C'era gente ovunque si girasse, e lei non era abituata a stare con altre persone. O almeno non con così tante. Hanji cercava con gli occhi qualcuno con cui avesse parlato anche solo una volta, ma si rese conto che non c'era nessuno.
<<Hanji? Sei veramente tu?>>
La ragazza si girò di scatto rischiando di cadere per colpa di quel maledetto vestito
<<Erwin? Si che sono io, ma cosa ci fai qui?>>
Il ragazzo la guardò ma non era ancora convinto che la ragazza fosse veramente Hanji. Cosa ci faceva Hanji in un vestito così a una festa?
<<Beh, il conte ha invitato anche mio padre visto che è l'insegnante privato di suo nipote. E tu che ci fai qui?>>
<<Guarda, vorrei saperlo anche io...>>
Sussurrò la donna, sperando che Erwin la sentisse lo stesso, cosa che non successe.
Hanji si sentiva come un pesce fuor d'acqua a quella festa perché sì, era di sangue nobile, ma di tutti quegli sfarzi e di quelle cose da ricchi non ne capiva il senso. Perché fare un portafrutta d'oro e d'argento se tanto serve solo a tenere della frutta?! Perché organizzare quelle feste gigantesche solo per farsi conoscere in giro?! (Come se non so vedesse già abbastanza quel piccolo castello che era la casa di Pixis), e soprattutto, perché bisogna fare tutti quei preparativi per i matrimoni che poi alla fine sono tutti uguali: stessa donna incipriata con un manico di scopa al posto della spina dorsale e stesso uomo vestito di porpora. Era tutto troppo monotono per lei. Era per questo motivo che si era appassionata alla scienza: lì non c'era niente di uguale, nessuna reazione era uguale a un'altra e nessun elemento chimico aveva la stessa composizione di un altro.La scienza le piaceva da matti, ma erano gli altri a crederla matta.
<<Ehi Erwin, perché non succede mai niente qui?>>
<<Che intendi?>> <<Intendo che non c'è mai niente che muova un po' le cose, che rompa la monotonia...>>
Erwin la guardò. Era sicuro che prima o poi avrebbe fatto una domanda del genere, per questo si era preparato una bella risposta filosofica da darle, ma se l'era dimenticata. <<Beh ecco... EREN!>> <<Chi è Ere->>
Non riuscì a finire la frase che un ragazzino castano dagli occhi verdi investì lei ed Erwin, per poi tirarsi su all'istante da terra.
<<Ma che caz..>> la frase le morì in gola, rendendosi conto di avere gli occhi di tutta la sala puntati su di lei. E su Eren ed Erwin, certo.
<<Emh, Jeager, come mai stava correndo?>> disse Erwin cercando di rimanere il più formale possibile e di non mollare una bestemmia a metà frase. <<Scusatelo, signori, aveva visto alcuni dei criminali che ultimamente girano per Vienna e quindi si è fatto prendere dal panico e...>> Intervenì un ragazzo biondo con i capelli a caschetto, un amico di Eren, che assomigliava vagamente a una ragazza.
Si levò dalla sala un brusio di voci spaventate e confuse, ma Eren calmò tutti dicendo che nessuno l'aveva seguito, quindi la festa riprese. <<Fino adesso ci è andata bene, ma chi ci dice che non possano entrare in questo preciso istante?>> aggiunse il biondino rivolto all'amico. <<Che intendi?>> chiese Erwin, mentre aiutava Hanji ad alzarsi <<Beh...>> La frase venne interrotta di colpo dallo sbattere della porta principale. Tutti smisero di parlare e si giararono verso l'ingresso, dov'era apparsa una figura femminile, una ragazza dai capelli rossi legati in due codini, cosa molto stravagante per l'epoca.
<<Scusate per l'interruzione...>> disse la ragazza con voce acuta
<<Ma se non avessi avuto l'attenzione di tutti non sarebbe stato divertente, vero Furlan?>> si voltò verso un altro ragazzo più alto di lei con i capelli di un biondo chiarissimo, che annuì e cominciò a parlare. <<Vero, e sarebbe bello che fosse divertente anche per questi signori, quindi che ne dite di darci prima di tutto l'argenteria, poi anche gioielli e se c'è tempo troveremo posto anche per i soldi>> disse Furlan con un sorrisetto.La folla di invitati scoppiò a ridere, ma la voce di Eren scatenò il panico: <<SONO LORO I CRIMINALI!>> urlò, prima di correre verso i due ragazzi all'ingresso con un vaso di fiori in mano, come arma. Per fortuna una ragazza dai capelli neri che nessuno aveva notato riuscì a prendere Eren per la manica della giacca e, tirandolo indietro, lo fece cadere. <<Mikasa, era il mio momento di gloria!>> <<Come stai, sei ferito? Vieni, ti porto al sicuro>> disse la ragazza, Mikasa, prima di trascinare via con la forza l'amico.
Mentre nella sala tutti urlavano o cercavano una via di fuga Hanji era ferma immobile a fissare i due ladri. Erwin si sarebbe volentieri dato alla fuga, ma decise di rimanere con la ragazza per farle da... supporto? Hanji non ne aveva bisogno, era calmissima e lucida. "La tipa con i codini è in fondo alla sala mentre Furlan è all'ingresso, stanno bloccando le uscite quindi vuol dire che il loro scopo non è rubare, ma qualcos'altro... tuttavia se loro rimangono davanti alle uscite chi metterà in atto il loro piano? Ci deve essere una terza persona nascosta da qualche parte..." cominciò a guardarsi attorno discretamente, anche se era convinta che in tutta quella gente nessuno l'avrebbe notata.
Anche se sembrava calma in realtà era agitatissima, ma in senso buono. Era felice che finalmente ci fosse qualcosa che staccasse un po' dalla solita ruotine e che mettesse un po' di pepe alla sua vita.
Guardò a destra e a sinistra, ma nessuno si comportava diversamente dagli altri, quindi alzò la testa verso le ringhiere al piano più alto che cornonavano il soffitto, e vide un uomo, o forse un ragazzino per via della bassa statura, appoggiato al parapetto. Hanji guardò meglio e si accorse che teneva in mano una piccola pistola, una di quelle di piccolo calibro che passano sempre inosservate sotto tutti quei vestiti eleganti.
Vide il ragazzo puntare la pistola su qualcuno nella folla, seguì con gli occhi la traiettoria che avrebbe percorso il proiettile. Finiva su due persone, una era Pixis, l'altra era suo padre.
Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Ok, ciao. Voglio una frittella. È tutto.
No ok diciamo che questo è il primo momento libero che ho dopo tantissimo tempo. Lo so, non ve ne importa niente, ma IDK ABOUT YOUH.Ciaooh.
Ho deciso di aggiornare ogni 4 giorni, ma poi boh
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La Scienza dell'Amore -Levihan
FanfictionAmbientata nella seconda metà del settecento, questa è la prima levihan che scrivo (Cioè, in realtà no, ma è la prima che pubblico). Comunque... Hanji è la figlia di un ricco conte viennese con cui però non ha un bel rapporto. Levi invece non c'en...