"Lou, te lo chiedo per l'ultima volta. Che cosa è successo ieri?"
Zayn aveva fatto questa domanda almeno cinque volte.
Nel silenzio della strada di primo pomeriggio, lui e Louis stavano fumando mentre cercava di ricordare quello che l'alcol gli aveva fatto del tutto scordare.
La testa non gli faceva più male da un pezzo. Grazie a Dio, non avrebbe saputo come fare a reggere quell'orribile dolore per il resto della giornata.
"Ed io te lo ripeto per l'ultima volta. Devi parlare con Liam" rispose Louis alzando gli occhi al cielo.
"Che cazzo c'entra lui?" fece Zayn ostinandosi a non capire quanto in realtà Liam avesse fatto per lui quella notte.
Ricordava di essersi svegliato e di averlo trovato per terra, dormiente, mentre lui se ne stava comodo sul suo letto. Ma per il resto, non sapeva nulla.
"Fidati di me. È per lui se adesso stai bene. Vagli a parlare. A lui non dispiacerà fare una chiacchierata" concluse Louis secco, prima di buttare la cicca di sigaretta e con quella l'ultima boccata di fumo dalla bocca.
"Lo credo bene. Logorroico com'è!" osservò Zayn alzando le spalle.
Louis ignorò il suo sarcasmo e mentre era sul punto di rientrare, aggiunse: "Comunque, è rimasto in stanza con Harry. Quando decidi, bussa e ti apriremo"
Detto ciò si chiuse la porta alle spalle e lasciò Zayn da solo, con la sua sigaretta quasi finita e nella testa un milione di domande.
Zayn iniziò seriamente ad aver paura. Chissà quale irrimediabile catastrofe fosse accaduta il giorno prima.
E, soprattutto, come avesse fatto un tipo come Liam a risolverla.
Doveva assolutamente seguire il consiglio di Louis. Si disse che appena avrebbe finito la sigaretta avrebbe chiamato Liam in disparte e gli avrebbe parlato.
Temeva il peggio, ma in fondo c'era abituato.
"Liam, sappi che ho detto a Zayn di venirti a cercare. Se sono stato abbastanza bravo come persuasore, dovrebbe arrivare tra un po'" esordì Louis appena giunto nella stanza da Harry e Liam.
Quest'ultimo alzò lo sguardo dalle carte da gioco con le quali lui ed Harry stavano ammazzando il tempo. Erano entrambi seduti su un letto, non avendo altre superfici abbastanza grandi su cui poggiarsi, e tra di loro c'erano alcuni assi e diverse scale di numeri a separarli.
"C..che cosa vuol dire? Gli h..hai detto di ieri?" balbettò Liam, in preda al panico.
"Rilassati. Digli semplicemente come sono andate le cose. Nulla di più, nulla di meno" fece Louis con tutta la calma e la serenità di questo mondo. Intanto, si tolse le scarpe e si andò a sedere vicino ad Harry, cercando la sua mano.
"Perché non gli parli anche tu?" tentò Liam come ultima spiaggia.
Sapeva che in quel caso le sue abilità oratorie probabilmente non l'avrebbero aiutato più di tanto.
Louis scosse il capo.
"Non penso proprio. Sono stato io a dirgli che se voleva dettagli su ieri notte doveva rivolgersi a te" spiegò lui sempre mantenendo la stessa calma.
"Credo che sia un'ottima idea invece" intervenne Harry.
"Ah si? Farmi fare una figura di merda è un'ottima idea" sputò Liam preoccupandosi per ciò che sarebbe accaduto dopo.
"No, perché se ti levi dalle palle per un po' io e Lou possiamo rimanere soli" spiegò ironicamente il riccio con un sorriso rivolto al ragazzo di fianco a lui.
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Boys gone wild
Fanfiction"Stava scappando. Liam Payne come il vigliacco che era sempre stato se ne stava andando da quella casa di merda. Non si sarebbe neppure fatto persuadere dalle lacrime dei genitori che gli imploravano di rimanere, né dalle chiamate della sue ex ragaz...