Capitolo XIX

2K 32 1
                                    


In macchina non proferivo parola. Ero ancora arrabbiata con Claudio.

"Cosa c'è Sacrofano?" mi disse parlando lui per primo.

"Secondo te?" ribattei stizzita.

"Uh che tono! Strano, pensavo che dopo stanotte fossi più rilassata" continuò stuzzicandomi.

"Spiritoso" gli risposi ironicamente "lo sai benissimo". 

"Alice, io sono il tuo professore, cerca di capire. Se gli altri sapessero della nostra relazione, ho timore che saresti giudicata male. E non voglio che il tuo futuro professionale dettato da questo " mi rispose con sincerità

Stavo ribattendo. A me non importava nulla delle dicerie su di noi, mi interessava solo del suo giudizio e di ciò che rappresentavo io per lui,  quando squillò il mio telefono. Lui, alzò gli occhi al cielo. Effettivamente noi due, non riuscivamo mai a finire un discorso serio. C'era sempre qualcosa che ci fermava.  Vidi il display dello smartphone e comparve il nome di "Yukino".  Cosa era accaduto?

"Pronto Yuki? Dimmi" le chiesi preoccupata

"Alice, ma non ti ricordi? "mi disse frettolosa

"Cosa dovrei ricordarmi?" chiesi confusa

"Parto, oggi per il Giappone, stamattina" mi disse con semplicità "Sono a Fiumicino in attesa di imbarcarmi. Ieri sera non vedendoti rientrare a casa pensavo che ti avrei salutata stamattina. Invece, non è stato così, allora ti ho chiamata." mi spiegò

"Bravissima, hai fatto benissimo, Yukino." Ero mortificata, come potevo aver dimenticato una cosa così importante. Una delle mie migliore amiche stava ritornando in Giappone, ed io, non avevo avuto tempo di salutarla. Chissà quando ci saremmo riviste nuovamente.

Cercai di scusarmi con lei.  "Scusami, ma ho avuto dei problemi che spero di spiegarti in un secondo momento". Volevo comunque vederla. Per questo motivo le promisi che sarei venuta a Fiumicino per darle un saluto.

"Va bene, allora ti aspetto". Chiusi la telefonata. Con tutto quello che era accaduto con il caso Morsi mi ero dimenticata della sua partenza per il Giappone. Che amica! Dovevo vederla assolutamente, ma a quest'ora recarmi a Fiumicino con i mezzi pubblici sarebbe stata da suicidio.

Dovevo fare qualcosa. Mi venne un'idea folle nel momento in cui il mio sguardo si posò su Claudio. Ma lui avrebbe accettato? Pensai che domandarglielo non mi sarebbe costato nulla.

E dopotutto, lui aveva qualcosa da farsi perdonare, visto che in istituto si era comportato male con me proprio il giorno del mio compleanno.

Girai lo sguardo verso di lui. Dovevo provarci....  Cosa mi costava?



----------------------

Ciao a tutte....

Secondo voi, cosa Alice, avrà intenzione di chiudere al nostro Dottor Conforti?

Eccomi qui, in questo periodo di quarantena.

Ho deciso di riprendere la storia in quanto abbiamo bisogno di svagarci in questo periodo cosi particolare delle nostre vite.

A presto!

L'allieva 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora