5: Astrid

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Oggi qualche forza esterna deve avercela con me e con quel fottuto biglietto.

Stamattina ho fatto tardi, poi Tufo mi ha interrotto, poi non posso leggerlo nelle ore dopo ricreazione perché sono costretta a prestare attenzione alla lezione...

Adesso sono chiusa in bagno, vediamo se finalmente trovo cinque minuti di pace. Faccio scorrere gli occhi sulle varie righe e trovo subito il punto dov'ero stata interrotta dal mio migliore amico.

In risposta alla tua risposta (lol) ecco cosa ho da dirti:
Latte e cereali è semplicemente una metafora, una di quelle frasi strane dalle quali si ricava un messaggio. Un po' come quei test a crocette, la maggioranza di risposte A ha un significato, B un altro, eccetera. Premessa: questo non vuole essere nessun test psicologico... sono solo delle mie conclusioni, ma vediamo quanto ci ho preso!

Quando una persona mette prima il latte nella tazza e poi i cereali, per distrazione potrebbe mettere più cucchiai di quanti ne volesse e mangiare anche troppo, o al contrario troppo poco.

Quando invece metti prima i cereali e poi il latte, tu hai già stabilito una dose precisa. Sai già quello che mangerai e quanto ne mangerai.

In genere le persone che già prevedono quello che accadrà sono persone precise, razionali, non confuse, molto coerenti con se stessi e con le proprie scelte. Sanno già magari chi sono, cosa vogliono diventare, hanno le idee chiare.

Ti anticipo già che io invece metto prima il latte. E metaforicamente, significa...?

Significa che questo secondo tipo di persone credono più nel destino, nel potere di poter cambiare le cose in base alle proprie scelte, persone che magari viaggiano di più con la fantasia che con i piedi per terra.

Le sue parole mi lasciano... di sasso. Ho letto le varie righe velocemente, troppo presa dal suo discorso così articolato e che era partito semplicemente da una tazza di latte e cereali.

Come quando stai arrivando alla fine di un libro e non vedi l'ora di sapere cosa succederà, e stranamente le ultime pagine sono sempre quelle che leggi in meno tempo, così io non ho avuto il tempo nemmeno di riflettere su cosa avessi davanti.
Così rapita da questo suo ragionamento da esserne totalmente... incantata.

Ero sicuro del fatto che eravamo due poli opposti, As.

Questa frase invece mi dà molto su cui riflettere. Perché chiedermi cose che già sai, Emerald?

Ops... ho scritto sicurO. Beh, anche prima ho scritto lusingatO, ah... mi sono fatto sgamare...

Sgrano gli occhi nel leggere queste ultime righe, poi rileggo la lettera sin dall'inizio e mi rendo conto del fatto che ad un certo punto aveva smesso davvero di usare l'anonimo.

Cavoli, ero così presa a leggere da non essermene resa conto... e questo pensiero mi fa arrossire. Dannato Emerald... mi darai alla testa con questo stupido gioco.

Ero così preso a scrivere da non essermene reso conto. Beh, di riscrivere non se ne parla, cancellare nemmeno, ora sai che Emerald è un lui :)

Preferisci il giorno o la notte?

Se ne esce direttamente con la nuova domanda, seguita ovviamente dalla sua firma "Emerald".
E adesso?

Vorrei tanto dargli una risposta motivata e piena di ragionamenti come ha fatto lui, ma non penso di esserne tanto capace.

Mi piace esporre le mie idee, parlare, sentire il parere degli altri, ma ogni volta che mi esprimo mi sembra in realtà di non essermi espressa abbastanza. Come se non avessi fatto intendere quello che davvero avrei voluto dire, come se nessuno mi capisse fino in fondo.

Afferro la penna e appoggio la punta sul foglio, poi sospiro cercando di liberare la testa da ogni pensiero e mi soffermo sulla mia risposta. Resto così per un po', accumulando i pensieri e rielaborandoli in maniera coerente, poi mi lancio.

Caro Emerald,

...

Mi mordo il labbro rileggendo quello che avevo scritto, sperando che vada bene. Non so perché ma davvero questa cosa mi sta prendendo troppo, sta diventando importante. Forse, in fondo, è una piccola valvola di sfogo: sento come se dall'altra parte ci fosse qualcuno capace di comprendermi e di cui mi possa fidare.

Ripiego il foglio e lo nascondo nello zaino, poi mi rialzo e sento la campanella che segna l'inizio dell'ora di pranzo, ma ovviamente -prima di scendere in mensa- vado verso il famoso armadietto per consegnare il mio biglietto.

-

Angolino - safe place

Che dire... io metto prima il latte e poi i cereali HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

E voi? Latte o cereali?

(Cambierò il titolo in "bunches of latte e cereali")
(Che poi ora che ci penso, cappuccino e cornetto è meglio...)

Bᴜɴᴄʜᴇs ᴏғ Qᴜᴇsᴛɪᴏɴs  ||Hiccstrid||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora