Capitolo XVI

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La casa di Claudio mi stupì. Elegante e semplice allo stesso tempo. L'ESSERE PERFIDO abitava in un palazzo del settecento nel centro di Roma. Un appartamento al secondo piano. Le pareti erano bianche. L'arredamento ricalcava lo stile dell'edificio: elegante. Il soggiorno era composto da mobili neri e bianchi lucidi, oltre che essere ipermoderno con un grande televisione al centro della sala. Ero meravigliata.

Adesso, lui, si trovava di fronte a me, mi osservava

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Adesso, lui, si trovava di fronte a me, mi osservava. I suoi occhi in questo momento mi stavano esprimendo dolcezza e desiderio. Con la mano accarezzo i miei capelli e poi le mie labbra. Se mi avesse baciato in quel momento non l'avrei rifiutato. Mi sarei lasciata andare, lo desideravo troppo. Quest'uomo ormai era una droga per me.

P.O.V Claudio

Sembrava un cucciolo impaurito dinnanzi a me. Bagnata, infreddolita, ma con due labbra che avrei desiderato baciare immediatamente. Come la volevo. Ogni muscolo del mio corpo la voleva.

Questo mi faceva paura. Non aveva mai provato sentimenti così forti per una persona. Cosa mi stava facendo Alice. Volevo baciarla ma un senso di protezione mi diceva di lasciare stare. Non era il momento adatto. In istituto aveva passato attimi di paura. Sicuramente, se saremmo andati fino in fondo mi avrebbe dato la colpa come era accaduto al congresso. No, stavolta, desideravo che lo volesse anche lei, allo stesso modo mio. Non che ancora una volta, si sarebbe pentita in seguito.

P.O.V Alice

Non lo fece. "Di là c'è il bagno, ti preparo qualcosa per cambiarti i vestiti bagnati" mi spiegò con una strana voce. Sorpresa, lo ringraziai. Mi aspettavo qualcosa di diverso, ero delusa.

Non mi accorsi del tempo che passava. La paura si era ormai scemata. La camera da letto di Claudio ricalcava lo stile del resto della casa con mobili neri lucidi. Aveva libri sparsi ovunque. Era un uomo che amava leggere. Chi l'avrebbe mai detto. Quante cose non so di lui e non mi ha mai mostrato.

Guardandomi allo specchio pensava di essere orrenda con la sua tuta. Era enorme. Tuttavia, avvertivo il suo profumo di buono. Il suo odore mi aveva conquistato sin dalla prima volta. Certo, così conciata non avrei avuto possibilità di sedurlo. Un po' mi dispiaceva. Aprendo la porta della camera da letto, avvertì un profumino di cibo.

 Aprendo la porta della camera da letto, avvertì un profumino di cibo

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In soggiorno aveva apparecchiato per noi due. Sul tavolo di cristallo aveva steso delle tovagliette grigie con annesse posate in argento e bicchieri in cristallo. Una bottiglia di spumante era posizionata dentro il cestello del ghiaccio. Un vaso blu con dentro una rosa bianca completava la sua opera. Se tutte le donne le riceveva con questo trattamento adesso comprendevo perché cadevano ai suoi piedi nel giro di poco.

"Sei arrivata in tempo, Sacrofano. La cena è pronta" disse con un sorriso.

"Che dire, dottor Conforti, ogni minuto che trascorro con lei mi stupisce sempre più" risposi avvicinandomi a lui.

"Spero in meglio" ridendo "Non è questo il regalo che avresti voluto ricevere, ma almeno dopotutto quello passato stasera, è un qualcosa" mi disse lui con dolcezza

"E' invece è un regalo bellissimo" gli rimarcai. Lo adoravo quando voleva sembrare che non gliene importava, ed invece, aveva pensato a tutto questo per me. Senza pensarci due volte, lo baciai. Volevo le sue labbra su di me, volevo CLAUDIO CONFORTI.

E' lui mi rispose come sapeva fare. Era da tanto tempo che lo desideravo. Un qualcosa che ci stavamo trascinando tutti e due. 

"Alice, sei sconvolta. E' meglio fermarsi qui" disse Claudio staccandosi da me. Aveva paura che finisse come al congresso, che mi pentissi della mia scelta, e che sarebbe accaduto qualcosa tra noi due solo perché ero stata assalita. No, invece, stavo benissimo. Lo volevo con tutta me stessa.

"Ti sbagli. Voglio te. Sono lucida come non mai. Amami Claudio. Sono qui dinnanzi a te" l'avevo detto, e non me ne pentivo. Avevo gli occhi pieni di desiderio solo per lui. Non se lo fece ripetere due volte. Mi bacio con passione, sconvolgendomi, accarezzandomi ogni centimetro del mio corpo. Quella notte non volevo pensare alle conseguenze delle mie azioni, volevo vivere il momento.

 Quella notte non volevo pensare alle conseguenze delle mie azioni, volevo vivere il momento

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Come potete immaginare la cena la mangiammo molto tardi.


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Che dire, Claudio Conforti è decisamente un uomo dalle mille sorprese.

Dietro la sua fragilita' si nasconde un uomo che protegge e ama la sua donna quando è necessario.

Io l'ho visto sempre così, sia nei libri che nella serie televisiva.

E' per questa ragione che me ne sono innamorata. E' stato cosi anche per voi?

Buon Sabato.

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