17: Hiccup

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Mi fermo avanti all'anta azzurra e prendo dalla tasca una piccola chiave che giro nella serratura, e a quel punto sgrano gli occhi e sento il mio cuore cominciare a battere all'impazzata.

C'era davvero un biglietto, lì.

Afferro con la mano che trema il foglio di carta accuratamente ripiegato e mi appoggio con la schiena al muro: perché ho paura che questa lettera non sia bella e spensierata come le altre? 

Appena la apro noto che infatti è molto più lunga delle altre, non era un poema ma Astrid era sempre stata una persona molto ristretta e concisa, e in quelle sue poche righe era facile spiccare il volo spensierati. 

Mi metto l'animo in pace e sospiro, poi comincio a leggere.

Hey Em, posso chiamarti Em vero?
Sono nel bagno della scuola a scrivere, devo dire che il muro è un tavolo abbastanza scomodo. Ho paura che questa sia l'ultima lettera che ti scriverò, ma non perché non ne abbia voglia, anzi. Sono io che vorrei chiederti di non scrivermi più.
Ho pensato molto a ciò che è "successo tra noi" in questo ultimo mese, e sono giunta a questa conclusione: le tue parole sono bellissime, mi fanno stare bene ogni volta che leggo le righe che mi scrivi, potrei stare a leggere i tuoi racconti e le tue lettere tutto il giorno e tutti i giorni.
Ma non posso.

mi capita di immaginare la tua voce ogni volta che apro una tua lettera: una voce calda, melodiosa e tranquilla, una voce che non legge in modo piatto ma che dà intonazione a ogni singola sillaba. Penso di essermi innamorata di questa tua voce immaginaria. Mi sono innamorata delle tue parole, di quell'universo di calma e di pace in cui mi ritrovo ogni volta che apro l'armadietto e vedo un tuo biglietto, ma come ho detto, non posso. Non posso vivere nelle favole per cinque minuti al giorno e poi ritrovare ad affrontare quella che è la vita. Mi sono innamorata, ma non di te. Dell'idea che mi sono fatta di te, e questo non posso permetterlo perché sento che sei molto di più che una mia semplice idea.
Quindi Emerald, per favore, voglio conoscerti. Non voglio che con te siano solo cinque minuti.

~

~

Cinque minuti al giorno li meritiamo tutti, ma non permettete ad essi di sostituire la vostra vita. Non fate in modo di rimpiangere il vostro angolo di pace in altre situazioni, o rimarrete deboli. La rondine non può restare ancorata al suo nido per sempre ma deve imparare a volare da sola. Costruite qualcosa che nella vostra vita possa essere il vostro 2%, i vostri cinque minuti.

Non immaginate una bella vacanza o di vivere altrove, ma lavorate e andateci.

Non sognate di essere i primi della classe, i più belli della città o i più popolari sul web, ma impegnatevi e fatelo.

Non fantasticate sulla persona che vi piace, ma chiedetele di uscire.

Trovate il qualcosa o il qualcuno che renda piacevole la vostra vita, che vi dia la forza di affrontarla a testa alta e che vi impedisca a seguire la via più facile, la tendenza ad abbandonare il sentiero e di inoltrarsi nella foresta o cadere dal nostro volo per nascondere la testa sotto terra e creare una nuova fantasia intorno a noi.

Non possiamo.

La vita che abbiamo intorno è unica, varia ed immensa. Ed è solo nostra, solo noi possiamo decidere come deve andare, siamo noi gli artefici del nostro destino. Tralasciando le ideologie di ognuno, chi lo chiama Dio, chi lo chiama in altri modi, siamo noi i burattinai che muovono i fili dei nostri pupazzetti. Abbiamo un'assortimento di scelte infinito, ad ogni nostra azione corrisponde una conseguenza che arriverà subito o col tempo, e il bello è proprio quello di scoprirlo. Chissà, io ora sto qui a scrivere queste parole: potrei star perdendo tempo come potrei star salvando una vita, potrei star facendo ridere qualcuno che mi prende per pazza o per idiota come potrei star facendo commuovere qualcun altro di più sensibile. Vedete? Mi basta così poco.

Mi basta così poco perché mi sono impegnata per trovare amici che mi vogliono bene, persone che mi stimano e uno in particolare che mi ama. Mi sono impegnata a diventare la ragazza che volevo, quella sorridente, testarda e volenterosa, quella che cerca di stare nel giusto e che si porta al limite pur di aiutare gli altri. Mi sono impegnata a fissarmi degli obiettivi e portarli al termine. Sto bene.

Il 2% della mia vita l'ho trovato.

E voi?

-Ros


-FINE-

Bᴜɴᴄʜᴇs ᴏғ Qᴜᴇsᴛɪᴏɴs  ||Hiccstrid||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora