La casa dei Peazer era uguale all'ultima volta in cui Liam c'era stato. Il solito albero piantato tra il giardino curatissimo e la porta di ingresso, le piantine di lavanda che profumavano in maniera delicata, la macchina del signor Peazer esposta in giardino per essere ammirata dai vicini. Tutto esattamente identico.
Lui osservava l'abitazione dalla strada, con uno stupido mazzo di fiori gialli in mano, provando ad essere il più convincente possibile quando si sarebbe trovato davanti Danielle e l'avrebbe supplicata di aiutarlo.
Già,supplicarla.
Una cosa che non si sarebbe mai sognato di fare con nessuno, tanto meno con Danielle.
Il solo pensiero di doverla guardare negli occhi e di vederla a braccia incrociate con il ghigno soddisfatto di chi riceve delle preghiere gli faceva venire una stretta allo stomaco.
Ma in fondo, lo faceva per Zayn. Lo faceva per Zayn e per il suo bisogno viscerale di riaverlo tra le braccia, di poterlo toccare, baciare, farci l'amore. Così, prese un bel respiro, riflettendo su quanto fosse patetico con quei fiori in mano. In realtà, il peggio doveva ancora arrivare.
Giunse in prossimità della porta bianca della casa, si sistemò la camicia inamidata la mattina stessa e suonò al campanello. Sembrava strano, ma la prima volta in vita sua pregò che Danielle fosse in casa.
I secondi trascorsero così lentamente che sembravano anni. Sbuffò, iniziando a temere che nessuno si trovasse in casa. Poi, venne qualcuno ad aprirlo.
"Oh, Liam. Che sorpresa vederti, mio caro !" disse la signora Peazer con un sorriso a trentadue denti. Forse pensava che il ragazzo volesse riprovarci con la figlia. Senza che Liam se lo aspettasse, la donna di mezza età lo abbracciò, solleticandogli il naso con delle ciocche di capelli ricci che le spuntavano dalla crocchia che aveva sulla testa.
"Come sta signora?" domandò educatamente Liam, guardandola come se fosse matta.
"Non ci lamentiamo. Non stare fuori, vieni pure dentro. Scommetto che vuoi parlare con Danielle, eh?" disse la signora, facendo cenno con la mano di entrare e sorridendo quando notò il mazzo di fiori che Liam trasportava come fosse una clava.
"Beh,si. Devo parlarle di una faccenda.." borbottò il ragazzo proseguendo verso il salotto e sentendo la porta d'ingresso chiudersi alle sue spalle.
"Oh mio caro, speravo che questo giorno fosse venuto! Accomodati, Danielle sarà qui a momenti". Detto ciò, la signora Peazer ammiccò e lasciò per qualche minuto Liam da solo, in cucina, a fissare la collezione di calamite di gatti attaccate al frigorifero. Lasciò i fiori sul tavolo bianco e immacolato e si lasciò cadere su una delle tre sedie accostate ad esso.
Sicuramente quella vecchia pazza avrà pensato che io voglia chiedere alla figlia di rimetterci insieme si disse Liam tra sé e sé, immaginandosi l'espressione di disappunto che sarebbe comparsa sulla faccia della signora Peazer quando la figlia le avrebbe detto che lui voleva solo un favore.
Intanto sentiva il rumore di passi farsi sempre più vicino, segno che, finalmente, le due donne erano in prossimità della cucina.
Come Danielle entrò nella stanza, Liam scattò in piedi, afferrando i fiori e porgendoglieli senza nemmeno dire un "ciao". La signora Peazer, invece, osservava la scena con un sorriso radioso e salterellava eccitata sul posto.
"Ciao anche a te, Liam. È un peccato che io non possa darti nulla se non le mie parole per salutarti" commentò lei scherzando sull'assenza di parole del ragazzo.
"Non fa nulla. Potrei parlarti un momento?" disse lui, indicando il piano di sopra e facendo intendere che doveva parlarle in privato.
"Certo. Ti dispiace se prima di andare metto a riscaldare l'acqua per il thè? Tu ne vuoi?" sorrise lei, voltandosi a cercare una teiera e della bustine di thè.
"Volentieri, grazie" disse Liam, che già si sentiva fin troppo male per quella finta educazione nei suoi confronti che stava ostentando.
"Allora, Liam. Che cosa hai fatto nell'ultimo anno? Stai ancora andando al college? Lavori?" domandò la donna di mezza età sedendosi su una sedia vicino al tavolo e facendo cenno a Liam di fare lo stesso.
Bene. Una delle domande più temute era appena stata espressa.
Di tutte le finte carriere che si era prefissato di dire, quella che gli suggerirono Louis ed Harry sembrava la migliore.
"Adesso io..ehm..faccio l'assistente di uno psichiatra per bambini" sputò lui, suscitando una risatina divertita di Danielle che lei riuscì a far passare per un colpo di tosse.
In effetti, tra pizzaiolo, becchino, custode di uno zoo e commesso in un grande magazzino, quella dell'assistente gli sembrò la bugia più difficile da credere ma allo stesso tempo avrebbe dato di lui "l'aria del ragazzo maturo ed intelligente, che senza neppure una laurea è riuscito a farsi prendere come assistente da un rinomato psichiatra", secondo Louis ed Harry.
"Oh, ma che bello! E, dimmi, cosa fai di preciso?" si interessò ancora di più la signora Peazer, posando il mento sulle mani come fanno i bambini quando ascoltano rapiti un racconto.
"Ehm..ecco, per il momento io..ehm..prendo solo appunti durante le sedute.." continuò ad inventare Liam, deglutendo in modo esagerato e iniziando a sudare.
Tirò un sospiro di sollievo quando vide Danielle voltarsi nella sua direzione con due tazze d'acqua fumanti e due bustine di thè penzolanti da essi.
"Forza, Liam. La strada per la mia camera da letto la conosci" disse lei, facendogli cenno con il capo verso la scala alle sue spalle.
Liam annuì prima di congedarsi educatamente da una gongolante signora Peazer, che gli ammiccò in modo alquanto ambiguo.
I due salirono le scale in silenzio, fin quando non arrivarono nella camera da letto della ragazza, piena di libri e vestiti sparsi sul pavimento. Il profumo era sempre uguale: un fragranza di frutti di bosco talmente dolce da far venire il volta stomaco.
"Scusa il casino" fece Danielle posando le tazze sulla scrivania cosparsa di fogli di carta e libri e cercando di raccogliere qualche indumento da terra.
"No, figurati, non c'è problema" alzò le spalle Liam. Voleva aggiungere che anche la sua stanza era molto disordinata, ma poi ricordò di non averne una per sé.
"Bene, arriviamo al nocciolo della questione. Come mai sei qui?" chiese lei, sedendosi pesantemente sul letto a due piazze coperto con una trapunta lilla.
"Ecco, c'è un grande, grandissimo favore che dovrei chiederti" ammise immediatamente Liam, afferrando la sua tazza di thè e porgendo l'altra a Danielle.
Lei lo incitò ad andare avanti con un cenno della testa, iniziando a sorseggiare la bevanda bollente.
"Tu sei un avvocato, giusto?" domandò il ragazzo guardandola aggrottando la fronte.
"Si, Liam. Ricordi? Quando stavamo insieme stavo preparando la tesi" rispose lei senza però smettere di guardarlo con le ciglia sottili alzate.
"Danielle, ti prego.." iniziò a supplicarla Liam, che per poco non si inginocchiava a terra giungendo le mani come se stesse davanti alla statua di una divinità "aiutami. Ho seriamente bisogno di te in questo momento."
Lei lo osservò leggermente spiazzata. Si accorse persino che il ragazzo di fronte a lei tremava leggermente e gli occhi gli si erano bagnati di lacrime: doveva essere davvero qualcosa di serio, pensò. Se il suo ex ragazzo le chiedeva aiuto impallidendo e sudando, allora significava che lui stesso si trovava in un mare di guai.
"Che cosa ti è successo?" fece lei, sperando di vederci più chiaro in quella situazione.
"A me niente. Si tratta di una persona a me molto, molto cara" rispose lui piatto, iniziando a guardarsi le mani in imbarazzo.
"Tua madre? Tuo padre? Un tuo amico?" chiese Danielle, lasciando da parte la sua tazza di thè e concentrandosi sul pallore di Liam che stava diventando sempre più evidente.
"No, nessuno di loro.." negò lui con un cenno del capo e sorseggiando il suo thè.
"Oh, allora è la tua nuova ragazza?" domandò la ragazza con un occhiolino falso quanto le extencion che aveva attaccate alla testa.
"Ehm..più o meno.." ribattè Liam iniziando a guardare ancora più nervosamente il soffitto della stanza.
"Bene. Allora lei che ha fatto?"
"Ecco, per prima cosa, non è una lei. Ma questo non è importante adesso.."
"Un momento. Si che lo è, Liam. Mi stai dicendo che la persona incasinata è..un ragazzo?"
"Beh, si"
"Che è il tuo ragazzo..cioè, che state insieme?"
Liam abbassò la testa. Incredibile quanto siano perspicaci le donne, pensò. A quel punto era inutile continuare ad evitare l'argomento: dopotutto, perché continuare a nascondersi? Non sarebbero mai tornati insieme, probabilmente dopo tutta quella storia non si sarebbero più tornati a parlare. Non aveva senso non raccontare la verità a colei che avrebbe difeso Zayn.
Così: "Si, diciamo di si" rispose lui mordendosi le labbra.
"Ed in pratica questo vuol dire che ci siamo lasciati perché ti sei scoperto gay durante la nostra relazione?"
"Si"
"Oh. Bene. Pensavo che queste fossero storie che capitano solo nei telefilm, ma a quanto pare non è così"
"Beh, no, infatti. Adesso posso dire cosa è successo?"
"Dimmi tutto. Dopo sarò io a doverti fare delle domande" rispose Danielle sistemandosi una ciocca di capelli dietro le orecchie.
Liam le disse tutto quello che sapeva, nei minimi dettagli. Incluse anche il fatto che la sera in cui si suppose fosse accaduto il fatto loro due si trovavano insieme, nel "locale" do Zayn lavorava. E decise anche di coinvolgere Gemma Styles, che, essendo un'ex tossico dipendente, probabilmente sapeva qualcosa in più sullo spaccio di droga. Quando terminò, lei si schiarì la voce e disse:
"Ho capito. Bene, domani andremo a parlare con il tuo..ehm..ragazzo. Ascolterò cos'ha da dire e poi inizierò a studiare qualche strategia. Dopo di ciò, sentiremo anche questa Gemma Styles, magari può aiutarmi a creare una difesa convincente"
"Dio, Danielle, grazie! Non so davvero cosa fare per ringraziarti" Liam per poco non le saltò tra le braccia per la contentezza: le parole di Danielle gli sembravano come un piccolo passo per raggiungere l'amore della sua vita. E se lei avesse permesso che tutto quanto diventasse reale, le sarebbe stato grato anche dopo la morte.
"No, in verità una cosa ci sarebbe" ribattè lei, alludendo all'indecisione di Liam sul come ringraziarla.
"Oh. Se ti riferisci al lato finanziario della cosa, io non potrei pagar.."
"Non mi interessano i soldi, Liam; è un favore personale. Piuttosto vorrei sapere per quale ragione mi hai tenuto nascosto il fatto di essere gay per tutto questo tempo"
"Danielle, stavamo insieme, non potevo spiattellarti il fatto che mi piacessero gli uomini nel bel mezzo della relazione" fece lui, sollevato dal fatto che Danielle fosse stata così gentile da voler sorvolare le questioni economiche.
"Ma almeno potevi includere questo piccolo, insignificante dettaglio tra le ragioni per cui mi hai lasciata!" esclamò Danielle sarcastica.
"Hai ragione, ma non mi sentivo abbastanza pronto. E comunque sei l'unica persona che lo sa oltre Louis, Harry, Niall e Zayn" tentò di giustificarsi Liam alzando le spalle.
"Oh, e questo dovrebbe farmi stare meglio?" ribattè lei con un mezzo sorriso, segno che il suo umore era cambiato.
"Non lo so, Danielle. Ma se la cosa può interessarti o farti sentire meno stupida, l'ultima volta che ci siamo visti hai lasciato il tuo numero di telefono ad un ragazzo gay" costatò Liam fingendosi serio, come se quella situazione non lo divertisse come un matto.
Lei dissimulò un risolino ed aggiunse: "Questo mi fa stare decisamente meglio".
Liam rise anche. Anche se sapeva che quella non era la fine dei suoi problemi, gli sembrava già un ottimo inizio. Gli sembrò strano che Danielle si fosse fatta convincere così facilmente: aveva iniziato a credere nella bontà umana e, soprattutto, in quanto fosse stata gentile e amichevole lei.
"Siccome siamo in vena di confessioni, c'è altro che vuoi dirmi?" fece lei, riprendendosi dal momento di ironia.
Beh, doveva dirle che lui si manteneva prostituendosi. Doveva anche dirle che Zayn possedeva un bordello. E doveva dirle che non aveva notizie dei suoi genitori da quasi un anno. Ma omise tutto.
Scosse il capo in segno di negazione, reputando che al fine della causa quelle fossero tutte informazioni irrilevanti.
"No, null'altro da dire. Solo grazie, grazie di vero cuore" rispose Liam alzandosi in piedi ed andando ad abbracciarla.
"Figurati, tesoro" rispose Danielle all'abbraccio con un sorriso. Poi, appena si staccarono, lei gli posò una mano sulla spalla ed aggiunse: "Sai, ho sempre voluto un amico gay"
"Non ti aspettare lunghe sessioni di shopping e consigli di moda, però" ribattè lui con un ghigno.
"Tranquillo, ho abbastanza gusto nel vestire. E poi è come averne uno etero, solo che se ti capitasse di vedermi nuda non mi salteresti addosso" disse lei tranquillamente, senza smettere di arricciare il labbro in un sorrisetto cortese e allusivo.
"Ma io ti ho già vista nuda" rispose Liam alzando il sopracciglio.
"Giusto. Ma se adesso io mi togliessi i vestiti di dosso, non ti farei l'effetto che ti avrei fatto prima, no?" fece la ragazza abbassando la zip della felpa ed iniziando a scoprire un po' di pelle olivastra.
"Dani, credo che la cosa stia degenerando. Grazie ancora di vero cuore, ti farò sapere quando andrò da Zayn" tagliò corto Liam, allontanandosi dalla sua ex.
Tutto sommato, la loro chiacchierata non era andata male. Anzi, poteva definirsi felice di ciò che lei gli aveva appena detto.
Non vedeva l'ora di dire tutto a Zayn.
"Ti voglio, Zayn"
Se le sentiva chiare nelle orecchie queste parole sussurrate dalla voce di Liam. Le vedeva le sue labbra rosse e mordicchiate dai suoi stessi denti. Le sue mani calde le se sentiva sul collo, sulla schiena, tra le gambe.
Era chiaro come non mai il corpo latteo e perfetto di Liam davanti a se. L'accenno di peluria sul petto e sul pube lo faceva letteralmente impazzire. Gli respirò sul collo prima di passare a leccargli le labbra.
La sua saliva si mischiava perfettamente a quella di Liam.
Il suo corpo aderiva meravigliosamente a quello di Liam.
Il suo membro sfiorava in modo dolorosamente piacevole quello di Liam.
Sentiva un senso di calore attanagliargli lo stomaco ed il basso ventre. E quando vide quello che Liam gli stava facendo capì il perché.
"Questo farà un po' male"
Lo disse con un sorrisetto a metà tra il sadico ed il divertito, così simile al suo quando si comportava da stronzo. Ma a Zayn piaceva da matti ed il senso di caldo bollente che diventava sempre più opprimente ne era la prova.
Se le sentì all'improvviso le due dita di Liam dentro di se.
Le sentì calde e lunghe entrare ed uscire e la sensazione che provò fu testimoniata da due lacrime che gli scesero dagli occhi e da un sorriso che gli deformò il volto in estasi.
"Fa male,eh?"
Chiese la voce roca e calda di Liam, come se procurandogli dolore provasse un piacere enorme.
Zayn fece per annuire, ma Liam continuò a muovergli le dita dentro, alternando ad ogni movimento un bacio lascivo e bagnato sul collo.
"Bene. Questo te ne farà anche di più"
Così dicendo, Zayn si sentì come spaccato a metà nel giro di pochi secondi. Liam gli era entrato dentro senza troppi preparativi ed aveva posato la fronte contro la sua.
Zayn si sentì la schiena sbattere sulla superficie scomoda della brandina dove dormiva. Liam dentro di sé era la cosa più bella che potesse immaginare.
Gemeva, come non aveva mai fatto.
Si dimenava sotto il corpo candido di Liam che intanto spingeva forte dentro di sè.
Gli mordeva le labbra e le gambe gli tremavano.
Non aveva mai goduto così in tutta la sua vita.
"Voglio venirti dentro.."
Fu questa l'ultima cosa che Liam gli disse prima che Zayn scattò a sedersi sulla sua brandina.
Ansimò e si portò una mano sull'erezione evidente che gli era nata tra le gambe.
L'aveva sognato di nuovo.
Aveva di nuovo sognato che Liam lo possedesse come lui aveva fatto in precedenza.
Desiderava sentire l'amore dentro di sé.
Desiderava Liam come non mai.::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::.
Salve :3
Come state? Spero bene.
Io sono stanca morta e si vede dal fatto che sto aggiornando dopo un infinità di tempo, solo che ho dovuto preparare l'epilogo e ho dovuto rintracciare la nostra autrice per la nostra nuova bellissima ZOUIS!
Quindi scusate!!
con la morte nel cuore vi annuncio che dopo questo capitolo, ahimè ci sarà il tanto atteso epilogo che come vi ho precedentemente detto nell'avviso, sarà molto breve e riassuntivo :(
Subito Dopo l'aggiornamento dell'epilogo publicherò il primo capitolo della ZOUIS, che naturalmente potrete trovare nel mio profilo.
Detto questo.. Vi amo con tutta me stessa, a presto amorini miei
Baci.
-elilettiero.
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Boys gone wild
Fanfiction"Stava scappando. Liam Payne come il vigliacco che era sempre stato se ne stava andando da quella casa di merda. Non si sarebbe neppure fatto persuadere dalle lacrime dei genitori che gli imploravano di rimanere, né dalle chiamate della sue ex ragaz...