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Dopo il quasi bacio con Re Alfred, Ubbe ci ha avvisati che era pronto a partire. Il figlio di Ragnar mi ha così detto che il giovane sassone gli aveva chiesto di insegnargli a combattere. Volevo unirmi a loro, ma date le circostanze, ho preferito lasciarli da soli. Tengo molto ad Alfred, ma tra noi non deve accadere nulla. Non potrei mai perdonarmi il tradimento verso Hvitserk, anche se una parte di me teme che non sia lo stesso per il secondo genito di Aslaug. Dopo tutti questi mesi, non sarei sorpresa se Hvitserk si fosse innamorato di un'altra donna. Ne rimarrei profondamente ferita, ma se sarà il volere degli dei, lo accetterò.

Torno a sedermi sul letto, ripensando al sogno appena fatto. Sarebbe bello poter sposare l'uomo che amo, anche se Ivar non lo accetterebbe mai.
Vorrei che le cose fossero andate diversamente, che Lagertha non abbia mai ucciso Aslaug e che tutto questo non fosse mai successo. Perché gli dei vogliono questo? Non sono soddisfatti di tutto il dolore che proviamo? Cosa abbiamo fatto per meritarci l'ira di Odino?

Qualcuno bussa alla porta e Torvi entra sorridente. Le chiedo di sedersi accanto a me e così fa. <<Bjorn mi ha raccontato del tuo mancamento. Ho pensato di venire a vedere come stavi>> dice appoggiando la mano sul pancione. Il bambino le va incontro e butto la testa all'indietro. <<sto meglio, ma la schiena mi fa malissimo>> le rivelo sospirando. Lei annuisce, dicendomi che capisce cosa sto passando. <<sai, un bagno caldo ti aiuterebbe molto>> propone e accetto. La aiuto a riempie la tinozza dietro al paravento con dell'acqua scaldata sul fuoco del camino, mi aiuta a sfilare la veste e a immergermi nell'acqua. Una piacevole sensazione di calore mi pervade e scivolo verso il fondo, appoggiando le braccia e la testa al bordo. Solo le spalle e la pancia rimangono oltre la superficie. Lei inizia a passare una spugna sulle braccia canticchiando una vecchia canzone che non conosco.

Fin dalla morte di mia madre lei, Lagertha e Aslaug si sono occupate di me, trattandomi come una figlia. Sono molto riconoscente a queste donne, ma sentendomi sempre più in colpa ogni volta che ripenso alla donna che mi ha messo al mondo.
Più il tempo passa, più faccio fatica a ricordare la sua voce; le belle canzoni che canticchiava e le storie che mi raccontava; quasi non riesco più a ricordare il suo volto, né i suoi sorriso o gli abbracci. Non voglio che questo bambino cresca senza un ricordo di me. Voglio amare questo bambino come queste donne hanno fatto con me. <<Gyda>> dico, spezzando il silenzio. Torvi continua ad intrecciarmi i capelli appena pettinati chiedendomi di cosa sto parlando. Gioco con l'acqua intorno a me, sentendola raffreddarsi a poco a poco. <<se fosse femmina>> continuo, accarezzando la pancia <<se fosse femmina, la chiamerei Gyda. Come la figlia di Lagertha>> alle mie parole, la donna alle mie spalle si scansa, avvicinandosi al mio fianco. <<hai deciso di tenerlo>> afferma sorridendo, gli occhi lucidi per l'emozione. Annuisco e lei mi abbraccia, facendo riversare un po' di acqua sul pavimento.

Non so cosa mi riserva il futuro, ma so che questa piccola creatura ne farà parte.


****


Per un paio di giorni ho evitato il re. Non per cattiveria, ma perché non saprei cosa fare o dire se volesse parlare di ciò che è quasi accaduto tra noi. Per non parlare del fatto che sua moglie mi continua a lanciare occhiate furtive.


Lagertha mi passa un calice, accarezzandomi le spalle lasciate scoperte dal vestito verde. Le ho raccontato della conversazione avuta con Torvi e mi ha resa molto felice vedere i suoi occhi illuminarsi nel sapere che avevo deciso di tenere il bambino e, nel caso che fosse femmina, di volerla chiamare come sua figlia.
La porta della nostra sala di ritrovo si spalanca e a fare il suo ingresso è Bjorn, seguito da un giovane uomo che non conosco. <<lui è Magnus. Il figlio che Ragnar ha avuto qui in Wessex dalla regina Kwenthrith>> lo presenta Bjorn, dandogli una pacca sulla spalla. Mi metto più comoda sulla sedia mentre Lagertha gli si avvicina <<è un piacere conoscerti Magnus>> afferma lei molto vicino a lui. Il ragazzo sorride e le guance gli si tingono leggermente di rosso <<tu devi essere Lagertha. Quale privilegio incontrarti finalmente>> le risponde per poi guardare Ubbe, dimostrando di conoscerlo, poi guarda me. <<Tu sei Martha Halvorsen. Ho sentito molte storie su di te. Dicono che hai ucciso un branco di lupi quando eri solo una ragazzina>> afferma con voce esaltata, come se avesse difronte un dio. Gli sorrido, confermando questa piccola vicenda, ricordando i bei vecchi tempi. Una volta sapevo come intrattenermi.
<<per anni ho dovuto nascondere la mia vera identità. Ho sentito diverse storie su di voi e ora, finalmente, ho la mia famiglia>> continua sorridendo emozionato. <<Magnus sostiene che Alfred e la sua famiglia lo abbiano tradito; che abbiano tradito noi, e che il re non ha il potere per concederci le terre promesse in Anglia orientale>> ci informa Bjorn, appoggiandosi al muro di pietra accanto alla finestra.
<<tu hai conosciuto Ragnar?>> gli chiede Lagertha, girandogli intorno. Magnus annuisce raccontandoci brevemente l'incontro con il padre <<mi disse che voleva bene a me tanto quanto ai suoi altri figli>> continua. Ubbe e io ci guardiamo e mi chiedo se sia davvero un Lothbrok o no. Ragnar ha sempre detto che con la regina Kwenthrith non ci era mai andato a letto.
<<che cosa vuoi Magnus?>> gli chiedo allungando le gambe sotto al tavolo <<Harald Finehair sta venendo qui con un grande esercito. Dovreste unirvi a lui e distruggere il Wessex>> risponde come se la cosa fosse una semplice partita a scacchi. <<è un'ambizione dura da portare avanti>> rispondo ricevendo un sospiro da parte sua <<questo è il senso della mia vita. Aspetto questo da tutta la vita>> Lagertha si siede accanto a me e rilassa le spalle. <<ragnar ci disse di non essere mai andato a letto con tua madre. Ci raccontò che aveva delle ferite e che lei gliele curò con la sua urina>> risponde la donna guerriero.

Ora sorge un dubbio: mentiva o era sincero?

<<perché vi comportate così? Dovremmo prenderlo sul serio, penso che dica la verità>> si intromette Bjorn ricevendo la risposta contraria da parte del fratello <<Io non credo che sia figlio di mio padre. Non credo che dovremmo tradire Alfred per le sue parole>> si spiega Ubbe <<questo perché il re ti ha comprato. Ora anche tu sei un cristiano, quindi per me dovresti valere meno come fratello rispetto a Magnus>> lo punzecchia Bjorn. Sbuffo grattandomi la fronte <<adesso smettetela di litigare. Non serve a niente>> li rimprovero.
<<però non mi credete. Lo capisco>> continua Magnus prima di andarsene con un finto sorriso sulle labbra.




Questo è un capitolo che di per se, non fa molto. Volevo solo rendervi partecipi della scelta di Martha di tenere il bambino.

Sarà maschio o femmina? avrà preso la scelta giusta? Cosa accadrà alla povera e tormentata Martha? Quando nascerà il bambino o la bambina?

Si avrà una risposta solo continuando a leggere.

come il sole e la luna 2  ||vikings fanfiction ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora