Appena Erwin se ne fu andato Hanji andò in camera sua e tirò fuori alcuni vecchi fogli su cui aveva scritto alcune formule scientifiche. Si sedette sul letto e prese una penna, la intinse nell'inchiostro e cominciò a scrivere, ma fu costretta a fermarsi quasi subito. Qualcuno stava bussando al portone.
<<Aiko vai a...>> urlò per farsi sentire. Lasciò la frase a metà, mentre la sua voce rimbombava nei corridoi vuoti. Era sola perfino a casa. <<...ah no, non serve. Vado io>> sussurrò.Quella fu la prima volta che rimpianse i giorni con sua sorella e che le venne perfino da piangere per la disgrazia che era capitata alla sua "famiglia". Però non pianse, doveva andare ad aprire. Con fatica si alzò dal letto e si sistemò velocemente la gonna, quindi corse al portone. "Potrei assumere una cameriera, tanto non me ne faccio niente di tutto 'sti soldi", pensò mentre apriva.
<<Buon pomeriggio Contessa Zoe, sono un comandante , mi manda il generale. Devo chiedervi il favore di seguirmi>>
Hanji guardò l'uomo, guardò il suo stemma cucito sulla divisa e guardò di nuovo l'uomo. <<Ok, dove si va?>> chiese scendendo la gradinata. Il soldato sembrava sorpreso sia dalla sua risposta sia dal fatto che Hanji stesse camminando per strada con 2gradi senza neanche il cappotto. <<La accompagno in tribunale, oggi verrà letta la condanna a morte dell'assassino dei suoi famigliari>> <<Ah ok>> C'era da aspettarselo dopotutto. Hanji salì nella carrozza chiamata dal soldato, che non parlò più per il resto del viaggio. Lei guardò fuori dai finestrini senza però riuscire a vedere niente. Non riusciva a concentrarsi sulle immagini delle strade, dei marciapiedi e delle case che vedeva passare. Era persa in un altro mondo a pensare chissà a cosa.La carrozza si fermò e scesero. Il grande e maestoso Palazzo Della Giustizia era davanti a loro, ma Hanji non aveva voglia di entrare. La costrinsero alla fine, ma lei decise di tornare di nuovo nel suo mondo immaginario.
Il rumore di una porta pesante che si apriva le fece alzare gli occhi e fece zittire anche la folla di gente presente per chissà quale ragione nel tribunale. Entrarono quattro guardie armate che tenevano fermo un uomo basso con i capelli scuri, lo stesso che aveva sparato qualche giorno prima. Hanji ci mise un po' a riconoscerlo per via dei graffi e dei lividi che aveva sul volto. Eppure l'espressione era la stessa dell'altra volta: dura e decisa. Quindi non si era pentito di aver ucciso due persone senza motivo? Magari il motivo c'era, chissà.
Le guardie portarono l'uomo vicino (ma neanche troppo) al giudice, in piedi, che prese una pergamena arrotolata e cominciò a leggere ad alta voce, in modo che tutti sentissero. <<Levi Ackerman, ti dichiari colpevole o innocente di aver ucciso il Conte Tatsumi Zoe e la figlia minore Aiko Zoe?>> Hanji guardò prima il giudice, poi Levi, che assunse uno sguardo annoiato. <<Secondo lei posso dichiararmi innocente?!>> il giudice corrugò la fronte e una guardia fece per prendere il fucile, ma fu fermato da un suo collega <<abbi pazienza, tra poco potrai farlo...>> gli disse in un orecchio. Hanji però ebbe la reazione più strana di tutti: sorrise. Anzi, mancava poco che si mettesse a ridere. Il giudice se ne accorse quindi andò avanti velocemente. <<In base a quanto stabilito dalla Commissione, il prezzo da pagare per un omicidio di un nobile è la pena capitale. Quindi io dichiaro che tu, Levi Ackerman, verrai ucciso per fucilazione oggi stesso>> appena finì di leggere alzò gli occhi per controllare la reazione del condannato. Non aveva fatto una piega. <<Qualcosa da dichiarare prima dell'esecuzione?>> Levi guardò verso la sala piena di gente <<Voi non avete idea del motivo per cui io, anzi, noi abbiamo ucciso quelle persone, ma vi assicuro che se foste stati al nostro posto avreste fatto lo stesso>> una donna si alzò in piedi <<IO NON SONO UN'ASSASSINA!>> gli urlò, ma Levi non rispose e ritornò alla sua solita espressione. Le guardie lo portarono fuori mentre la sala si svuotava e Hanji cercava di capire quello che l'uomo aveva appena detto.
Le guardie portarono Levi in una stanza molto più piccola e gli legarono le mani ad un palo di legno. Una prese un fucile e si mise davanti a lui per prendere la mira.
Tre...
Due...
Uno...<<EHY!>> Il soldato con il fucile alzò la testa. Una donna gli stava correndo in contro, ma per colpa del vestito inciampava ogni due passi. Quindi era Hanji.
<<Fermi, devo chiedergli una cosa!>> disse, appoggiandosi con una mano alla spalla del soldato per riprendere fiato. <Ma contessa non...>> <<Zitto tu>> lo zittí la donna, che si stava avvicinando a Levi. <<Cosa vuoi?>> le chiese quest ultimo, la cui espressione era vagamente perplessa. <<Prima hai detto che avevi una buona motivazione per aver ucciso papà e Aiko, quindi quale sarebbe?>> gli chiese Hanji. Lo guardò fisso negli occhi aspettando la sua risposta, che però fu più deludente del previsto. <<Non importa, sparatemi e basta. Non puoi capire...>> <<Vede Contessa? Lo dice anche lui, quindi per favore si tolta di mezzo in modo da...>> Hanji si girò di colpo verso la guardia che le si stava avvicinando per spostarla.
<<Finché non mi risponderà non mi muoverò da qui, voglio sapere chi era veramente mio padre>> disse, girandosi di nuovo verso Levi, che avrebbe preferito essere ucciso all'istante piuttosto che rispondere a Hanji, per chissà quale motivo. <<Ma non c'è niente che tu non sappia e...>> <<Ma perché siete tutti difficili qui?!>>Hanji andò dalla guardia e le si avvicinò parecchio all'orecchio <<Quanti soldi vuoi?>> <<Per cosa Contessa?>> Hanji sospirò <<Per fingere di aver ucciso Levi>> il soldato era parecchio sorpreso di sentire una cosa così dalla figlia di una vittima, anche perché si trattava di una nobile. <<Nulla, io non faccio cose del genere, e poi... perché?>> Hanji sospirò di nuovo <<Te l'ho detto, voglio sapere la verità>> il soldato guardò a terra e cominciò a contare a mente <<200 bastano>> Hanji sorrise raggiante << E 200 siano>>
Hello everybody
Ok, capitolo finito.
Prima stavo scrivendo un messaggio a una mia amica e ho scritto la parola "albero", e indovinate cosa mi ha suggerito il correttore? "Morte". Coincidenze? Io non credo. Vero Petra?
Un' altra cosa: l'ultimo capitolo ha avuto pochissime visualizzazioni, quindi volevo sapere se la storia vi sta piacendo o no. Scrivetelo nei commenti.
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La Scienza dell'Amore -Levihan
FanfictionAmbientata nella seconda metà del settecento, questa è la prima levihan che scrivo (Cioè, in realtà no, ma è la prima che pubblico). Comunque... Hanji è la figlia di un ricco conte viennese con cui però non ha un bel rapporto. Levi invece non c'en...