Capitolo 4

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E l'altra era suo padre.

Avrebbe potuto tacere e aspettare che il ragazzo sparasse per poi piangere, per finta ovviamente, la morte del padre. Si sarebbe liberata di un grandissimo, la persona che aveva sempre ostacolato il suo modo di essere, la vera Hanji insomma, non avrebbe più potuto fare niente contro di lei.
Eppure sapeva benissimo che se lui fosse morto si sarebbe sentita in colpa per il resto della vita.
<<Ha una pistola, guardate in alto! Papà, spostati!>> Urlò.

Dopo qualche secondo di confusione una delle guardie presenti nella sala si mise tra Tatsumi e il ragazzo armato, che sembrava molto indeciso su cosa fare. La ragazza con i codini e Furlan corsero addosso alla guardia e urlarono all'altro ragazzo con la pistola <<Levi, che aspetti a sparare?!>>
Hanji corse verso il padre, o almeno ci provò visto che Erwin la prese per il braccio, bloccandola <<Ma che cosa stai facendo? Ti farai uccidere!>> Hanji cercò in vano di liberarsi ma, accortasi di non essere forte abbastanza, si limitò a guardare la scena.

C'era sua sorella, Aiko, che correva verso il padre e le due guardie che cercavano di uccidere Furlan e la ragazza con i codini, sempre stando attente a non venire cecchinate dal terzo ragazzo, Levi. Il resto delle persone urlavano e cercavano di scappare chissà dove, creando solo altro panico e caos.

Eren, il biondino sfortunato e Mikasa erano in un angolo a guardare la scena, cercando di non venire schiacciati dalla massa di persone in movimento, mentre Pixis aveva raggiunto sua moglie e cercava di calmare gli ospiti.

Poi si sentí uno sparo, un urlo e un rumore sordo di qualcosa cadere a terra. Qualcosa o qualcuno. Il corpo della ragazza con i codini giaceva a terra in una pozza di sangue. <<ISABEL!>> urlarono all'unisono Furlan e Levi. La ragazza aveva gli occhi aperti, respirava ancora, ma dalla ferita aperta sul suo petto continuava ad uscire sangue. <<Fratellone, Furlan... io...>>
Non finì la frase: la guardia che le aveva sparato il primo proiettile l'aveva colpita una seconda volta, al collo, con un pugnale. Chiuse lentamente gli occhi, ma sul viso le rimase una smorfia di dolore mista a un leggero sorriso, forse finto, ma comunque un sorriso.

L'attimo successivo Levi stava saltando il parapetto per poi finire tra la folla, mettere via la pistola e prendere un pugnale. Corse verso la guardia che aveva ucciso la sua amica (e quindi verso Tatsumi), schivò qualche proiettile e saltò letteralmente addosso all'uomo, che in pochi attimi non era che un altro cadavere, steso vicino a quello di Isabel. <<Furlan adesso tocca a... Furlan ci sei?>> disse girandosi verso l'amico. Al suo posto trovò un altro cadavere.

Ormai la sala era piena di sangue, ma in compenso c'erano tre persone in meno. Presto ne sarebbero mancate quattro.
Con lo stesso pugnale di prima andò verso la seconda guardia e uccise anche quella, con una facilità che avrebbe fatto invidia anche a Jack Lo Squartatore.
<<Adesso tocca a te, muori infame!>> E sferrò un'altra pugnalata, a Tatsumi questa volta. Lo colpì all'addome, quindi l'uomo cadde in ginocchio urlando di dolore.

Hanji non ci poteva credere. Non poteva credere che suo padre stesse veramente morendo, che fosse entrato uno degli assassini più famosi di Vienna solo per ammazzarlo, e soprattutto non poteva credere che Aiko stesse veramente cercando di fermarlo. Non se l'aspettava perché pensava che Aiko fosse più intelligente di così, molto più intelligente, d'altronde era sua sorella. Non era questione di essere coraggiosi o no, quello era un suicidio a tutti gli effetti.

E infatti la morte non tardò a venire. Levi uccise Aiko con una pugnalata veloce e decisa al cuore. La ragazza non sentí niente, se non un po' di freddo al petto, niente di più. Intanto Tatsumi era ancora vivo, ma sarebbe durato poco con Levi nelle vicinanze. Lo prese per il colletto della camicia. <<E la prossima volta pensaci prima di uccidere gente innocente, hai capito?!>> ci fu una breve pausa, nella qualche prese la pistola dalla fondina <<Ma non ci sarà una prossima volta...>>.

Quella frase non la sentí nessuno, se non Tatsumi, ma Hanji capì lo stesso grazie al labiale. <<Hanji io...mi dispiace...>> le disse Erwin prima di allentare la presa sul suo braccio e di cominciare a piangere. Hanji invece era tranquillissima. Ovvio, non era certo felice, piuttosto era indifferente. Non c'erano mai stati per lei, quindi non sarebbe cambiato niente, o almeno così pensava prima di realizzare una cosa. Tatsumi era morto. Aiko era morta. Sua madre era morta anni prima. Non c'erano né figli né nipoti. Lei era l'ultima discendente degli Zoe, nonché nuova contessa.

Prima che potesse dire qualsiasi cosa entrarono altre guardie e alcuni militari, chiamati probabilmente da qualche ospite che era riuscito a scappare. Andarono tutti verso Levi: uno gli bloccò il braccio destro e un altro il sinistro, quindi gli misero le manette. Lui non oppose resistenza nemmeno quando uno dei militari lo colpì in testa con il manico del fucile per farlo a svenire, permettere agli ufficiali di portarlo in carcere senza dover chiamare un altro reggimento solo per tenerlo fermo.

"Wow, allora per papà è stato un onore essere stato ucciso da lui" pensò ironica, anche se in fondo era vero. Appena Levi perse i sensi lo portarono via, mentre qualche guardia rimase per portare via i corpi di Tatsumi, Aiko e delle due guardie, mentre quelli di Furlan e Isabel furono abbandonati in un bosco lì vicino, per evitare di spendere sulla sepoltura.

<<Mi dispiace molto signorina>> <<Condoglianze>>
<<Almeno sono in un posto migliore>>
<<Suo padre è stato un grande uomo>>
Tutti nella sala erano da Hanji a cercare di consolarla, e vedere che non era neanche minimamente scossa fece moltissimo scalpore. Probabilmente avrebbero cominciato a dire che era lei la mandante dell'omicidio o altre bugie simili, ma non ci poteva far niente. Non le veniva proprio da piangere.

<<Quindi Lei è Hanji Zoe, signorina?>>
Chiese un militare
<<Sì, sono io>>
Il militare si inchinò, proprio come facevano le guardie di Tatsumi quando parlavano con lui.
<<Sono molto dispiaciuto per l'accaduto, Contessa>>

CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.

Questa, oltre che sarebbe dovuta essere una Rivamika, si sarebbe dovuta chiamare "Shit, I love you" ma poi boh, ho scelto questo nome a caso. Ok, lo so che i titoli in inglese fanno più figo, però avevo voglia di cambiare e quindi adesso vi tenete questo.
Ma la cosa importante è:



























Ancora un po', dai che manca poco

















































































Mi sono fidanzata.

La Scienza dell'Amore -LevihanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora