci conosciamo più di quanto tu possa credere." Gli lascio un bacio a stampo intanto che il suo sguardo si illumina finalmente capendo a cosa mi riferisco,per poi dirigermi in bagno.
Mi faccio una doccia fredda veloce per poi uscire involta nel mio accappatoio, prendo i vestiti più comodi e li indosso velocemente.
Lego i capelli in una cornacchia spettinata ed infilo un capello sportivo che ho trovato nella mia valigia.Vado alla ricerca del mio cellulare che infilo in tasca prima di scendere di corsa le scale e dirigermi in palestra.
"Si può sapere perché a me avete buttato dal letto alle sei di mattina mentre Charlotte si è appena svegliata?" Domanda seccato Scott meritandosi un dito medio.
"Non ho bisogno di allenarmi, posso stenderti a terra in pochi minuti." Rispondo avvicinandomi per spaventarlo mentre lui alza le mani in alto già arreso.
"Dove è mia nipote?" Delle urla che riconosco molto bene si avvicinano alla palestra facendo spuntare nonno Daniel e mia madre.
"La mia nipotina." Grida venendomi incontro con le braccia aperte per regalarmi un caloroso abbraccio.
"Nonno, che cosa ci fate voi qui?" Chiedo ancora stupita di vederli qui.
"Beh, Elizabeth è arrivata a casa urlando che l'avevi chiamata per dirle che avevi recuperato la memoria. Non ho potuto fare altro che convincerla a prendere il primo aereo che portava a New York." Spiega felice come non lo vedevo da tanto.
"Questa volta non riuscirai a mandarci via." Bisbiglia mia madre stringendomi in un abbraccio per poi lasciarmi due baci sulle guance.
"Ecco i miei ragazzi!" Afferma mia madre andando a salutare subito i fratelli Foster che le regalano i loro migliori sorrisi.
"Signor Edwards." Dicono contemporaneamente i ragazzi intimiditi da mio nonno che gli osserva attentamente.
"Che cosa stavate facendo?" Chiede serio fissando Scott che non riesce a mantenere lo sguardo.
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I only wanna be with you
Romance•Completa• Tutti noi abbiamo un limite, un limite da rispettare. Vi siete mai chiesti che cosa succerebbe se questo limite venisse superato? È la storia di Charlotte Edwards, una ragazza particolare ma allo stesso tempo semplice, figlia di una dell...