Un suono di cellulare mi svegliò. Era Lara.
"Ali, ma dove sei? Si può sapere cosa è accaduto ieri sera? La guardia ci ha raccontato della tua aggressione e di come Conforti ti abbia salvata. Forza, voglio i dettagli, e naturalmente ti ho chiamata per farti gli auguri di compleanno" mi disse lei tutta contenta.
Attesi qualche secondo prima di rispondere.
"Ali" mi ripeté.
"Sì, scusa, mi sono appena svegliata" risposi. Era la verità pensai.
"Non è che hai fatto gli anni e puoi poltrire tutto il giorno. Forza dormigliona. Claudio è già qui da stamattina presto e la Wally ti sta cercando"
Claudio, già, che notte fantastica aveva trascorso insieme a lui.
"Sì, arrivo" riprendendomi dai miei sogni.
"Bene, dai, cerco di inventare una scusa per il tuo ritardo".
"Grazie".
"Sì, si'... lo faccio, solo perché fai gli anni" mi disse ridendo. Mi buttai sul letto. È adesso? Solo in quel momento mi accorsi che sul comodino c'era un biglietto. Lo aprì.
"Sacrofano, ti aspetto in istituto. C." Ecco, osservando quelle parole mi accorsi che nulla sembrava cambiato. È stato tutto un sogno? Avevo immaginato tutto come al solito. È possibile che non mi facesse nemmeno gli auguri di buon compleanno? Non mi restò che vestirmi e andare in istituto, chiedendolo al protagonista delle mie domande.
In istituto venni bersagliata da Lara e Paolone a riguardo di quello che era accaduto la sera prima.
"Allora, è vero che Igor Morsi ti voleva uccidere?" chiese Paolone.
"La guardia ci ha detto che Conforti ti ha salvata. Non immaginavo che fosse cosi intraprendente" continuò Lara.
"Si', è vero, ma vi assicuro che non è stato bello trovarsi in quella situazione" - ammisi con franchezza - "Igor Morsi era un pazzo che teneva la moglie prigioniera nel suo mondo. Lei aveva capito che tipo d'uomo era il marito e aveva deciso di lasciarlo. Si era persino innamorata di un altro uomo per conquistare la sua libertà. Morsi, il paladino della violenza delle donne, però, è stato il primo che ha commesso un gesto estremo per non lasciarsi sfuggire la sua".
"Non capisco perché la moglie non l'abbia denunciato quando era stata vittima della sua aggressione" chiese Paolone.
"A volte, abbiamo paura di denunciare i propri aguzzini perché abbiamo timore di non essere credute" risposi con voce flebile.
"Ali, a proposito, poi, dopo che Conforti ti ha salvata che fine hai fatto?" mi chiese Lara. Sobbalzai. Mica, le potevo rivelare che con lui aveva trascorso una delle più belle notti d'amore della mia vita.
"Sono andata a casa" risposi con indifferenza.
"Sicura, Alice? Il tuo sguardo stamattina dice che non sei andata a letto subito ma che...." Ma fu in quel momento che per una volta fui felice di vedere la Boschi. Mi convocò nel suo ufficio. Chissà cosa voleva dirmi. La seguii
"Immagino, dottoressa Allevi che si stupirà della mia chiamata" - mi disse la Wally sedendosi - "Devo dire che il compito datole a metà Agosto alla fine l'ha svolto egregiamente, ed è innocente per quanto riguarda il corto circuito del PC. Non posso fare che constatare tutto questo"
Stavo sentendo giusto? Si stava scusando per come si era comportata nei miei confronti? Certo, non avrebbe mai ammesso che si era sbagliata, tuttavia, almeno era un passo in avanti. Ne dovevo essere contenta.
"Bene, Allevi, può andare. Comunque rimanga sull'allerta. Lunedì le darò un nuovo compito da eseguire" concluse.
"Sì, prof.sa Boschi. Grazie".
Stavo andando via, quando mi disse "La porta". Ah, vero, me ne ero dimenticata. È possibile mai?
Un incubo era finito. Adesso, potevo godermi un po' di pace? Oltretutto, pensai che stamattina non ero ancora riuscita a vedere Claudio da stanotte. Il protagonista dei miei pensieri si materializzò alla fine delle scale. Era lì sornione che mi aspettava con le braccia conserte.
"Buon compleanno Sacrofano" mi disse con un sorriso. Non riuscivo a crederci, allora se lo ricordava.
"Allora, non te ne sei dimenticato" gli risposi con franchezza.
"Certo che no. Stamattina ti ho lasciata dormire dopo quello passato ieri sera e ammettiamolo che dopo la nottata trascorsa con me eri ancora più stanca" disse con un sorriso malizioso.
"Ah sì, non ricordo" lo prendevo in giro.
"Davvero, Sacrofano?" quelle due parole erano uscite dalle sue labbra con voce seducente che mi fece rabbrividire ogni centimetro del corpo. Eccome, se il mio corpo ricordava tutte le sue carezze.
"Mi è dispiaciuto un po' non trovarti accanto a me, stamattina. Mi sarebbe piaciuto venire in istituto insieme a te" dissi con sincerità. Lui cambiò espressione. I suoi occhi si strinsero un po'.
"Mi dispiace, Alice, ma venire la mattina con te, qui, penso che non accadrà mai" mi rivelò con freddezza. Sentii il mio sangue gelare. Ci rimasi male, sul mio viso comparve un'espressione delusa.
"Cosa, c'è?" mi chiese Claudio che aveva cambiato il mio malumore.
"E me lo chiedi? Prima mi dici che vuoi stare con me, che per la prima volta immagini di vivere con qualcuna e poi mi ammazzi rivelandomi che non possiamo amarci alla luce del sole" gli dissi arrabbiata.
"Amore?" mi chiese sorpreso Claudio.
"Si, amore. Solo che immagino che è una parola a te sconosciuta, scusa se ho un attimo pensato che potessi sapere di questa conoscenza" ribattei stizzita urlando un po' troppo tanto che qualcuno mi sentì. Mi aveva ferita, molto.
Sospirando mi guardò con fare accusatorio
"Ho i miei buoni motivi" ammise.
"Ah sì, e quali sarebbero? Sempre che è concesso di saperlo, visto che in teoria è accaduto qualcosa tra noi, ma forse, sono io che l'ho confusa con qualcos'altro" dissi sottovoce arrabbiata.
Con un dito puntato contro di me, stava dicendomi qualcosa quando arrivò Lara che lo bloccò.
"Claudio, ha chiamato Calligaris. Ha bisogno urgentemente della perizia che gli avevi promesso stamattina"
"È vero, me ne stavo dimenticando" - portandosi una mano sulla tempia - "Forza, Alice, preparati che andiamo" aggiunse girandosi verso di me.
Io, cosa c'entravo in tutto questo?
Stavo per aprire bocca ma lui mi fermò: "Senza obiezioni. E' un ordine"
È mai possibile che con quest'uomo non avevo libertà di parola?
Stava andando via, quando girandosi verso Lara le disse "Mi raccomando" strizzandole l'occhiolino. Lei annui sorridendo. Ecco, quella complicità tra loro due, cosa stavano tramando che io non sapevo? La gelosia ancora una volta mi stava rodendo.
---------------------------------------------------------------------------------------------------
E così, ho ripreso la storia...
Buona Lettura, fatemi sapere se vi piace
STAI LEGGENDO
L'allieva 3
FanfictionQuesta storia inizia dall'ultima puntata della prima stagione dell'Allieva. Ho deciso di ripercorrere insieme a Voi, le vicende della seconda stagione fino ad immaginare una possibile terza stagione con Alice e Claudio. Alessia Gazzola ha creato que...