Benvenuta! (Capitolo 5 - parte 2 )

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Mathew: < Allora piccola.........cos'hai deciso? >

In seguito ad una attenta ponderazione , la fanciulla decise di tentare con questa "gentile" offerta.

.....: < Ho deciso di scegliere la 2 >
" Tanto se avessi scelto l'altra mi avresti fatto le scarpe, almeno con la seconda posso vedere come vanno le cose, e in tal caso scappo "

Mathew: < Ottima scelta!

Allora ti d'ho ufficialmente il benvenuto nella famiglia Harrison! >

Alexa: < Benvenuta cara! >

Chara: < Si benvenuta........... > disse con sarcasmo.

........: < Vi ringrazio >

Alexa: < Adesso che sei una di noi, ho un'ultima domanda da farti......
Piccola, potresti dirci il tuo nome, così possiamo aggiungerlo tra i nomi di famiglia >

.....: < Mi piacerebbe moltissimo........
Ma........
Signora, io, in verità, non ho un nome >

Mathew: < Come non hai un nome? >

.....: < Purtroppo è così......
Fai da quando ero bambina, non ho mai avuto nessuno che potesse darmi un nome, e se mai ho avuto dei genitori in passato, loro non me ne hanno lasciato uno >

Alexa: < Oh povera cara, mi dispiace.
Però non ti preoccupare!
A questo rimedieremo subito!
Ti troveremo un nome degno di una principessa! > disse la donna con fare sprezzante.

.......: < La ringrazio Signora >, T/N con onesta gratitudine.

Alexa: < Non ti preoccupare, a proposito, togli il Signora.
Puoi semplicemente chiamarmi Mamma. > disse con un sorriso caloroso in viso.

Mathew: < A me, papà > rispose allargando le braccia.

Chara: < Io Chara >

Nonostante fosse diventata la sorella maggiore, preferiva non essere chiamata con vezzeggiativi, ma con il suo nome.

Nel frattempo che tutti loro si presentavano e spiegavano i loro ruoli in famiglia, fuori dalla carrozza c'era ancora l'uomo che stava seduto ad aspettare gli ordini del capo.

In realtà non era vero, lui non stava li fermo al freddo e al gelo per aspettare un comando, ma per sentire come si fossero risolte le questioni con la bambina, e ha giudicare dalle cose che si potevano udire, si era risolte in meglio.

Adesso lui aveva una nuova padroncina, ma chissà come mai la cosa non lo preoccupava, al contrario, lo rendeva felice, persino lui aveva notato che in quella bambina c'era qualcosa di diverso.
Lo aveva notato fin da subito.

Aveva capito fin da subito che oltre ad essere intelligente, era anche premurosa, bastava pensare alla frase che aveva detto ( di scappare con lei), magari l'aveva detta con semplicità o senza accorgersene, ma era comunque importante.

Non appena percepì dei colpi di piedi sbattuti sul pavimento, capì che quello era il famoso "segnale" per partire.
Con uno scocco delle redini, fece muovere i cavalli e si avviarono verso la villa degli Harrison.

---------------Skip time ---------------

Quando arrivarono alla villa, Mathew aiutò sua moglie e sua figlia ad uscire dalla carrozza, per poi aiutare anche il nuovo acquisto, il quale era troppo basso per scendere dalla carrozza.

Poi si rivolse verso l'uomo, che guidava fino a pochi secondi prima.

Mathew: < Alfred, vai pure a mettere via i cavalli nella stalla, a pulire la carrozza puoi pensarci pure domani.

Ora dobbiamo presentare la piccola a tutti quanti >

Alfred ( sarebbe la guardia di prima) : < Come volete Signore >

Mathew: < Ottimo!

Forza bambine, è ora!
Andiamo in casa! >

Alfred: " Il padrone sembra più felice del solito, magari questa novità porterà a delle scoperte interessanti"

 Mathew sembrava un bambino che deve scartare il proprio pacco, trovato sotto l'albero, il giorno di Natale.
Continuava a dire a tutti quanti di sbrigarsi ad entrare, non stava più nella pelle.

Infatti, saltellò fino ad arrivare alla porta, finché non si fermò, mise la mano sul pomello della porta, guardò le bambine, ed infine, l'aprì.

Mathew: < Benvenuta nella tua nuova casa ! > disse prendendo la piccola per una mano e portandola dentro.















Venduta o Salvata?(Mafia Sans x Reader )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora