La fossa del Diavolo ( Capitolo 13 )

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Per concludere quel tragico giorno, Chara decise di voler dare il colpo di grazia a T/N, qualcosa che la potesse distruggere completamente..............

Qualcosa di ben peggiore della morte...............

Così, come ultimo ordine, si avvicinò alle guardie e disse di portarla in un luogo segreto, ma allo stesso tempo conosciuto da pochi.

Un posto che Dio stesso ha celato agli uomini, perché situato in una zona in cui le povere anime andavano a buttarsi per mettere fine alla loro vita terrena.

Come se fosse un enorme buco dal quale non volevano uscire, mentre altri, nel quale erano state portate contro la loro volontà, speravano di sopravvivere.

Ed è così che quel luogo venne soprannominato" La fossa del Diavolo".
In verità, era si un buco, ma sotto c'era bel altro, perché, altro non era che una botola collegata a immense distese di celle, che servivano per tenere le vittime del famoso negozio per il traffico di esseri umani.

In esso vi finivano persone che erano considerati gli "anelli deboli", ovvero bambini, uomini e giovani donne, raramente si trovavano anziani, perché essi non sopravvivevano per più di due giorni in un posto del genere.
Chiunque arrivava doveva subire una tortura rituale per vedere se era abbastanza forte pur di sopravvivere, una sorta di competizione per vedere chi rimaneva in vita più a lungo. Infatti, colui/colei che dimostrava tenacia e forza di volontà, veniva considerato/a il pezzo forte dell'asta giornaliera, e per tale motivo, il prezzo si alzava a dismisura.
Una fonte di guadagno per tutti quelli che cercavano di sbarazzarsi dei pesi inutili oppure, che volevano fare soldi, oppure ancora, che volevano degli schiavi per i loro sporchi lavori.

I poveri viandanti che erano passati per quel posto, udivano strane storie e leggende, su uomini e donne che erano riusciti/e a trovare il paradiso dopo che, con le loro sole forze, si sono arrampicati su per la "gola" del Diavolo, e ne sono usciti incolumi.
Sfortunatamente erano solo dicerie, perché nonostante molti potessero riuscire ad uscire dalla buca, nessuno e ripeto nessuno, sopravviveva alle belve che circondavano la zona.

Bestie create dall'incrocio di DNA degli animali più feroci disegnati da Madre Natura.
Belve fameliche, le quali venivano nutrite raramente per far in modo che, se mai qualcuno riuscisse a scappare, loro avrebbero dovuto compiere il loro dovere "fermandole", però, ovviamente, la maggior parte delle volte finiva con la morte, perché al solo sapore del sangue, quelli animali non si fermavano.
Per quanto le loro vittime potessero picchiarle, scalciare e graffiarle, nel vano tentativo di sopravvivere, nessuno di loro aveva intenzione di smettere o tralasciare un solo boccone.

Questo era il posto più brutto in cui ci si poteva andare ad immischiare.

Comunque sta di fatto che secondo Chara era il luogo migliore per far soffrire del tutto la sua "sorellina adorata", così tutto quel mondo di sofferenza, che andava ben oltre alla sua bella vita di vizi e volontariato, sarebbe stato marchiato a fuoco nei suoi occhi, e così fù.

T/N fu portata in quella zona, nella quale visse per diverse settimane, si potrebbe dire che era una di quelle poche persone che venivano considerate "fortunate" per diversi motivi.

Uno dei quali era che il suo sangue blu, (anche se non era proprio di sangue nobile) la faceva considerare speciale dai commercianti, che l'avevano targata e pubblicizzata come la "vergine bianca".

Il diminutivo di Vergine Bianca, serviva per indicare la sua purezza di giovane donna (vergine in tutti i sensi nonostante avesse un ragazzo da un po' di anni), ma non solo, perché a furia di rimanere per molto tempo in una stanza buia, la sua pelle aveva cominciato a diventare di un colore sempre più chiaro, assomigliava in tutto e per tutto a quello delle statue di porcellana, l'unica cosa era che si sperava non fosse della stessa fragilità. 

Nessuno l'aveva mai vista in volto o anche solo intravista, infatti era stata rinchiusa in una speciale cella di isolamento in cui le pareti erano ricoperti di un materiale morbido, ma per sicurezza era stata ammanettata alla parete con delle lunghe catene fatte di un materiale speciale.

Questo stile di trattamento era il "meglio" che venisse offerto ai pezzi forti dell'asta, ma nel suo caso, alla nostra T/N c'era ben altro.

Venduta o Salvata?(Mafia Sans x Reader )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora