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"Thomas, cosa ci fai qui?" chiesi stupefatta. "Bhe io ci vivo e lo dovresti sapere, tu invece? Sei qui con la tua famiglia?" mi chiese come se fossi una semplice amica che non vedeva da tempo. Per diciotto anni della mia vita era stato mio fratello, la persona alla quale raccontavo tutto, con la quale ho riso, pianto e fatto le migliori sciocchezze. "No, sono qui con un mio amico, sapevo che vivessi a Vancouver certo, ma non che vivessi in questa città" "ma come, tu e Shawn veniste a trovarci" chiese lui confuso "ehm si ma la città non corrispondeva" "oh si giusto, ci siamo trasferiti" disse senza giri di parole. "oh bhe non lo sapevo, un misero messaggio me lo sarei aspettata" sputai acida "non pensavo ti importasse ancora di noi siccome ora hai la tua famiglia" "vorrai dire la famiglia con la quale sto vivendo ora, se non ricordi bene io ho vissuto fino ai miei diciotto anni con voi" risposi e lui rimase in silenzio "come va con Shawn?" chiese di punto in bianco facendomi arrossire. Come andava con Shawn? Bhe partendo dal presupposto che non ci parlavamo da molto non direi bene, ma in quel momento non volevo parlare dei miei problemi "tutto bene" risposi solamente e lo salutai poichè dovevo andare da Tay. Mi allontanai da Thomas ancora scossa, com'era possibile che mi avesse trattata in quel modo nonostante il nostro bellissimo rapporto. Tornai all'appartamento e mi gettai sul mio letto ed  estrassi il cellulare dalla tasca. Lessi i messaggi dei ragazzi che mi chiedevano come stesse andando questo viaggio e com'era la scuola. Li risposi dicendo che mi stavo divertendo molto e che la scuola era magnifica, ma non parlai del mio incontro con Thomas, quello avrei preferito dirlo a mio fratello. Mio fratello, la persona alla quale volevo così tanto bene ma che per stupide ragioni mi ero allontanata. Ero stata vigliacca, anche se quando ero partita non mi aveva salutata non significava che non mi volesse bene. Entrai dunque nel registro chiamate e cercai il suo nome. Mi apparse il suo numero e cliccai il simbolo della cornetta. La chiamata partì e mentre attendevo sentivo l'ansia salire dentro di me, che motivo avevo di essere ansiosa, infondo si trattava di mio fratello giusto? Si quel fratello che provava qualcosa per me e che era anche ricambiato. Quando sentì la sua voce il mil cuore cessó di battere, mi era mancato così tanto sentirlo, la sua voce calda mi era entrata nella mente, nel cuore e fin dentro le ossa. Rimasi un attimo in silenzio e poi trovai il coraggio di parlare.
M:hey Shawn
S:Malia, tutto bene? Come stai? È successo qualcosa, Tay ti ha fatta del male?
M:Shawn calmo, tutto bene, nessuno mi ha fatto del male, ho voluto chiamarti perché ecco... mi mancavi
S:anche tu mi manchi Malia, vorrei riaverti qui con me, sono stato uno stupido, ti prego non avercela con me, io ti a... voglio bene, sei la mia sorellina
M: tranquillo torneró presto
La nostra telefonata si chiuse così. Mi era mancato cosi tanto sentire la sua voce e la sua protettività, ma in tutta la conversazione una parola era risaltata, stava per dire ti amo ma poi aveva cambiato dicendo ti voglio bene, e se Shawn non avesse smesso di amarmi? E se avesse deciso di non dimenticare ció che provava per me, io che avrei fatto? Avrei accettato di amarlo o lo avrei allontanato?

amami come ti amo ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora