Trentaquattro

1.3K 102 11
                                    

Appena mia madre mi vede uscire dalla stanzetta tutta sorridente si alza e corre ad abbracciarmi.

«Com'è andata?» dice ansiosa e con un sorriso a trentadue denti appena si stacca da me.

«Sto migliorando, sono sulla buona strada per la guarigione» ammetto ancora sotto shock.

«Lo sapevo, me lo sentivo» dice felice «adesso andiamo al parcheggio, tua sorella e tuo padre ci stanno aspettando» continua.

Annuisco e ci incamminiamo verso l'uscita dell'ospedale. Inizio ad elaborare parola per parola tutto quello che il Dottor Luhan mi ha detto, ricordandomi di un particolare. Fermo mia madre prima di scendere la scalinata, facendola voltare verso di me.

«Che succede?» domanda preoccupata.

«C'è una cosa che non ti ho detto» ammetto abbassando la testa.

«Mi stai facendo preoccupare, di cosa si tratta?» dice ansiosa.

Alzo la testa e la fisso negli occhi.

«Il Dottor Luhan mi ha detto di continuare con la cura delle compresse dato che con il miglioramento ha intuito che erano quelle giuste...» inizio.

«E...»

«Vedi, quelle compresse mi rendevano un po' debole, così ho deciso di non prenderle. L'ultima e l'unica volta che l'ho presa, è stato solo un paio di settimane fa.»

«Perché non me l'hai detto?» domanda triste.

«Perché sapevo che mi avresti urlato contro. Mamma, se non prendendo le compresse sono riuscita a migliorare, non credi che magari prendendole possa peggiorare?» domando leggermente in panico.

«Non credo...perché non gliene hai parlato al Dottor Luhan?»

«Perché non volevo che lo sapesse» ammetto.

«Io non sono un medico Emanuela, non posso dirti che prendendole migliorerai oppure no.»

«Tra nove mesi mi vuole vedere, non le prenderò finché non mi visiterà di nuovo» affermo.

«E se poi torni di nuovo a peggiorare? Se invece è stata la compressa che hai preso un paio di settimane fa a farti migliorare?»

«Mamma, dubito che una compressa possa fare così tanto...»

«Quelle compresse erano diverse dalle solite, probabilmente sono più forti delle altre, quindi basta che ne prendi per un lasso di tempo minore rispetto alle altre.»

«Il Dottor Luhan mi ha detto di continuare a prenderle per alcune settimane così da guarire definitivamente» ammetto.

«Allora fai come ti ha detto» dice.

Annuisco.

«Un'altra cosa mamma» dico prima di iniziare a scendere la scalinata.

«Dimmi tutto.»

«Vorrei partire il più presto possibile.»

«Per i ragazzi ed Alessia?» dice sorridendomi.

«Diciamo di sì, poi anche perché mi manca casa mia.»

«Quando Brenda torna da lavoro gli chiedo di prenotarti il volo per domani, d'accordo?»

«Grazie» dico sorridendole.

Scendiamo la scalinata ed entriamo in macchina di mio padre.

«Allora?» domanda ansiosa Chiara.

«Positivo» dico sorridendole.

Mi salta addosso e mi abbraccia, lasciando un dolce e caldo bacio sulla mia guancia.

«Cosa ti ha detto?» domanda mio padre.

«Devo continuare con le compresse per alcune settimane e poi guarirò» rispondo.

«Menomale» dice sospirando.

Gli sorrido e parte, tornando verso il loro appartamento. Appena parcheggia scendiamo dall'auto e Chiara apre il portone e poi la porta d'entrata dell'appartamento, entrandoci. La seguo e vado in camera mia, prendendo le cuffie ed inserendole al cellulare. 

«Cosa ascolti?» domanda Chiara entrando in camera e facendomi sobbalzare.

«Degli artisti che ho conosciuto poco tempo fa» ammetto fissando il titolo Born Singer dei BTS.

«E come si chiamano? Chi sono?» domanda curiosa.

«Si chiamano BTS, e sono un gruppo Coreano.»

«Proprio come piacciono a te» dice sorridendomi complice.

«Non iniziare Chiara!» dico sbuffando.

«I ragazzi della videochiamata, sono tuoi amici?»

Bella domanda. Loro mi definiscono tale, ma io? Non so perché non riesca ancora a definirli tali...

«Credo di sì» dico incerta.

«Anche il ragazzo dai capelli rosa? Non ricordo il nome» dice ridacchiando.

«Barboncino» dico ridacchiando ricevendo uno sguardo confuso da parte sua «in realtà si chiama Jimin, ma io lo chiamo barboncino» dico spiegandomi.

«An ok, lui sembrava essere proprio preso da te» dice ridendo.

«In che senso?» dico confusa.

«Continuava a litigare con il ragazzo dai capelli grigi su una questione che non ho ben capito» dice pensierosa, cercando di ricordare la conversazione.

«Quei due litigano spesso ultimamente» dico sospirando.



Scusa ma scelgo te||Kim Taehyung||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora