"Lee, devi stare calmo!" esclamò Louis alzando gli occhi al cielo.
Un'altra serata di lavoro era iniziata e Liam, per una cosa o per un'altra era molto nervoso.
Louis gli aveva promesso che il primo cliente sarebbe stato il suo. Altrimenti non avrebbe mai imparato i trucchi del mestiere.
Liam continuava ad agitarsi, muovendosi nervosamente per il solito marciapiede.
Ed il povero Louis sopportava quella vista, cercando di tranquillizzarlo.
"Ma cosa devo fare? Cioè, cosa devo dire?" gli chiese ad un certo punto Liam in preda al panico e all'ansia.
Louis sbuffò, chiedendosi perché una tale disgrazia fosse dovuta capitare proprio a lui.
"Sei mai stato con un uomo?" domandò Lou bloccando il ragazzo dalla sua passeggiata carica di nervosismo.
"Certamente" annuì Liam.
"Bene, è la stessa cosa. Ma se continui con queste ansie da prestazione sappi che non farai eccitare proprio nessuno, mio caro" decretò Louis, ignorando il viso di Liam che diventava pallido come un lenzuolo.
"Non credo sia la stessa cosa. Io rispettavo l'uomo con cui sono stato" gli disse Liam serio.
Louis fece un ghigno: "Mio Dio, mi sembra di parlare con Harry. Ha la fissazione per il rispetto!"
"E infatti è stato Harry a parlarmi di questo" fece l'altro abbozzando un sorriso imbarazzato. Si sentiva in colpa per aver conversato con il ragazzo di Louis senza avergli detto nulla.
"Ah si? E cosa ti ha detto?" domandò lui incuriosito.
"Beh, in verità mi ha parlato di voi due e del rispetto che avete l'uno per l'altro" rispose Liam alzando le spalle.
Louis fece una smorfia, come se ciò che l'altro ragazzo gli avesse appena riferito fosse un qualcosa di ovvio e scontato.
"Anche se" continuò Liam "non mi è chiara una cosa".
"E cioè?" domandò Louis aggrottando la fronte.
"Ecco, Harry non mi ha detto come mai prova rispetto per te se poi ti lascia andare a prostituire"
Louis sogghignò amaramente, come se l'intuizione di Liam avesse toccato un punto per lui molto delicato.
"Non abbiamo avuto altra scelta. Un po' come è successo a te: o fare i battoni o morire di fame" disse con tono pacato.
Liam si sentiva confuso. Non stava capendo più nulla di quella conversazione.
"Oh, dunque anche voi siete scappati di casa?" chiese il ragazzo cercando di afferrare quanti più dettagli fosse possibile da quella storia.
Ancora, Louis rise con più amarezza.
"No, non proprio. Diciamo che ce l'hanno tolta" affermò il ragazzo dagli occhi azzurri.
"C..come ve l'hanno tolta?" fece il povero Liam non abituato a sentire quelle cose che per lui erano del tutto assurde.
"E' una storia lunga, Liam"
"Inizia a raccontarla. Tanto abbiamo tutta la notte!" lo incitò Liam.
Convinto dalle parole dell'amico, Louis prese un respiro ed iniziò il suo racconto.
"Io ed Harry, prima di ritrovarci a lavorare al bordello, studiavamo al college. Io ero intenzionato a laurearmi con molta calma ed i miei genitori decisero di comprarmi un appartamento vicino l'università. Così, un fatidico giorno conobbi Harry..."
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Boys gone wild
Fanfiction"Stava scappando. Liam Payne come il vigliacco che era sempre stato se ne stava andando da quella casa di merda. Non si sarebbe neppure fatto persuadere dalle lacrime dei genitori che gli imploravano di rimanere, né dalle chiamate della sue ex ragaz...