Quarantasette

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«Emanuela, ammettilo a te stessa che hai provato almeno un po' di gelosia!»

Lo fisso senza dire nulla, prima che io possa parlare il campanello suona, facendomi sobbalzare. Mi volto con il batticuore verso la porta.

«Non vai ad aprire?» domanda ridacchiando Alex.

Mi alzo e mi avvicino sempre di più alla porta d'entrata, con l'ansia che aumenta passo dopo passo. Apro la porta, perdendo un battito alla vista del rosso che fa dei passi verso di me, mentre io indietreggio d'istinto.

«Tu! Esci!» ordina ad Alex, entrando dentro il mio appartamento.

«Non hai il diritto di dare ordini a nessuno, soprattutto a casa mia!» sbotto guardandolo male.

«Forse è meglio che vada» dice Alex alzandosi dal divano ed incamminandosi verso di noi.

«Non devi ascoltarlo!» dico bloccandolo dal polso appena mi sorpassa.

«Stai tranquilla, me ne vado per mia spontanea volontà» dice sorridendomi.

Allento la presa dal suo polso, appena esce Taehyung chiude la porta, voltandosi verso di me e fissandomi.

«Che cosa vuoi?» domando scocciata.

«Chiarire!»

«Non abbiamo nulla da chiarire!»

«E invece sì, devi smetterla di frequentarti con quello!»

«Innanzitutto quello ha un nome, e poi tu chi sei per fare a me la predica? Anche tu ti frequenti con una, e, fino a prova contraria, io non mi sono mai permessa di dirti di non frequentarti con lei!»

«Ti prego» dice serio con un strano luccichio agli occhi, sospirando infine.

«Sei così incomprensibile... non capisco mai quello che provi veramente» ammetto sbuffando.

«Perché non so nemmeno io quello che provo per te» dice in un sussurro.

Perdo un battito.

«Cosa?» dico sorpresa.

A passo veloce si avvicina a me, tirandomi dal polso ed abbracciandomi.

«Dammi modo di scoprirli, dammi l'opportunità di mettere fine a tutti i miei dubbi e alle mie domande» dice iniziando ad accarezzarmi dolcemente la nuca.

Chiudo gli occhi, lasciandomi trasportare dal suo calore e dal suo tocco rilassante.

Li riapro appena si stacca leggermente dall'abbraccio, fissandomi negli occhi.

«Dimenticati della proposta, non voglio obbligarti a fare nulla, però voglio comunque che sia io a darti del piacere, a farti sentire bene con te stessa...» ammette.

Lo fisso senza dire nulla.

«E che differenza fa?» dico alzando un sopracciglio.

«Voglio poter essere il primo a gustarti» dice mentre accarezza con una sua mano il mio collo, provocandomi dei brividi e facendomi sospirare «voglio essere il primo a marchiarti» dice per poi attaccare le sue umide e morbide labbra sul mio collo nudo, iniziando a lasciare una scia di baci su di esso, facendomi lanciare la testa all'indietro e provocandomi strane sensazioni. Chiudo gli occhi e mi mordo il labbro, cercando di non far uscire un altro sospiro. Sento che inizia a mordere un punto a caso, facendomi sia un leggero dolore che un leggero piacere. Appena smette di tirare con i denti quel lembo di pelle, continua la sua scia di baci, arrivando sotto alla mascella, all'angolo delle labbra e dopo si fionda delicatamente su queste, lasciando un bacio casto e veloce, lasciandomi la voglia di sentire le sue labbra sulle mie per più tempo.

«Ti odio!» dico per poi spingere le sue labbra sulle mie violentemente, allungando la mano sulla sua nuca e spingendola verso il mio viso. Cinghia le sue braccia sulla mia vita, ricambiando il bacio e picchiettando con la lingua sul mio labbro inferiore. Mi stacco subito, non sapendo come procedere, ritrovandomi le guance accaldate. Mi accarezza una guancia, sorridendomi.

«Ti insegnerò anche a baciare, ma tu promettimi che non farai nulla di quello che io ti insegnerò con qualcun altro» dice tornando serio.

«Altrimenti?» domando sfidandolo.

«Altrimenti mi ruberò la tua prima volta, e no in modo dolce!»





Scusa ma scelgo te||Kim Taehyung||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora