Il gioco delle tre carte (Capitolo 3)

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Non appena arrivarono, una scena che non si sarebbero mai immaginati, li si presentò davanti.

Una bambina, malconcia e con vestiti sporchi, stava seduta su una piccola scatola, e davanti a lei ve ne era una più grande, sulla quale c'erano appoggiate 3 carte.

.......: < Coraggio gente!

Non fatevi ingannare dalle apparenze, a questo gioco si può vincere facilmente!

Forza! 

Non siate timidi! 

Avvicinatevi pure! > continuava a gridare la bambina e a giudicare, per quanto fosse una frase di uso comune, doveva essere molto convincente.

Continuava a venire sfidata da molte persone ed esse toccavano una delle tre carte, ma a quanto pare stavano perdendo, viste le facce che facevano e i soldi che si intascava la ragazzina.

In molti ci provarono a sconfiggerla, ma nessuno di loro c'era riuscito.

A vista il gioco sembrava piuttosto intrigante, persino Mathew ne era interessato, nonostante avesse anche un'altra idea in mente.

Intanto che pensava, sempre più persone si erano avvicinate.

........: < Allora gente! 

Chi di voi vuole battere la sottoscritta? > domandò riferendosi al pubblico. < Non c'è nessuno che vuole sfidarmi? >

..........: < IO! > gridò una voce.

Essa apparteneva a Mathew, il quale, si era fatto strada tra la folla per avvicinarsi alla bambina, la differenza di altezza era incontestabile, c'era più di un metro.

Mathew: < Se mi permettete signorina, vorrei sfidarvi io > 

......: < Certo Signore, ma prima dovreste puntare una somma di denaro sul tavolo > disse indicando la grande scatola di cartone che utilizzava come una sorta di mobilio.

L'uomo cercò nelle tasche del suo giubbotto una banconota, ma non trovandone nessuna in giro per le tasche, disse a una delle sue guardie: < Tu! Portami il mio portamonete! >

Al ricevere l'ordine, la guardia tornò alla carrozza e nel giro di qualche secondo, ritornò con il malloppo.

Guardia: < Ecco a voi > disse porgendolelo a Mathew, il quale, lo prese senza nemmeno ringraziare.

Una volta ottenuto il borsellino, ricominciò la sua ricerca nella speranza di trovare una banconota adatta alla trattativa, alla fine la trovò.

Con far altezzoso, tirò fuori una banconota da 100$ che posizionò sul "tavolo" della bambina.

Mathew: < Spero che sia sufficiente >

Quelli soldi, agli occhi di una bambina che aveva poco e niente, sembravano un biglietto di sola andata verso il paradiso.

.......: *Glup* ( manda giù la saliva per via della sorpresa ) S-si..........

Si! Direi che basta! >

Mathew: < Ottimo!
Allora potreste spiegarmi le regole del gioco, ma soprattutto, cosa devo fare per vincere e poi cosa succede? >

..........: < D'accordo!

Allora, come potete ben vedere sul mio tavolo ci sono tre carte:

- Una donna/regina di cuori

- Un re di denari 

- Un asso di picche

Per vincere devi trovare la donna/regina di cuori, così potrà riprendersi i suoi soldi, se mai dovesse scegliere una delle altre due ( re e asso) perderà e io avrò il diritto di tenermi i soldi. 

Naturalmente potrà farlo soltanto dopo che le avrà viste e io, in seguito, mischiate. >

Mathew: < Ok, quindi devo solo trovare la donna..............va bene è semplice, vincerò in un minuto >

----------------------- 1 minuto dopo --------------------

............: < Mi dispiace signore, ma ha perso >

Questo fu tutto ciò che la ragazza disse.

Mathew: < Non sia mai! Voglio la rivincita! >

.........: < Come vuole, ma dovrà puntare altri soldi >

Mathew: < Va bene! > detto ciò, lanciò un'altra banconota sul tavolo per poi iniziare una nuova partita.

---------- dopo 15 minuti ------------

Mathew: " Com'è possibile? Non posso aver perso così tante volete" 

A quel punto l'uomo cominciava ad essere un po' preoccupato, il suo piano non stava andando come voleva, ed in più, aveva già sprecato un sacco di soldi inutilmente, infatti ritenne più saggio andarsene.

Ad un tratto, proprio quando stava andando via, un altro, dopo di lui, volle sfidarla e proprio in quel momento, vide uno strano movimento da parte della ragazzina, la sua mano, nel giro di un nano secondo, aveva sostituito la carta vincente della donna, con un'altra del tutto diversa.

Era un piccolo trucco che le consentiva di vincere sempre, quindi nessuno avrebbe effettivamente vinto.

Mathew: " Furba la bambina" pensò sogghignando sotto i baffi " Sarà meglio che parli faccia a faccia con quella la"

Schioccò le dita e una guardia li si avvicinò, lo prese per un orecchio e li sussurò < Vammi a prendere quella mocciosa, devo regolare i conti con lei >

Guardia: < Ma Signore...... è una bambina non p- >

Alexa: < Non discutere e va a fare quello che mio marito ti ha ordinato.

Mica ti ha detto di ucciderla, devi solo portarla da noi, con discrezione ovviamente >

A quelle parole, la guardia si arrese e si avvicinò alla piccola.

Guardia: < Perdonatemi, se non vi è di troppo disturbo potreste venire con me? >

La bambina non sapeva cosa fare, non capita tutti i giorni di trovarsi un uomo che ti chiede di seguirlo per fare chissà cosa, ma è naturale che nessuno sarebbe andato.

La guardia notando il dubbio negli occhi di lei, sbuffò e disse < Mi creda, non avevo proprio alcuna intenzione di usare la forza, ma visto che la mette su questo piano, non mi lascia altra scelta > 

Con un braccio, la prese per il cappuccio della felpa e la portò verso la carrozza degli Harrison.





Angolo autrice:
Ciao a tutti
Come state?
Spero che la storia vi abbia incuriosito, cosicché vogliate leggere anche gli altri capitoli.
Se ci dovesse essere qualcosa che non capite o avete delle domande da fare, non esitate a scrivermi.😉

Ciaoooo😆

Venduta o Salvata?(Mafia Sans x Reader )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora