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Le ore passavano molto lentamente e io continuavo a tenere gli occhi fissi sulla sua stanza. Avevo passato così tanto tempo a fissare il numero che ad un tratto mi era sembrato che le lettere si stavano muovendo. "Shawn mangia qualcosa" mi disse mamma in una supplica "non ho fame sto bene" risposi continuando a tenere gli occhi fissi su quella dannata porta "Shawn ti prego non farci preoccupare, mangia qualcosa così starai meglio e avrai più forze" continuava mamma e per evitare di farla soffrire presi il panino che mi aveva offerto e lo addentai. Era diventato difficile anche masticare, ad ogni boccone sembrava che dovessi fare uno sofrzo immenso. Ero a corto di energie ed ero stanco, avevo bisogno solo di vederla e magari sarei stato meglio. Continuavo a pensare a quando era andata via, al suo magnifico sorriso stampato sul suo volto, i suoi occhi illuminati e parlava di Vancouver come se fosse la cosa più preziosa del mondo. "Siete voi i parenti di Malia Mendes?" chiese un dottore avvicinandosi a noi e a quelle parole stavo per affogarmi con il cibo "si siamo i suoi genitori" disse papà "bhe vostra figlia è fuori pericolo, la terremo ancora un po' sola e poi potrete vederla" disse e io ero così contento che volevo abbracciare il dottore. Malia stava bene, avrei potuto vederla. "Vedi Shawn, Malia sta bene, io lo sapevo lei è forte" disse Cam in un grande sorriso e con gli occhi lucidi. Per un momento avevo temuto che ci avesse detto che non si risvegliava più e che io l'avevo persa per sempre, invece stava bene e con un po' di tempo  avrei potuto riaverla tra le mie braccia. Sarei potuto sembrare un pazzo ma dopo aver saputo quella notizia mi isolai e misi le cuffie nelle orecchie, estrassi dallo zaino un quaderno ed una penna e iniziai a scrivere una canzone. Quando scrivevo mi piaceva mettere le cuffie senza musica, ma mi aiutava ad essere più concentrato. Le parole mi uscivano lisce e ben presto quel foglio bianco divenne un foglio con una nuova canzone. L'unica cosa che mi mancava era la melodia e il titolo. Non sapevo che titolo dare alla canzone, poi ad un tratto pensando a Malia mi venne il titolo perfetto per la canzone. Youth. Youth perchè Malia dai racconti di papà ha vissuto la sua fanciullezza sempre stando attenta per il suo problema ed ora sempre per questo rischiava di perdere la sua gioventù. Soddisfatto della mia canzone la inviai al mio nuovo  manager che si chiamava John e aspettai una sua risposta. Se la canzone gli sarebbe piaciuta avrei scritto la melodia e l'avrei incisa dedicandola a mia sorella.

SPAZIO AUTRICE

Hey guys, sembrerà assurdo ma oggi ho aggiornato per due volte, almeno così ricompenso quelle volte  che non ho aggiornato. Spero che la storia vi stia piacendo e se la parte di Malia malata potrà sembrare noiosa per me ha molto significato, detto ciò  ci vediamo al prossimo aggiornamento.

amami come ti amo ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora