1: Astrid

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(Il titolo rappresenta il pov del capitolo)

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Appena la campanella suona non perdo tempo ed entro a scuola. La mia migliore amica, Bruta, con la quale stavo parlando poco prima, mi segue stranita e afferra il mio polso con la sua mano.

"Astrid... sei impazzita?" Mi chiede facendo una risatina nervosa.
"È suonata, sono entrata a scuola..."
"Ma sono ancora le otto, è solo la prima campanella. Non dovevamo fermarci a fare colazione come ogni mattina?" Lascia il mio polso portando la mano sul suo fianco mentre tiene l'altra sulla spallina del suo zaino, e mi guarda dall'alto con fare interrogativo.

La colazione... come ho potuto dimenticare una cosa simile? Io e Bruta non ci perdiamo una sola mattina. Fermata al bar, cornetto e cappuccino, e poi entriamo a scuola.

"Ah, scusami... mi sono dimenticata di dirtelo ma oggi ho già fatto colazione..." butto sul momento, e lei sembra credermi.
Fa un sorriso rassegnato e scuote la testa lasciando andare libero il braccio lungo il fianco: "As, sei un caso perso... ma dove hai la testa?"

Io rido leggermente infastidita ma cerco di non mostrarlo, così lei mi saluta dicendo che avrebbe preso qualcosa di veloce alle macchinette.

Sospiro rumorosamente non appena la vedo svoltare l'angolo e mi dirigo al mio armadietto, aprendo la porticina con impazienza.

"Devo fare più attenzione" penso tra me e me mentre inserisco la combinazione, e come ieri il bigliettino è appoggiato in alto, sulla pila di libri, segno che era stato messo lì per ultimo.

Afferro il foglio di carta e lo apro, troppo curiosa di saperne il contenuto per poter pensare ai libri. La calligrafia è sempre ordinata e perfetta, di nuovo blu, e il foglio non presenta nemmeno una piega se non quelle fatte apposta per richiuderlo.

Buongiorno, Astrid.
Come stai? Hai fatto una buona colazione, oggi?

Se non l'hai fatto, ti consiglio vivamente di prendere il latte al cacao al distributore nel piano interrato, dove ci sono le aule di informatica.
Ti giuro, è davvero delizioso.


...tutto qui?

Rigiro il foglio tra le mani abbastanza confusa, ma non vi trovo scritto altro. L'unica cosa che noto è un'altra stellina disegnata sull'angolo del foglio, come nel biglietto di ieri mattina.

Lo spazio lasciato in basso deve servire apposta per scrivere la risposta, e sinceramente mi sento un po' ... delusa. Non so, come se mi aspettassi di più.

Ripiego il foglio e lo metto in tasca, poi prendo i miei libri e faccio mente locale. Alla prima ora ho chimica, quindi al piano terra. Volendo ho il tempo di fare un salto al piano interrato. D'altronde, quella detta a Bruta era una bugia, non ho davvero fatto colazione...

Scuoto la testa non appena quel pensiero mi passa per la mente: mi sto facendo davvero condizionare da tutto ciò?

Però sono troppo curiosa di sapere come andrà a finire questa situazione e a voler continuare a giocare che non mi rendo conto di starmi avviando alle scale, e in poco tempo arrivo al piano interrato.

La curiosità uccise il gatto, As.

Raggiungo il distributore e afferro delle monete dalla tasca, poi le inserisco e aspetto che la bibita sia pronta. Ne prendo un sorso facendo attenzione al calore e batto più volte le palpebre, realizzando quanto effettivamente non fosse male per essere presa da una macchinetta.

Tappa successiva, la mia classe.

-

Durante le lezioni non ho prestato un minimo di attenzione: ero troppo presa dal pensare a cosa potessi scrivere per poter ascoltare la professoressa Song che ci parlava di letteratura.

Quella poi è pure coreana... ha un accento stranissimo.

Appena la campanella suona, segnando la fine delle lezioni, afferro la mia borsa e corro verso il secondo piano cercando di seminare la mia migliore amica: non volevo di certo che mi vedesse.

Qualche parola l'ho buttata giù in queste ore, ma per sicurezza mi appoggio al muro e afferro il biglietto, rileggendo la mia risposta prima di "imbucare" la lettera nelle fessure dell'armadietto.

Hey, ciao. Dovresti dirmi almeno un nome in codice, altrimenti non ho idea di come chiamarti, e "Anonimo" mi pare veramente brutto. Come avrai capito voglio provare a giocare con te.

Grazie per l'interessamento, stamattina mi sono svegliata bella carica per la scuola -stranamente- e oggi mi aspetta un lungo pomeriggio in palestra.

La verità? Non avevo fatto colazione stamattina, manco a farlo a posta eh...
Ho provato il latte al cacao che mi hai detto, e che dire: è veramente buono.

Spero tu ti possa rivelare in fretta, e sappi che se mi dovessi accorgere che tutto questo è solo uno stupido scherzo, fatto per prendermi in giro, la pagherai cara.

-A

Bᴜɴᴄʜᴇs ᴏғ Qᴜᴇsᴛɪᴏɴs  ||Hiccstrid||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora