Padron Sans? (Capitolo 18)

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Toriel: < Ma si che lo è, la pianti di chiederlo ogni minuto.
Su forza e coraggio >
"Che la fortuna ci assista"

T/N si avvicinò alla stanza di Sans insieme a tutti gli altri e poi aspettó che qualcuno di loro bussasse alla porta.

T/N: < Allora.... nessuno bussa? >

Asriel: < Non guardare me, io non ci penso neanche>

T/N: < Toriel? >

Toriel: < Mi dispiace cara, ma io ho fatto fin troppo >

T/N: < Grillby? >

Grillby: < Guarda, io devo tenere d'occhio Gaster > disse tenendo ben salda la corda con il quale lo teneva legato.

T/N: < Ok e va bene >

Gaster: < Se vuoi busso io >

T/N: < Con quali mani, se sei legato? >

Gaster fece spuntare un'altra mano proprio davanti al viso di lei.

Gaster: < Con questa >

T/N: < Ah >

Grillby: < Visto!, è meglio tenerlo legato, non si sa mai >

Dopo che Gaster ebbe bussato alla porta, si sentì una voce.

Sans: < Chi è? >

A quella domanda Toriel faceva segno alla ragazza di parlare per farsi sentire.

T/N: < Sono io, T/N >

Sans: < Cosa vuoi? >

T/N: < Vorrei parlarle se fosse possibile >

Sans: < Non abbiamo nulla di cui parlare >

Asriel: < Lo avevo detto io > disse sussurrando.

T/N: < Invece penso di si, ritengo che io non mi sia comportata nel migliore dei modi, quindi volevo avere l'occasione di parlarle per dimostrare quanto mi dispiaccia averla offesa >

Dopo quasi 2 minuti di silenzio assoluto.

Sans: < Entra >

Ricevendo"l'ok" da parte sua, la ragazza entrò nella stanza.

Sans: < Chiudi la porta e avvicinati >

Non appena entrò nell'ufficio di Sans, T/N notò quanto essa fosse ordinata, per non dire lussuosa, interi scaffali di libri sistemati meticolosamente.

Mentre era persa nei suoi pensieri, Sans parlò.

Sans: < Allora..... sei venuta alla mia porta di tua spontanea volontà perché vorresti scusarti, dico bene? >

T/N: < Si dite bene.
Il modo in cui mi sono comportata è stato un pessimo episodio, soprattutto per uno che dovrei considerare il mio salvatore.
Quindi le chiedo se cortesemente potremmo ricominciare da capo. >

Sans: < Parole forti per una piccola ragazzina.
Eppure non mi sembra che tu abbia questa gran voglia di scusarti, anzi penso che qualcuno al di fuori di questa stanza ti abbia chiesto di farlo. >

T/N: < Vi assicuro che è una scelta presa di mia spontanea volontà >

Sans: < Siamo sicuri? >

Domandò guardandola con uno sguardo che avrebbe spaventato chiunque, i suoi occhi color del sangue (o rubini), non facevano altro che voler vedere nel profondo della sua anima, fino a mettrela a nudo.

Percependo a che punto volesse arrivare, T/N decise di stare al suo gioco.

 T/N: < E va bene.............Anche se così fosse, a voi cosa ne verebbe in meno, anzi, a mio parere ne guadagnereste >

Sans: < Ottima constatazione, ma tornando al motivo della tua presenza in questa stanza, in che modo vorresti scusarti >

T/N: < In qualunque modo voi vogliate, dal momento in cui mi avete comprato, e secondo il contratto che venne stipulato, io da d'ora in avanti sono una vostra proprietà.
Anche volendo non potrei ribellarmi al vostro volere >

Sans: < Con queste parole mi stai facendo passare da salvatore a carceriere. 
Dovresti un po' decidere che ruolo affibbiarmi nella tua piccola testolina >

T/N: " Di stronzo va bene comunque?" < La mia opinione è irrilevante >

Lo scheletro non sapeva se quella ragazza fosse intelligente quanto stupida, sapeva girare la frittata come le pareva, prima li faceva dei complimenti, qualche secondo dopo lo insultava e dopo ancora erano complimenti.

Sans: " Che ragazza strana, eppure mi va a genio"
< D'accordo, allora sceglierò io che ruolo avere in questa storia, visto che te non ci riesci. >

In tanto che Sans la stava squadrando da capo a piedi, li venne in mente come comportarsi.

Sans: < Ho deciso, io sarò il tuo Maestro, il tuo Signore e Padrone .
Mentre te, d'ora in avanti non sarai altro che la mia sguattera, la mia cameriera personale , serva o come ti pare chiamarti, sta di fatto che da questo momento in avanti, te non risponderai a nessun'altro che a me, sarai la mia ombra, la terra su cui cammino o lo zerbino sul quale mi pulirò.
Hai capito bene?   >

T/N: < Si >

Sans: < E per precisare le cose, ogni volta che ti appellerai a me dovrai chiamarmi "Padron Sans", ed essendoti superiore, dovrai avere un comportamento adeguato.
Ci siamo intesi? >

T/N: " Che faccia tosta questo"  < Come desiderate Padron Sans > li rispose la ragazza facendo un inchino.

Sans: < Molto bene, adesso puoi anche andare, va a farti dare un vestito che sia degno della mia cameriera personale , non voglio mica farmi vedere con una persona vestita con degli stracci, ne risentirebbe la mia immagine >

T/N: < Ogni vostro desiderio per me è un ordine >

Detto ciò T/N se ne andò dalla stanza nello stesso modo in cui era entrata.

Venduta o Salvata?(Mafia Sans x Reader )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora