-Dobbiamo andare da Jane.- dico svelta mentre scendiamo le scale.
Finito il momento di paralisi ero riuscita ad asciugarmi e a cambiarmi con una camicia azzurrina e una gonnellina a fiori (sì, questi sono gli outfit che mi caratterizzano).
-Cosa?- chiede stupito.
-Ti ricordo che ho da fare.- mi blocco e mi giro a guardarlo.
-Andrò per conto mio.- e gli do delle pacchette sul petto.
-E con quale mezzo?-
-Con i miei mezzi.- rispondo mentre sono girata di schiena e sento che Jerome ha capito.
-No, tu non vai da nessuna parte, sei pur sempre una prigioniera e non torneresti.-
-Quindi? Cosa vuoi fare?- incrocio le braccia e mi appoggio al tavolo.
-Se andiamo adesso facciamo in tempo.-
-Perfetto, partiamo.- mi avvicino alla porta ma mi blocco -Ma sappiamo almeno se è ancora viva?-
Jerome non risponde e prende le chiavi le furgone.
-Non lo sappiamo, quindi rimani qui.-
-Aspetta.- lo prendo per il polso.
Lo guardo dritto negli occhi.
-Voglio venire con te.-
-Tu?- ridacchia -Decisamente no.-
-Perché no? Avevi detto che ti saresti servito del mio potere.- si guarda intorno, poi afferra la mia mano e saliamo sul furgone.
Mezz'ora dopo siamo quasi arrivati.
-Ricorda, urla se te lo dico io sotto minaccia.- annuisco.
Jerome ferma il veicolo e inizia a sbottonarsi la camicia e i pantaloni.
-Che fai?!- dirigo lo sguardo dalla parte opposta.
-Mi devo cambiare, devo indossare la divisa dei Maniax.- alzo gli occhi al cielo.
-Stai ancora con loro?-
-Aspetta, quando li avrò uccisi sarò la sola e unica paura di Gotham. Ho finito.- mi volto e lo vedo vestito con una specie di tuta da manicomio color avorio.
-Infondo ti sta bene.-
-Grazie.- tira fuori la pistola e me la punta contro -Ora usciamo.- incredibile il cambio di voce e di espressione che ha fatto, sembra il vecchio Jerome.
-Cammina dolcezza!- dice divertito, mentre mi spintona con la punta dell'arma.
-Ragazzi.- attira l'attenzione a sé rivolgendosi ai Maniax -L'ho portata.-
I pazzi si avvicinano e iniziano a sorridere maliziosamente.
Uno di loro sta per mettermi le mani addosso ma Jerome lo ferma.
-Ricorda cosa ha detto il capo, la ragazza posso toccarla solo io.- ha di nuovo quel sorrisetto inquietante.
All'improvviso si crea un varco tra di loro e si fa avanti un uomo incappucciato.
Mi indica.
-Sì capo, è lei.- dice emozionato.
L'uomo fa un gesto e i Maniax cominciano a muoversi.
Invece di seguirli, Jerome mi strattona dall'altra parte.
-Noi andiamo di qua.-
Camminiamo per un po' e Jerome non mi rivolge mai la parola.
-Saliamo.- mi ordina, per poi spingermi e io salgo le scale anti incendio.
Ci fermiamo sul tetto dell'edificio, che si trova davanti a un altro palazzo.
Continuando a tenere la pistola puntata contro la mia testa, tira fuori una ricetrasmittente.
Uscire dal woki toki si sentono delle persone parlare, ma prevale quella del detective Gordon.
-Lasciate andare Lydia Martin!- poi la risata di uno dei Maniax.
-Appunto, non vi domandare dove sia Jerome?- un momento di silenzio e si sente un pulsante.
Noto una telecamera che ci sta riprendendo.
-Salve Jimbo!- saluta verso la telecamera, poi toglie la sicura alla pistola -Adesso urla contro il palazzo.- mi ordina.
Io esito: ci saranno delle persone dentro e non voglio fare del male.
-Dolcezza, non vorrei bucare la tua bella testolina, quindi urla.-
-Lydia, stiamo arrivando.- è la voce di James alla ricetrasmittente.
-Mi spiace Jimbo, o urla o il suo cervello finisce sui suoi bei vestiti.- comunica Jerome.
-Lydia,- comincia James, ma il rosso butta via il woki toki e spara alla telecamera, per poi riposizionare la pistola su di me.
-Ti prego urla, non voglio farti del male.- mi prega Jerome, ora che nessuno ci sente.
-Io lo so che non mi faresti mai del male.-
-Non esserne così sicura.-
Prendo tutto il coraggio che ho e mi giro, prendo la punta della pistola e la appoggio sulla fronte.
Ho capito che il fatto che Jerome non mi volesse portare era un modo per convincermi a venire con lui per aiutarlo a fare del male.
Lancio un'occhiata giù dal palazzo: c'è la polizia e i vigili del fuoco con quell'attrezzo per prendere le persone che cadono, poi non è così tanto alto.
-Jerome! Vattene pure ma lascia la ragazza!- ordina Gordon con il megafono.
-Ti prego, Lydia, devi urlare.-
-Mi starai pur simpatico, ma non farò mai del male per te.- do un'altra occhiata giù.
-Andiamocene ora o salto.- lui sbarra gli occhi.
-Cosa?! Sei fuori di testa?!-
-Ti do un'altra chance, andiamocene.-
-Non capisci, io devo fare quello che dice lui.-
-Lui chi?- all'improvviso vedo ofuscato.
Inizio a percepire odore di sangue e poi di nuovo quella risata.
Mi riprendo.
-Morirà qualcuno.- constata il rosso.
-Come lo sai?-
-Hai un'espressione molto seria quando percepisci la morte.- sospiro.
-Non deve finire così.-
-Se vuoi puoi farla finire diversamente.-
Lo allontano appena dal bordo e lo bacio, uno di quei baci che dai a chi sai che non rivedrai più.
-Ciao Jerome.-
-No!- fa per prendermi, ma ormai sono oltre.
Chiudo gli occhi mentre il vento mi inghiotte.
Poi atterro su qualcosa di morbido.
Riapro gli occhi: sono viva.
I vigili del fuoco mi aiutano a scendere: una folla di poliziotti e gente è radunata qui intorno.
-Lydia!- è una voce femminile.
Mi volto e vengo travolta dall'abbraccio di mia madre, seguita da mio padre.
Lei scoppia in lacrime.
-Oh tesoro, sei viva!- anche i miei occhi si inumidiscono.
Pure mio padre mi abbraccia.
-Lydia.- i miei genitori creano un varco, mostrandomi un Marshall che non ho mai visto prima.
-Marsh.- ci guardiamo negli occhi, poi gli corro in contro e lui mi stringe forte a sé.
Mi alza il viso e mi bacia, in modo passionale ma adeguato.
-Credevo che non ti avrei più vista.-
-Non hai paura di me?- chiedo, sorpresa pure io da una domanda così indiscreta in un momento del genere.
-Ma che stai dicendo?-
I paramedici si avvicinano e mi fanno salire sull'ambulanza.
Mentre mi portano all'ospedale noto una cosa: Marshall non mi ha risposto.
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Criminal and Banshee
FanfictionUna ragazza qualsiasi scopre di avere un potere: predire la morte. In oltre, ha un potente urlo. Scoprirà di essere una banshee non nel modo migliore e lo verrà a scoprire l'intera Gotham di questa ragazza particolare, tra cui il pazzo criminale Jer...