Cinquantasei

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«Bene Emanuela, ora vediamo se è tutto apposto» dice il dottore chiudendo la porta della mia stanza.

Si avvicina poco dopo a me, togliendomi le calde coperte.

«Hey, che intenzioni hai?» dico fermandolo.

«Tranquilla, sto solo vedendo che sia tutto apposto» dice ridacchiando.

«Sto bene!»

«Ti farebbe stare più tranquilla se chiamassi il tuo ragazzo?» domanda.

«Ma quale ragazzo e ragazzo...» dico.

«Il ragazzo dai capelli rossi.»

«Non è il mio ragazzo!» sbotto.

Si allontana da me ed esce dalla stanza, rientrando poco dopo con una siringa, elastico di gomma e una boccetta.

«Ti preleverò un po' di sangue per testare che sia tutto apposto» dice.

Annuisco ed allungo il braccio verso di lui che lo afferra tra la sua mano. Lega l'elastico ed inizia a cercare una vena e, appena trovata, insinua l'ago e mi esporta il sangue, mettendolo poi nella boccetta. Dalla tasca del suo camice estrae un cerotto e me lo mette nel punto in cui ha inserito l'ago.

«Bene, stasera avremmo i risultati» dice buttando la siringa nell'apposito cestino.

«Stasera? Si può sapere da quante ore sono qui?» domando confusa.

«Ti hanno portata qui ieri sera verso le nove e mezza» dice.

«E che ore sono adesso?»

«Le cinque e mezza del pomeriggio.» 

«I ragazzi sono stati sempre qui?» dico.

«Sì, e stando a quello che le infermiere mi hanno detto, il ragazzo dai capelli rossi è stato quello più in ansia e preoccupato, continuava a chiedere informazioni su di te» mi informa.

Taehyung...

«Ah...» dico non sapendo cosa dire «sta mascherina la posso togliere? Mi da fastidio!» proferisco poco dopo.

«Sì, aspetta, te la tolgo io» dice avvicinandosi a me.

Alzo un po' la testa per dargli più facilità a togliere la mascherina.

«Grazie» dico appena mi sento più libera.

«Bene, adesso vado dagli altri pazienti. Stammi bene» dice uscendo dalla stanza poco dopo avermi fatto l'occhiolino.

Sbuffo e mi ricopro con le coperte.

«Cosa ti ha fatto quello?» sento dire dalla voce roca e possente di Taehyung, facendomi prendere un colpo.

«Porca puttana! Bussare è un optional?» dico.

Ridacchia per poi tornare serio.

«Sono serio, che ti ha fatto?» continua.

«Senti, chiudi la porta, ti devo parlare» dico seria, ignorando la sua domanda.

Mi guarda confuso e poi fa come gli ho chiesto, sedendosi poco dopo tra lo spazio vuoto tra il bordo del letto e il mio corpo.

«Dimmi tutto» dice.

Faccio un lungo sospiro e lo fisso, senza riuscire a dire nulla. Proprio ora le parole mi devono morire in gola?

«Emanuela?» dice richiamandomi.

Scuoto la testa e ritorno in me.

«Perché sei rimasto?» domando senza distogliere lo sguardo dal suo.

«In che senso?»

«Perché dopo tutto quello che ti ho detto sei rimasto lo stesso? Perché?» chiedo.

«Perché ci tengo a te, siamo...amici...no?»

«Io non ti capisco proprio, un attimo prima mi fai capire che provi più di una semplice amicizia verso i miei confronti, e l'attimo dopo mi dice che siamo solo amici...ti vuoi decidere? Perché così non mi farai mai capire quali sono i tuo veri sentimenti verso di me!» dico seria.

«Vedi...circa un anno fa, stavo insieme ad una ragazza, si chiamava Isoel, sono uscito con lei un paio di volte. Quando ho capito che ragazza era veramente ho interrotto i contatti con lei.»

«Che tipo di ragazza era?» chiedo.

«Era troppo appiccicosa e troppo gelosa, ogni volta che delle fan mi parlavano o chiedevano delle foto lei si intrometteva, mandandole via in lacrime. Per colpa sua sono stato accusato di bullismo! Dopo di lei ho provato ad avere altre relazioni, ma non sono mai andate a buon fine, e non capisco il motivo. Cos'ho che non va?»

Che si riferisse questo allora Yoongi quella volta che ha fatto il paragone tra diavolo e angelo?

«Non hai nulla che non va» dico.

Noto uno strano luccichio nei suoi occhi.

«Ho sempre sospettato che sia stata lei a farmi rovinare tutte le mie relazioni» ammette abbassando la testa «e credo che sia stata pure lei a farti questo, a minacciarti e ad avvelenarti...lei è capace di tutto, non mollerà finché non otterrà quello che vuole, ovvero eliminare tutte le ragazze che mi circondano e ritornare con me. Questa cosa l'ho detta sempre alle mie ragazze passate, e loro mi hanno lasciato per paura.»

«Io non ti abbandonerò come loro, questa stronza me la pagherà! Ha cercato di uccidermi, mi vendicherò!» dico arrabbiata.

Il ragazzo alza la testa di colpo, fissandomi serio e con quel suo luccichio agli occhi. Lo guardo confusa, sentendo poco dopo il calore del suo corpo venire a contatto con il mio.

«Non volevo che ti succedesse tutto questo, se solo non mi fossi affezionato a te tu...»

«Ma stai zitto!» sbotto interrompendolo «pensi davvero che mi facci intimorire con così poco? Tzé, allora si vede che non mi conosci bene!» continuo.

«Dammi la possibilità di farlo, dammi l'occasione di conoscerti» dice alzando il viso dal mio petto e fissandomi negli occhi, mentre il suo respiro mi solletica la parte di pelle scoperta dalla scollatura a V della maglietta.

Rimango in silenzio, godendomi i suoi occhi fissi su di me.

«Ad una condizione» dico seria.

«Dimmi tutto»

Mi mordo il labbro inferiore.

«Voglio che mi insegni tutto, voglio imparare ad essere una brava baciatrice, una brava dominatrice, una brava...» mi zittisce unendo le sue labbra alle mie, iniziando a baciarmi in modo lento, senza lingua, solo un bacio casto.

«Accetto» dice staccandosi di poco dalle mie labbra e fissandomi negli occhi, sorridendomi.

Sento le goti accaldarsi. Maledetto imbarazzo!

«Sai, Alex ha proprio ragione...il tuo seno è morbido!» dice appoggiando una mano su di esso.

Di colpo l'imbarazzo sparisce, dando spazio alla serietà. Con un colpo forte e deciso gli do uno schiaffo sulla mano appoggiata sul mi seno, facendogliela ritirare subito dopo.

«Maniaco!» dico.

Scusa ma scelgo te||Kim Taehyung||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora