Era tardo pomeriggio quando Jessica Smith stava percorrendo il vialetto di casa sua che l'avrebbe condotta tra le braccia dei suoi genitori. Aveva infatti appena terminato il suo secondo anno all'Accademia di Magia di Beauxbatons, in Francia, e stava rientrando a casa.
Jessica è una ragazza di soli 13 anni, vive in Inghilterra, ma per qualche strano motivo i suoi genitori decisero di mandarla a studiare da tutt'altra parte.
Jessica ama Beauxbatons, la quale è sicuramente tra le più importanti d'Europa, però non può negare che le sarebbe piaciuto avere voce in capitolo nella scelta della scuola.
Purtroppo il rapporto con i suoi genitori non è sempre stato rosa e fiori. Raramente le permettevano di prendere decisioni, ma probabilmente lo facevano per il suo bene, e perché volevano solo il meglio per lei.
Avvolte le sembrava di essere messa in secondo piano, come se il lavoro dei suoi genitori fosse più importante che giocare un po con lei, o almeno questo era quello che credeva da bambina. Una volta cresciuta si rese conto di come funziona il mondo, e capì che certe volte bisogna dare precedenza ad alcune cose piuttosto che ad altre.
Ad ogni modo gli voleva un gran bene e nonostante fossero pochi i momenti in cui stavano insieme, passare del tempo con i suoi genitori era una delle cose che più amava fare.
Proprio per questo quando dovette trasferirsi alla scuola in Francia la separazione fu molto difficile. I primi giorni sentiva costantemente la loro mancanza e trovava molto difficile ambientarsi in quel luogo totalmente nuovo. Dopo pochi giorni però, riuscì finalmente a parlare con altre ragazze della sua età e a stringere amicizia con qualcuna di loro.
Durante il suo primo anno i genitori le scrivevano costantemente, o almeno il più possibile, per ricevere aggiornamenti su come procedeva la sua vita nella nuova scuola.
Quest ultimo anno invece le avevano scritto molto raramente e Jessica, pur trovandolo molto insolito, sosteneva comunque che fosse perché erano troppo impegnati con il lavoro."Eccomi!" gridò non appena entrò in casa, ma nessuno le rispose.
Si aspettava che i suoi genitori le venissero incontro correndo e urlando dalla gioia? Probabilmente si.
Che le stessero facendo una sopresa? La stavano aspettando nella sua cameretta? Si doveva decisamente essere così. Corse per le scale e si fiondò al piano di sopra."So che vi siete nascosti..." disse con lo stesso tono con il quale si parla ai bambini quando si gioca a nascondino.
Le sue convinzioni svanirono quando si rese conto che la sua stanza fosse vuota. Che l'intera casa fosse vuota.
Che davvero non avessero potuto disdire gli impegni per accoglierla a casa dopo quasi un anno di assenza?La risposta arrivò soltanto quando si accorse della lettera sulla sua finestra, portata probabilmente da un gufo e lasciata li con poca delicatezza, a giudicare dalle sue condizioni. Decise comunque di prenderla e di stendersi sul letto per leggerla:
"Cara Jessica,
sono la tua mamma.
Innanzitutto devi scusare me e tuo padre se non siamo li con te ad abbracciarti e ad accoglierti come si deve... Ma ci siamo comunque."Cosa? Che voleva dire?
"Vedi il fatto è che io e tuo padre, insieme a molte altre persone, facciamo parte di un gruppo per distruggere ed annientare tutto il male che c'è sul nostro mondo e su quello babbano. Come ben sai, tu-sai-chi è il più potente mago cattivo mai esistito, ed è proprio lui quello contro cui lottiamo. Avrei voluto aspettare che crescessi per spiegarti bene tutto, ma temo di non avere più tempo, e sono costretta a scrivertelo in queste poche righe. Amore mio, quello che sto per dirti non è facile e so che non sarà facile accettarlo.
Un gruppo di mangiamorte ha scoperto la nostra sede e ci ha condannati a morte. I seguaci di tu-sai-chi sono ormai convinti del suo ritorno, e purtroppo anch'io, e devono far di tutto per eliminare qualsiasi ostacolo sul suo cammino. Non volevo che andasse a finire così. Non volevo che la nostra lotta terminasse in questo modo, avevamo ancora così tanto per cui combattere.
Non so se è perché anche loro hanno un briciolo di cuore, o forse perché li ho supplicati in ginocchio, ma mi hanno dato la possibilità di scriverti questa lettera.
Non pensavo fosse giusto che scoprissi tutto questo da una qualsiasi altra persona che non fossero i tuoi genitori.
Tua zia baderà a te, sono riuscita ad informare anche lei.
Mi rimane poco tempo ormai, ma volevo porti delle scuse per non essere stati sempre molto presenti in questi anni e se ti abbiamo fatta sentire esclusa, ma so che ne comprenderai il motivo. Lotta sempre per ciò in cui credi e non ti abbattere mai, sei una ragazza coraggiosa e determinata e so che tutto ciò che vorrai lo potrai ottenere.
Tuo padre ti sta già guardando da lassù, orgoglioso della splendida persona che sei, e tra poco ci sarò anch'io accanto a lui. Amore mio sappi che veglieremo sempre su di te, che sei la cosa più bella che ci sia mai capitata e che ti amiamo immensamente. Sii forte.
- Mamma. "
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Until The Very End || Draco Malfoy
FanfictionDopo l'evento più drammatico della sua vita, Jessica Smith si vede costretta ad abbandonare la scuola di Beauxbatons in Francia e a trasferirsi, lontano dalla sua casa e dai ricordi che la accompagnavano. Catapultata in una nuova vita, Jessica conti...