26 - Copertina

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«Buongiorno, bella gente! Come va?» esclamai alzando un braccio. Kevin e Trey ricambiarono il saluto, per nulla entusiasti. «Certo che se iniziate la giornata con quella faccia... Che è successo? Vi è scappato il gatto?»

«Nulla di grave» rispose Trey, però il suo rigirarsi il piercing fu il segnale evidente che qualcosa, invece, lo turbava.

Stephan mi diede una gomitata e mi sedetti dietro Kevin e Trey, sporgendomi in avanti per poter parlare ancora: «Se vuoi raccontare cos'è successo, il tuo amico preferito, Warren, è qui per ascoltarti» e mi battei una mano sul petto, orgoglioso.

«Credo che preferisca confidarsi con qualcuno di più discreto» commentò Stephan. «Tipo Kevin.»

Scoppiò la risata generale, tuttavia nella mia testa vorticavano le parole dette da Rory riguardo al rapporto tra quei due, che adesso non mi convinceva più. Chissà qual era la verità.

Stephan estrasse dallo zaino un giornale preso alla metropolitana e ci mettemmo a risolvere il cruciverba nell'inserzione centrale come ogni mattina. Poco dopo entrò in aula Malory, seguita dall'amica Denise, quella che aveva un davanzale che corrispondeva alle mie esigenze. Dovevo lavorarmela per bene.

«Ciao, belle signore» salutai, ma ricevetti in cambio solo un cenno con la mano, poi le due ragazze andarono a sedersi nei posti in fondo. «Che succede? Per caso puzzo?» Stephan mi guardò con una smorfia, perciò annusai anche lui. «Non è che sei tu che puzzi?»

«Ci siamo lasciati» disse Trey di colpo. «Credo che non voglia più stare con noi a causa mia.»

Aaah, quante cose mi ero perso in un solo weekend, passato più col finocchio che coi miei amici. Sgranai gli occhi. Kevin era single e adesso lo era anche Trey... Rory lo sapeva? Aveva a che fare col motivo per cui si erano mollati? Ma soprattutto, da quando mi interessavo di gossip? In realtà, ero solo curioso di scoprire se tra Trey e Kevin ci fosse qualcosa, influenzato dalle allusioni di Rory.

«Prima Kevin e poi Trey!» esclamai. «Per fortuna che non sono impegnato, altrimenti il prossimo ero io. O te, Stephan.» Gli diedi una pacca. «Quindi, cos'è successo?» Mi feci attento, sostenendo il mento tra i palmi di entrambe le mani. Assomigliavo troppo al finocchio. Trey arrossì, girandosi verso la cattedra. Svettai con gli occhi su Kevin, che scosse il capo, poi in quelli miele di Stephan, che rispose nello stesso modo. «Amico, stai tranquillo. Non è la fine del mondo, chiaro?»

Trey mi guardò di nuovo. «Lo so, infatti non è quello il problema. A me dispiace solo che, per colpa mia, il gruppo si sia sciolto così.» Sollevò le spalle, per poi rilassarle.

«Non si è sciolto niente. Noi siamo qui, la parte importante del gruppo è tutta qui.» Mi indicai e quel gesto generò una risata da parte di Kevin e un sorriso più sghembo da parte di Trey, ovviamente Stephan roteò gli occhi al cielo.

«Torna con i piedi per terra» mi ammonì quest'ultimo.

«Giusto, non siete ancora pronti per il paradiso di Warren.»

«Sei terribile» mi rimbeccò Kevin.

Continuammo a scherzare, ma nella mia testa era persistente un volto triste rigato dal mascara. Immaginai che Kevin non sapesse nulla, altrimenti mi avrebbe di sicuro ringraziato per aver ospitato e badato a Rory. Chissà il finocchio quale scusa gli aveva appioppato. In ogni caso, Kevin non sembrava così dispiaciuto per la loro rottura e nemmeno Trey per la sua. C'era qualcos'altro dietro al loro malumore, ma come al solito non mi intromettevo nella vita degli altri, così loro non lo facevano con la mia.

Mossi nervosamente una gamba e mi venne da imprecare. «Vado a fumare una sigaretta. Vieni con me, Trey?»

«Ho deciso di smettere, scusa.»

Come Guardare il SoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora