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                                Eyla

Io e  Zahlia abbiamo appena trovato i nostri abiti per il ballo. Finalmente! Non ne potevo più di girare ogni negozio alla ricerca di qualcosa da poter indossare. Zahlia si cambia subito, va a pagare e torna a casa sua perché l' ha appena chiamata la madre dicendole che deve badare al suo fratellino. Io invece sono rimasta nel negozio, con quell'abito addosso.

<Ti sta davvero bene, quel vestito sembra fatto apposta per te... sei molto bella...> dice una voce maschile alle mie spalle.

È una voce che non ho mai sentito prima. Mi giro per guardare chi ha parlato e mi accorgo che era il commesso del negozio. A quel complimento mi sento arrossire e con la voce un po tremante lo ringrazio.

Torno in camerino, rimetto i miei jeans e la t-shirt e vado alla cassa a pagare. Mi ritrovo faccia a faccia con quel commesso. Cavolo se è bello... Non riesco a guardarlo negli occhi perché so che arrossirei e farei di certo una pessima figura. Pago l'abito ma lui mi chiama di nuovo.

<scusami... so che non mi conosci ma io ti vedo spesso passare avanti al mio negozio e penso ogni volta che tu sia davvero incantevole. Il mio nome è James. Il pomeriggio lavoro qui, mentre la mattina vado al college...> mi dice lui.

Tutto ciò mi coglie di sorpresa... nella mia vita mi sono sempre sentita invisibile e ora addirittura vengo a sapere da un ragazzo così splendido che mi trova incantevole...

<Io mi chiamo Eyla... si lo so è un nome un po strano. Frequento il liceo qui vicino e adoro venire a fare shopping qui...> replico tutto d'un fiato.

Dopo di ciò parliamo ancora un po, fino a quando poi lui mi invita ad andare con lui domani a prendere un caffè nel pomeriggio. Non gli lascio finire la frase che rispondo subito di si, scatenando in lui un meraviglioso sorriso.
Lo saluto ed esco dal negozio. Sono così felice che mi viene voglia di saltare o di urlare... o di fare entrambe le cose insieme.
Mando un messaggio a Zahlia per raccontarle cosa è appena successo e, come sempre, inizia a sclerare insieme a me. Non vedo l'ora che sia domani...

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